Foto, “La Tribuna di Treviso”
di Cinzia Marchegiani
Treviso – La lettera del piccolo Luca ha toccato un tasto delicatissimo, parla di rapporti umani preziosi che si creano durante i percorsi scolastici tra alunni e maestre e che troppo spesso la burocrazia e le leggi spesso recidono dall’alto dovendo gestire cambio di cattedre.
LA LETTERA DI LUCA. Dal giornale “la Tribuna di Treviso” si veniva a conoscenza dell’appello del piccolo Luca, un bimbo che frequenta la scuola elementare Silvio Pellico, nella piccola frazione di Rua di Feletto. Luca infatti aveva scritto una lettera a Babbo Natale per non perdere la sua maestra Barbara. Nell’articolo si legge che la stessa maestra cambiava città per problemi personali, ma per Luca, come per tutti i bambini queste decisioni non possono essere comprese, così si è rivolto in extremis al suo amico Babbo Natale, a colui che si fanno promesse e si chiedendo doni speciali, e così il piccolo Luca chiedeva per se di non perdere la sua maestra per il prossimo anno e che potesse continuare con lei fino alle superiori.
La lettera è arrivata anche alla Giunta regionale Veneto che con un Comunicato stampa ha voluto rispondere pubblicamente al piccolo Luca:
“Esprimo la mia vicinanza al piccolo Luca. La lettera che ha inteso destinare a Babbo Natale è veramente toccante: ci dimostra in maniera tangibile l’intensità del rapporto che va ad instaurarsi tra corpo docente ed alunni e soprattutto la necessità per questi ultimi di fissare dei punti di riferimento durante il percorso scolastico, ancor più nell’ambito dell’istruzione primaria”
Lo dice l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione e Istruzione, Elena Donazzan intervenendo sul toccante episodio accaduto a San Pietro di Feletto (TV), dove un bambino ha scritto a Babbo Natale per non perdere la sua maestra in procinto di cambiare Città per motivi personali.
“Siamo costretti invece ad accettare ad ogni inizio anno scolastico – aggiunge l’Assessore della Regione – il valzer delle cattedre e, successivamente, le tante richieste di ‘riavvicinamento’ dei maestri e dei professori provenienti da altre regioni. Il neo insediato Ministro all’Istruzione Marco Bussetti ha recentemente accennato alla possibilità di riprendere il cammino verso assunzioni su ‘base regionale’: un tema che condivido, ma sul quale ormai i Veneti attendono si passi dalle parole ai fatti”.
“La strada più breve – continua il comunicato – è il pieno raggiungimento dell’Autonomia così come è stata richiesta dalla Regione del Veneto, che passi tramite il riconoscimento di competenze specifiche nel comparto scuola permettendo di prevedere, oltre a concorsi e organici collegati al territorio, premialità effettive per i nostri tanti bravi docenti”.
Conclude l’Assessore regionale al Lavoro, Formazione e Istruzione: “Babbo Natale quasi sicuramente non riuscirà ad assecondare questo desiderio ma al piccolo Luca voglio fare personalmente una promessa: non verrà mai meno il mio impegno per migliorare la scuola del Veneto, anche passando per l’ottenimento di tutte quelle competenze in materia che la nostra Regione ha dimostrato di meritare e di saper gestire al meglio“.
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