Locri (Reggio Calabria) – L’effetto della “Buona Scuola” pubblicizzata sulla rete ammiraglia come un valore straordinario raggiunto da questo governo sta producendo effetti disastrosi andando a ledere i diritti inviolabili degli studenti affetti da disabilità che si sono presentati il primo giorno di scuola.
La denuncia che vi stiamo presentando nasce dall’amarezza e rabbia dei genitori che devono alzare la voce per far comprendere in che modo il diritto alla scuola dei propri figli viene violato sistematicamente ogni inizio dell’anno scolastico. I ragazzi diversamente abili, e qui si parla anche di minori, sono stati messi in condizione di non poter frequentare la scuola al suono della campanella, dove invece tutti gli studenti e compagni di classe si sono già incontrati e stanno muovendo i primi passi nel nuovo anno scolastico condividendo anche il piacere di ritrovarsi e riabbracciarsi, dopo la lunga assenza estiva. Una discriminazione violenta a cui non ci si può rassegnare.
VIDEO DENUNCIA
Purtroppo per papà Cosimo non è la prima volta che è costretto a denunciare questo “degrado” fuori l’istituto che dovrebbe frequentare suo figlio Nicola, una forma subdola di ghettizzazione proprio nei confronti di chi le istituzioni stesse dovrebbe tutelare. Le odiose barriere amministrative e materiche costringono con evidenza forza a isolare di nuovo lo stesso Nicola. Lo scorso anno purtroppo Nicola iniziò a frequentare l’istituto Artistico Panetta solo nel mese di Novembre perchè mancavano le figure essenziali, previste dalla legge, per dare supporto allo stesso ragazzo.
Cosimo spiega al terzo giorno di “NON SCUOLA” per Nicola… per lui la campanella per Nicola non è suonata:
Come avevamo previsto…
Anche quest’anno la scuola è impreparata, non può gestire gli studenti con disabilita.
LOCRI: CRITICITÀ RICETTIVE AL LICEO ARTISTICO “P.PANETTA”
Scuola inadeguata – gli studenti con Disabilità ancora discriminati
Il primo giorno di scuola, accompagniamo Nicola sulla sua carrozzina e, giunti al Liceo Artistico “P. Panetta” di Locri, ci informano della sola assegnazione dell’Insegnante di sostegno alla classe. Tuttavia, non possono gestire lo studente con Disabilità, infatti non sono state istituite le condizioni previste dal piano educativo individualizzato che prevede: l’integrazione scolastica con una figura specializzata in psicologia, l’Assistente educativo o/e per l’autonomia e la comunicazione previsto dalla Legge 104, e una figura qualificata che si possa occupare dell’igiene personale dello studente come previsto dal CCNL comparto scuola. Infine manca il servizio di trasporto scuolabus che non si comprende se debba essere erogato dalla Provincia o dal Comune.
In conclusione, ancora una volta, grossi problemi privano uno Studente con Disabilità del diritto allo studio.
Un ragazzo come tanti, se adeguatamente incluso ed integrato può essere una risorsa ma evidentemente c’è chi la pensa diversamente.
Nessuna polemica ma è una triste realtà dove le persone con Disabilità non sono gradite.
Pertanto, i genitori si vedono costretti a manifestare fuori dal plesso scolastico con un Sit-In spontaneo e pacifico dove sono stati raggiunti, oltre che dagli amici, dalle forze dell’Ordine di cui la Polizia Locale di Locri e la Polizia di Stato con la Digos del Commissariato di Siderno che si sono recati a colloquio con la Dirigente scolastica per verificare le criticità anzidette e, gli è stato riferito che la questione potrebbe risolversi entro fine settembre, come dire la campanella suona sempre in tempi “diversi” tra studenti “normodotati” e studenti con Disabilità. Difatti nell’immediato, oltre a ciò, nulla possono fare per risolvere la situazione.
Infine abbiamo tentato con un vano giro di telefonate di contattare il Comune di Locri e alla Regione, siamo poi riusciti a contattare la responsabile del settore scolastico della Provincia di Reggio Calabria che, “sinceramente dispiaciuta” per l’inconveniente, non ha potuto dare alcuna garanzia di una soluzione immediata.
In conclusione, da domani torneremo a manifestare dinnanzi al Liceo tutti i giorni finché le condizioni ricettive idonee ai bisogni di Nicola non saranno adeguate al PEI con l’auspicio di un intervento immediato della Provincia, della Città Metropolitana, della Regione e chi di competenza possa intervenire per porre fine ad una questione vergognosa per tutta l’Italia.
Insomma i genitori di Nicola chiedono giustizia, e chiedono alla politica, alle amministrazioni di risolvere immediatamente il gravoso problema arrecato a Nicola affinché non si debba assistere allo stesso epilogo del precedente anno scolastico, infatti Nicola ha potuto iniziare a frequentare l’Istituto Panetta solo nel mese di Novembre… Questa è Buona scuola?