di Cinzia Marchegiani
Il Caso Ricciardi evolve. Walter Ricciardi lascia la guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Dopo un anno da Commissario e a tre anni e mezzo dalla sua nomina a Presidente, Walter Ricciardi, dal primo gennaio, lascia la guida dell’Istituto Superiore di Sanità per potersi dedicare pienamente all’attività di ricerca e accademica.
A comunicarlo è lo stesso Ricciardi quest’oggi:
“Negli ultimi quattro anni e mezzo mi sono impegnato profondamente per il risanamento e il rilancio dell’Istituto Superiore di Sanità – dichiara Ricciardi – e oggi lascio un Ente di Ricerca solido dal punto di vista economico-finanziario, riorganizzato dal punto di vista gestionale, attivo e stimato sia a livello nazionale che internazionale per la qualità e quantità delle sue prestazioni, dove è stato creato un museo che rappresenta anche un luogo di memoria e di diffusione della cultura scientifica. Ritorno alle attività di ricerca, d’insegnamento e professionali con le quali penso di poter contribuire in modo produttivo allo sviluppo scientifico, economico e sociale del Paese.
Ringrazio il Ministro Giulia Grillo per la fiducia che mi ha espresso perché io continui a rappresentare l’Italia nell’Executive Board dell’OMS.
Da gennaio potrò dedicarmi con più tempo e maggiore intensità al mio ruolo di Professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e di Presidente della World Federationof Public Health Associations, che mi consentirà di portare la nostra tradizione di sanità pubblica in tutto il mondo e di promuovere all’estero l’immagine e la qualità della ricerca del nostro Paese che ho avuto l’onore e l’onere di servire, vivendo un’esperienza entusiasmante condivisa con i ricercatori e con il personale tecnico ed amministrativo che ringrazio per avermi sempre sostenuto e seguito con impegno e responsabilità”.
Una decisione che però non è vista come un fulmine a cielo sereno. La nota trasmissione Le Iene aveva da poco rielaborato un’inchiesta televisiva sui presunti conflitti di interesse del Presidente Ricciardi, tesi e ipotesi avvallate da documenti molti non inediti, poiché prima di loro era intervenuto il Codacons e ancora prima il M5S con il senatore Massimo Enrico Baroni che nel lontano 2015 pubblicava Parere M5S sulla nomina del Prof. Ricciardi a Presidente, ovviamente negativo. (vedere sotto)
Forse l’impatto mediatico ha accelerato una decisione importante?
TRASMISSIONE LE IENE SUI PRESUNTI CONFLITTI DI INTERESSE DI WALTER RICCIARDI
Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi è in conflitto d’interessi? L’Istituto superiore di Sanità è l’ente pubblico che si occupa di ricerca e controllo in ambito sanitario. A capo dell’Istituto dal 2014 c’è Walter Riccardi, prima in veste di commissario, e un anno dopo in qualità di presidente. Sono stati in tanti a chiedere se Ricciardi fosse adatto a quel ruolo, in considerazione delle numerose collaborazioni con le case farmaceutiche.
In particolare, il presidente del Codacons Carlo Rienzi lo aveva accusato di conflitto d’interessi rispetto a un osservatorio di cui era a capo e che era finanziato da diverse case farmaceutiche. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità lo ha querelato, ma il giudice ha dato ragione al capo del Codacons.
Roberta Rei è andata a indagare e ha scoperto inoltre che anche quando era a capo dell’Istituto superiore di Sanità Ricciardi ha collaborato per delle riviste di una società di lobbying nel settore farmaceutico, la Altis OPS. E Ricciardi ha fatto inoltre da consulente per le case farmaceutiche per diversi prodotti.
Fra questi anche il vaccino contro il meningocco B, che poi Ricciardi ha spinto perché diventasse obbligatorio durante l’approvazione della nuova legge sui vaccini, nonostante il parere contrario del suo stesso Istituto. Collaborazioni e consulenze mai menzionate dal presidente nel suo curriculum vitae pubblicato sul sito dell’Istituto superiore di sanità. Roberta Rei è andata a chiedere spiegazioni allo stesso Walter Ricciardi”.
Ricciardi durante l’intervista ha sempre negato qualsiasi tipo di conflitto di interesse.
Cliccare QUI per rivedere la puntata de Le Iene del 9 dicembre 2018
Prima de Le Iene va detto che il M5S aveva dato parere contrario alla Nomina del Professor Ricciardi, testimonianza di non poco conto:
ISTITUTO SUPERIORE di SANITA: Parere M5S sulla nomina del Prof. Ricciardi a Presidente
Questo il parere letto nel corso della seduta di Mercoledì 5 agosto 2015 della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
Il M5S esprime il proprio parere negativo alla nomina proposta dal Ministro della Salute per diversi motivi di legittimità, di metodo e di merito.
Riguardo alla legittimità, la nomina del Prof. Gualtiero Ricciardi, a commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità effettuata ai sensi dell’art. 15 del decreto legge 98/ 2011 già inibisce o comunque rende di per sè problematica la candidatura e la nomina a Presidente del medesimo Istituto, per i seguenti motivi:
- emergono dubbi di legittimità sull’avvenuta nomina a commissario di un soggetto che, non avendo le competenze contabili e finanziarie, era deputato esclusivamente ad un risanamento finanziario (tanto che la stessa norma ne limitava espressamente i compiti) ma che di fatto ha travalicato tali compiti approvando anche lo Statuto che ai sensi dell’articolo 2 del d. lgs n. 106/2013 doveva essere deliberato, a maggioranza assoluta, previo parere del Comitato scientifico e sentite le organizzazioni sindacali, dal Consiglio di amministrazione, integrato da quattro esperti nominati dal Ministro della salute; su tali atti vi sono dubbi rilevanti di illegittimità.
- il ruolo di Commissario straordinario è stato svolto dal prof. Ricciardi senza collocazione in aspettativa, ciò in violazione dell’art. 4 del d. lgs n. 106/2013 laddove prevede che il Presidente “se professore universitario, e’ collocato in aspettativa ai sensi dell’articolo 12 del DPR n. 382/80” ed in violazione del medesimo DPR 382/1980; tale fatto, ovviamente da accertare, espone il nominato commissario nonchè candidato Presidente ed i soggetti che lo hanno nominato a possibili giudizi e contenziosi dinanzi agli organi amministrativi e contabili, con effetti imprevedibili sulle amministrazioni coinvolte (Ministero della salute, ISS, Università) e sul medesimo soggetto; a tal proposito si cita una recentissima sentenza (TAR 27 aprile 2015 n. 737) ove i giudici amministrativi hanno rilevato una incompatibilità manifesta e certa tra l’incarico di commissario straordinario e il ruolo di professore universitario, incompatibilità che conseguiva “all’applicazione “vincolata” e non discrezionale di una specifica norma, l’art. 13 punto n. 10 del DPR 382/1980”; Si riporta un estratto chiarificatore della sentenza: ”in particolare l’applicazione dell’art. 13 del DPR 382/1980, rubricato “aspettativa obbligatoria per situazioni di incompatibilità” risulta del tutto appropriata al caso di specie in quanto, al punto n. 10, la norma prevede l’incompatibilità (del ruolo di professore universitario) con la “nomina alle cariche di “presidente, di amministratore delegato di enti pubblici” a carattere nazionale, interregionale o regionale, di enti pubblici economici, di società a partecipazione pubblica, anche a fini di lucro”; e, nel caso in esame, la nomina a “Commissario Straordinario”, raccoglie tutte le funzioni dei diversi organi dell’ente (Presidente, Consiglio di Amministrazione,…); sussiste dunque il parallelismo e la piena affinità fra la nomina a “Commissario Straordinario” di un ente pubblico e la nomina a “Presidente” o ad “Amministratore delegato” di enti pubblici, con conseguente applicazione delle medesime norme”; risulta infatti che il prof. Ricciardi, come dallo stesso confermato in sede di audizione, ove peraltro ha lamentato i “limitatissimi” compensi ricevuti (€ 30.000,00 ancora da definire e comunque percepiti in costanza dello stipendio di professore) dopo la nomina a commissario, abbia continuato a ricoprire sia il ruolo di Professore Universitario nonché il ruolo di Direttore del Dipartimento per l’assistenza sanitaria di Sanità Pubblica del Policlinico Universitario “A. Gemelli” nonché il ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva;
3. si ribadisce che in costanza della carica di Commissario non risultava rinvenibile sulla sez. amministrazione trasparente dell’ISS la pubblicazione obbligatoria, riferibile al Prof. Ricciardi, né della dichiarazione dei redditi né dei compensi e/o rimborsi a carico della finanza pubblica sia relativi al medesimo incarico sia relativi ad altre cariche o incarichi; ciò in palese violazione delle norme sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione.
4. si ricorda che l’incarico di commissario straordinario in questione, ancorché assimilabile agli incarichi di cui all’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, implica numerose e diffuse incompatibilità ai sensi del d. lgs 39/2013, se non anche ai sensi della L. 215/2004; si evidenzia che generalmente per tutte le nomine di commissario straordinario vige una inconferibilità successiva ad assumere l’incarico di presidente. A tal proposito si richiama proprio un recente orientamento dell’ANAC del 06 maggio 2015 laddove, pur riferendosi ad un’azienda speciale consortile rileva la sussistenza di INCONFERIBILITA’ nei casi in cui venga conferito un incarico di presidente a colui che, nei due anni precedenti abbia ricoperto o attualmente ricopra la carica di commissario straordinario del medesimo ente. Quel che si vuole salvaguardare, al di là delle casistiche evidenziate dalle norme, è un principio di buon senso e di ragionevolezza che dovrebbe separare, per ovvi motivi d’imparzialità e di appropriatezza delle motivazioni sottese alla nomina, l’incarico commissariale straordinario (soprattutto se di nomina governativa, com’è il caso di specie) dalla nomina di Presidente, cariche che dovrebbero rispondere a logiche ed esigenze diverse, e quindi senza commistione alcuna.
Riguardo al metodo ci permettiamo di ribadire:
1. l’incomprensibilità di una inversione di tendenza rispetto alla procedura di nomina del precedente Presidente dell’ISS allorquando l’allora Ministro della Salute Balduzzi, in maniera virtuosa, pervenne all’individuazione del Presidente dell’ISS a seguito di interpello pubblico, di commissione di valutazione costituita con decreto e di susseguente individuazione di una rosa di ben 27 candidati!,
2. il contrasto con le procedure utilizzate negli altri enti pubblici di ricerca analoghi all’ISS nel mondo (National Institute of Health americano, Imperial College in GB…) che istruiscono procedimenti pubblici di interpello, valutazione comparativa tra più candidati ecc
Riguardo al merito infine rileviamo la diffusa sussistenza di numerosi conflitti d’interesse risultanti da una commistione con case farmaceutiche o simili, laddove ad esempio il Prof. Ricciardi ricopre oppure abbia ricoperto:
1.l’incarico di membro dell’European Steering Group sulla sostenibilità dei sistemi sanitari e relatore del Libro Bianco europeo, iniziativa finanziata dalla casa farmaceutica AbbVie;
2. l’incarico di membro del Comitato scientifico del CERGAS (Centro di Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi, che nel progetto “Academy of Helth Care Management and Economics” collabora con la Novartis;
3.l’incarico di responsabile scientifico del Primo Libro Bianco sull’Health Technology Assessment in Italia e del progetto ViHTA ( Valore in Health Tecnology Assessment), iniziative finanziate da GlaxoSmithKline. (e ricordiamo che già da Commissario il prof Ricciardi, al di fuori delle competenze richieste al ruolo di commissario, ha fatto la proposta di creare all’interno dell’ISS un Centro nazionale per l’Health Tecnology Assessment, i cui obiettivi sembrano coincidere, stranamente, proprio con quelli di GlaxoSmithKline nel programma ViHTA.
Concludo ricordando che per tutte le suddette motivazioni il M5S ritiene assolutamente non opportuna tale nomina, e ciò a tutela dello stesso Ministero della Salute e dell’ISS che, vale la pena ricordarlo, è un organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario nazionale che persegue la tutela della SALUTE PUBBLICA, a salvaguardia del principio universalistico e di equità del nostro sistema di salute che tutto il mondo ci invidia tranne, come dichiarato proprio dal prof. Ricciardi qui in audizione, dal medesimo candidato presidente dell’ISS, che ritiene di dover risolvere il problema della sostenibilità del SSN attraverso misure di partenariato pubblico-privato, invece che attraverso la massima trasparenza e l’accountability delle performance del sistema salute, la sua per prima ovviamente. Il M5S ritiene che nell’ottica di una sostenibilità del SSN sia decisivo e necessario cambiare il modello attuale di governance a cominciare dall’indecoroso meccanismo delle nomine, ivi inclusa quella del Presidente dell’ISS.
Seconda Domanda – Audizione del Prof. Ricciardi sulla nomina a Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Prima domanda – Audizione del Prof. Ricciardi sulla nomina a Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Introduzione – Audizione del Prof. Ricciardi sulla nomina di Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità
Alla fine l’effetto negativo mediatico sul Presidente Ricciardi conterebbe molto più di tanti documenti prodotti all’ANAC e dagli stessi parlamentari del M5S che nel lontano agosto 2015 quanto davano parere negativo proprio sulla sua nomina citando i presunti conflitti di interesse?
Sembrerebbe di sì, tanto che “Le Iene” quest’oggi scrive: “E la nostra inchiesta è stata ripresa anche dal British Medical Journal, prestigiosa rivista scientifica, che quindi ha fatto rimbalzare la questione dei conflitti di interesse del presidente dell’ente di ricerca e controllo sulla sanità pubblica a livello internazionale. Tutto questo potrebbe aver spinto Walter Ricciardi a rassegnare le dimissioni?”
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