di Cinzia Marchegiani
Grande fermento in aula Senato sul provvedimento coercitorio che il Dl vaccini ha posto come cambiamento radicale nell’obbligatorietà delle vaccinazioni coinvolgendo le scuole, nidi e materne per i bambini da 0 a 16 anni nella conversione dl, seguito discussione generale e inizio esame articoli. Solo oggi il Governo dovrebbe sciogliere la riserva in aula al Senato e i voti di Forza Italia sono assolutamente decisivi.
Questo voto sul DL vaccini in commissione sul decreto legge che scade il 6 agosto e va trasferito alla Camera sembra poggiare fortemente sull’asse PD e Forza Italia. Le modifiche sono passate per un solo voto, grazie ai senatori di Forza Italia, che in virtù del sostegno dato avrebbero incassato un punto che stava loro a cuore: la possibilità di eseguire le vaccinazioni anche in farmacia da parte dei medici, assistiti dagli infermieri. Una novità che ha fatto insorgere i camici bianchi per ragioni di incompatibilità e di conflitto d’interesse.
Barbara Lezzi, senatrice M5S in virtù di questo episodio interrompe l’intervento del Ministro Lorenzin che spiegava in Senato le motivazioni del decreto prevenzione vaccinale incentrando tutto il problema sul morbillo, mentre in realtà il decreto da lei presentato riguardava ben 12 vaccini obbligatori passando da quelli attuali 4.
In un secondo momento la Lezzi pubblica un video per spiegare meglio. Rabbia nelle parole della Senatrice che svelerebbe il patto tra PD e Forza Italia sul voto di fiducia sul decreto vaccini:
“È schifoso. Per ottenere il voto di Forza Italia sul decreto vaccini il PD ha concesso che si potranno somministrare anche nelle farmacie così hanno accontentato il senatore Mandelli che è presidente dell’ordine dei farmacisti.
Cosa volete che sia una marchetta in più o in meno…tanto pagano i cittadini”.
Intervento Senatrice Barbara Lezzi M5S
Lo vorrebbero sapere anche gli italiani, se la fiducia a questo DL si basa su questi scambi di favore. La Lezzi ha lanciato una grave accusa, vediamo cosa risponderanno i destinatari di questa accusa.