Vincent van Gogh a Madame Tussauds – Londra
di Cinzia Marchegiani
“Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se i cittadini all’inizio lo scambiavano per erba” – Vincent Van Gogh
Auguri maestro, i geni e gli artisti innovativi devono combattere con la miseria e l’incomprensione…sapere che le tue opere sono quelle tra le più quotate al mondo e vendute a prezzi da capogiro, fa comprendere quanto sei stato lungimirante.
VINCENT WILLEM VAN GOGH. TANTO GENIALE QUANTO INCOMPRESO. UN OUTSIDER
Vincent Willem van Gogh nasceva a Zundert il 30 marzo 1853, comune olandese situato nella provincia del Brabante Settentrionale. Tanto geniale quanto incompreso in vita, van Gogh influenzò profondamente l’arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali morì all’età di 37 anni. In quell’epoca i suoi lavori non erano molto conosciuti né apprezzati.
Van Gogh iniziò a disegnare da bambino, nonostante le continue pressioni del padre, pastore protestante che continuò ad impartirgli delle norme severe. Continuò comunque a disegnare finché non decise di diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi, all’età di ventisette anni, realizzando molte delle sue opere più note nel corso degli ultimi due anni di vita. I suoi soggetti consistevano in autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, dipinti con cipressi, rappresentazione di campi di grano e girasoli. La sua formazione si deve all’esempio del realismo paesaggistico dei pittori di Barbizon e del messaggio etico e sociale di Jean-Francois Millet.
Vincent Van Gogh è uno degli artisti più noti al mondo. La sua pittura così unica ed emotiva rimane un prezioso senza tempo. L’immagine che si è consolidata di Van Gogh è quella di un outsider, che ha portato il prototipo del genio incompreso, dell’artista pazzo e intuitivo, che percorse i tempi attraverso i suoi quadri che lasciano senza parole e con molte lacrime di stupore e bellezza quando si ha la fortuna di poterli ammirare da vicino.
Notte stellata (De sterrennacht) è un dipinto del pittore olandese Vincent van Gogh realizzato nel 1889 e conservato al Museuma of Modern Art di New York.
Van Gogh, morto a soli 37 anni, che in vita ha venduto soltanto uno dei circa 900 dipinti eseguiti, è uno dei più celebri e influenti pittori di sempre. Si accosta tardi alla pittura ed è un autodidatta che rifiuta ogni impostazione accademica, non seguo alcun sistema di pennellata scrive al fratello Theo. In meno di un decennio compie una straordinaria parabola artistica che lo porta dall’ossessiva produzione grafica e il cupo realismo degli inizi, influenzati dai grandi maestri del seicento nordico, alla violenta esplosione di colori della maturità, nella fervente Parigi postimpressionista, dove conosce artisti del calibro di Toulouse-Lautrec, Seurat e Gauguin, col quale stringe un tormentato legame artistico e personale, come nella luce e nei colori dei girasoli e i campi di grano di Arles. Colori che colpiscono la tela con moto irregolare ma fluido e senza ripensamenti creando visioni inquietanti e ipnotiche, che riflettono lo squilibrio mentale che lo porterà al suicidio.
Giulio Carlo Argan: “La pittura di Van Gogh distrugge la propria struttura nel momento stesso in cui la costruisce, ma in quell’istante in cui l’arte brucia se stessa, il valore estetico brilla di una luce accecante“.
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