Città del Vaticano – Vatileaks è terminato, per molti, ma soprattutto per gli imputati è stato definito un processo kafkiano. I giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi neanche ci credevano più ad un epilogo benevolo nei loro confronti.
Oggi si è conclusa l’ultima udienza in Vaticano contro i due giornalisti rei per aver scritto due libri d’inchiesta, “Avarizia” e “Via Crucis”. Cinquecento pagine di notizie su scandali finanziari vaticani, dove nemmeno una notizia, nemmeno una pagina, nemmeno un rigo è stato smentito. Un processo, dunque, contro la libertà di informazione, sottolineava Fittipaldi dalla sua pagina facebook.
Gianluigi Nuzzi in attesa del verdetto spiegava come per la prima volta nella Storia della Chiesa il tribunale del Vaticano avrebbe pronunciato una sentenza su un giornalista, accusato di aver fatto il proprio lavoro. La pubblica accusa aveva chiesto per Nuzzi un anno di carcere: “A loro avviso mi sono macchiato di ‘concorso morale’ avendo dato ‘impulso psicologico’ con la mia ‘presenza e disponibilità’ alla diffusione delle notizie riservate da parte di chi doveva custodire il segreto. È’ tutta qui l’accusa. Mi auguro dopo la sentenza – qualunque essa sia – che giornalisti con la loro ‘presenza e disponibilità’ siano sempre a caccia di informazioni, incontrando le fonti rerportare a voi tutti notizie, sale di ogni Paese (o quasi evidentemente). Magari notizie scomode, su malaffare e malagestione dei soldi della comunità, anche le offerte che i cittadini danno alla Chiesa. Essere presenti e disponibili e’ abilità professionale non reato. Così la libertà di stampa e’ rumorosamente al centro di questo assurdo processo. Per questo sono convinto che oggi la corte non fara’ passare questa idea inaccettabile Per questo andrò in aula a testa alta con il vostro incredibile sostegno nel cuore”.
LA SENTENZA INASPETTATA. Contro ogni rosea aspettativa oggi è stata pronunciata una sentenza storica che mette fine ad un incubo per entrambe i giornalisti, rei secondo l’accusa di aver svolto il lavoro di giornalista d’inchiesta. Il Tribunale di Vaticano si è dichiarato incompetente per difetto di giurisdizione a giudicare i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi.
Sono emozionati Nuzzi e Fittipaldi. Nuzzi ai microfoni chiosa: “Questa è la base della democrazia. La libertà di stampa. Questo segna con forza la svolta del Pontificato di Papa Francesco”.
Altri imputati Vatileaks. 18 mesi a monsignor Vallejo Balda per divulgazione di documenti riservati e 10 mesi a Francesca Immacolata Chaouqui per concorso in divulgazione, pena quest’ultima sospesa per 5 anni. Nicola Maio, il funzionario della Cosea viene assolto invece dal concorso e dall’istigazione nella divulgazione di documenti per non aver commesso il fatto.