L’avvistamento di questo meraviglioso capodoglio non è certamente un’esperienza che si concretizza tutti giorni.
L’incontro è avvenuto qualche giorno fa, esattamente il 4 luglio:
WWF ITALIA RACCONTA DI QUESTA ESPERIENZA DEI RAGAZZI A BORDO DI UNA IMBARCAZIONE: “C’È STUPORE NELLE VOCI DEI RAGAZZI”
“Durante la campagna di avvistamento e studio dei cetacei, i giovani esploratori si sono imbattuti in una grande colonna d’acqua che si alzava di fronte all’imbarcazione. Dopo pochi attimi è spuntato il dorso di un capodoglio, che ha poi mostrato la sua gigantesca pinna caudale all’atto dell’immersione, regalando ai ragazzi uno spettacolo che non dimenticheranno facilmente”.
WWF Italia spiega: “Questi grandi odontoceti (letteralmente “cetacei con i denti”) non sono più una sorpresa nel Mar Ionio: negli ultimi anni sono stati numerosi gli avvistamenti grazie alle uscite organizzate da Jonian Dolphin conservation e Oasi WWF Policoro”.
Anzi in merito ai capodoglio il WWF Italia ci fotografa le caratteristiche di questi esemplari marini e i pericoli che purtroppo incontrano conseguenza delle attività dell’uomo:
“I capodogli sono campioni di immersione e di apnea: possono scendere oltre i 2.000 metri di profondità dove cacciano i grandi calamari pelagici che individuano grazie alla ecolocalizzazione.
In passato nel Mar Mediterraneo sono stati decimati dalle reti spadare, dove rimanevano intrappolati. Le reti, dopo numerose battaglie degli ambientalisti, sono state bandite dall’UE nel 2002 e poi anche dall’Italia, ma questi grandi cetaceo oggi sono minacciati ancora dalle collisioni con le grandi navi, dalla diminuzione della disponibilità alimentare causata dalla pesca eccessiva e dall’inquinamento chimico e da plastica che ingeriscono.”
L’ALLARME LANCIATO DA WWF ITALIA: PLASTICA IN CAPIDOGLI SPIAGGIATI E LANCIA UNA PETIZIONE DA FIRMARE
WWF ITALIA lancia però un allarme: “Il 95% dei rifiuti del Mediterraneo è composto da plastica, con impatti devastanti su specie e habitat. Sempre più spesso nei capodogli spiaggiati si rinvengono grandi quantità di plastica.
Il WWF ha lanciato una petizione con cui chiede quattro azioni urgenti alle istituzioni italiane.
Per prima cosa si chiede impegno affinché veda al più presto la luce Direttiva europea che vieta 10 prodotti di plastica monouso, poi l’introduzione di una cauzione sugli imballaggi di plastica monouso, la messa al bando dell’uso di microplastiche in tutti i beni di consumo e dei prodotti plastici non biodegradabili e fondi per la ricerca e il recupero delle reti da pesca di plastica fantasma, abbandonate in mare”.
Educazione, rispetto per se stessi e per la natura e degli animali. No all’uso della plastica usa e getta, se produciamo questi rifiuti in spiaggia occorre buttarli nelle apposite campane o se sprovviste portale nei luoghi di raccolta mentre si torna a casa.
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