domenica, 24 Novembre 2024

Valmontone. Il caso della azienda ASSIC e il nido “Sogno Magico”. Una battaglia che va oltre la tutela dei posti di lavoro

Il caso

 

di Cinzia Marchegiani

Valmonte (Roma) – Si attenderebbe a giorni la decisione dell’amministrazione comunale di Valmontone riguardo un caso spinoso sollevato dalla stessa giunta che ha fatto scendere letteralmente in piazza in segno di protesta non solo i dipendenti dell’asilo nido “Sogno Magico”, ma anche molte famiglie che in quel servizio dedicato ai propri figli hanno sempre affidato in tantissimi anni il loro bene più prezioso.

LA PROPOSTA E LA DELIBERA DELLA DISCORDIA. La proposta da parte della giunta comunale di affidare all’ASSIC (azienda partecipata del comune) i servizi di gestione dell’Asilo Nido Comunale e l’Assistenza Educativa Culturale ha di fatto allarmato sia gli stessi dipendenti del “Sogno Magico” che le famiglie dei piccoli bambini che lo frequentano.

Il caso dell’azienda partecipata ASSIC inevitabilmente ha suscitato molte perplessità rese pubbliche non solo dai gestori e dipendenti del servizio all’infanzia ma anche da parte del sindacato FP CIGL ROMA SUD POMEZIA CASTELLI che tutela gli stessi diritti dei lavoratori e per ultimo della stessa opposizione che ‘senza se e senza ma’ ha fatto emergere qualcosa di serio che andrebbe oltre la perdita dei posti di lavoro del territorio.

 Ma veniamo al caso.

Il 22 maggio 2020 si è svolto il Consiglio Comunale. A contestare davanti a Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone con tanto di striscioni e aspettative oltre alle lavoratrici dell’asilo nido comunale “Sogno Magico” (che per ovvie ragioni si sentono minacciate dalla possibilità di non vedere rinnovato il proprio contratto di lavoro), c’erano anche i genitori che da anni affidano nelle mani delle stesse educatrici i propri figli. Anche i genitori hanno paura di perdere il patrimonio umano e professionale.

La proposta da parte della giunta potrebbe recare cambiamenti importanti e destabilizzanti ai dipendenti poiché non sembrerebbe poi così automatico il passaggio dei lavoratori dell’asilo nido alla nuova azienda partecipata, anzi non lo è affatto tanto che lo stesso Sindaco di Valmontone dopo un dibattimento tra maggioranza e opposizione al suindicato Consiglio Comunale ha dovuto rendere pubblico tramite la pagina su Facebook la seguente nota:

 

LA VOCE DEL SINDACATO FP CGIL ROMA SUD POMEZIA CASTELLI: “CHIEDIAMO URGENTEMENTE UN INCONTRO PER AVERE RASSICURAZIONI NEL MANTENIMENTO DEI POSTI DI LAVORO”

 

Il sindacato FP CGIL Roma Sud Pomezia Castelli nella stessa giornata del Consiglio Comunale tramite una lettera aperta ha chiesto alla amministrazione di Valmontone un confronto per evitare una soluzione che potesse ledere i lavoratori:

“Come Organizzazione Sindacale richiediamo urgentemente un incontro all’Amministrazione per avere rassicurazioni del mantenimento del personale che al momento svolge questi servizi. Al momento i servizi sono dati in appalto a 3 Cooperative ed il personale svolge questa attività da diversi anni. Crediamo che non si possa ragionare su una riduzione di costi che potrebbe mettere in difficoltà 25 famiglie di questo territorio. Non crediamo che si possa mandare disperso il lavoro di 25 lavoratori di questo territorio che in questi anni hanno assistito e cresciuto i nostri figli. Si deve trovare una soluzione che permetta di non disperdere l’esperienza maturata in questi anni dalle lavoratrici dell’Assistenza Educativa e dell’Asilo e che anzi riconosca come valore aggiunto, quale è, il lavoro svolto in questi anni. Perdere i lavoratori che per anni hanno svolto questo servizio è un prezzo troppo alto che non può essere pagato a fronte di un risparmio di gestione. In mancanza di risposte adeguate non esiteremo ad avviare la mobilitazione necessaria.”

Ma perché c’è questa paura? Perché l’affidamento di questi servizi all’azienda partecipata potrebbe minare la stabilità economica dei dipendenti che tra l’altro appartengono e vivono questo territorio? 

L’ASILO NIDO ‘SOGNO MAGICO’. ALESSIA PETRUCCI, CONSIGLIERA D’OPPOSIZIONE GRUPPO SIAMO VALMONTONE: “IL VALORE DI UN PROGETTO CHE PARTE DA LONTANO E HA CREATO UN SERVIZIO AL TERRITORIO DI QUALITA’ E SICUREZZA PER LE FAMIGLIE”

A spiegare a FreedomPress il valore e la storia di questo nido è la consigliera di opposizione Alessia Petrucci, gruppo SiAmo Valmontone:  “L’asilo nido ‘Sogno Magico’ è un progetto che nasce da lontano con la presentazione del progetto di costruzione del nido nel 2005. La stessa Presidente del Melograno dott. ssa Pina Turco, psicologa dello sviluppo e dell’educazione, su incarico del comune, si occupò di scrivere la relazione programmatica per accedere al finanziamento della regione. Nel 2012 fu finalmente terminata la costruzione e inaugurato l’asilo nido Sogno Magico. Le cooperative sociali ‘Il Melograno’ e ‘Area Sociale’ (coop.di Roma con esperienza di gestione nidi) in associazione temporanea di impresa -Ati (capofila Area sociale) – hanno vinto l’appalto di gestione.”

Continua la consigliera Petrucci: ” A quel tempo il comune era commissariato. Hanno iniziato con 3 bambini e poi arrivati a 60, massima capienza, superando tutti gli ostacoli del piccolo paese che ‘non aveva bisogno del nido perché c’erano i nonni’. Nel 2016 altra gara di appalto che li ha visti vincitori -Ati Il Melograno e Area Sociale, capofila il Melograno. Ora lavorano al nido 19 persone tra educatrici, ausiliari e cuoco. A questi vanno aggiunti un amministrativo e un coordinatore pedagogico. Per il comune di Valmontone la cooperativa svolge anche il servizio di scuola materna comunale di San Giudico e Maccarecce, appalto in scadenza al 30 giugno.”

Conclude Alessia Petrucci anche con molta amarezza: “In questi anni le due cooperative, Il Melograno ed Area Sociale hanno sostenuto tutti i costi di gestione del nido pagando fornitori e personale senza ricevere soldi dal comune (pagamenti a distanza di un anno) e nonostante ciò non ha mai creato disservizi, anzi la soddisfazione degli utenti è andata aumentando di anno in anno fino a formare lunghe liste di attesa. I genitori pagavano le rette al comune e queste rette non venivano subito trasferite all’ente gestore, facendo aspettare molto.”

FreedomPress ha contattato telefonicamente il sindacato CIGL Roma Sud Pomezia Castelli che sta seguendo le lavoratrici per capire se è stata avviata una trattativa e se ci sono eventuali proposte in cantiere.

Riguardo alle soluzioni che dovrebbero salvaguardare i posti di lavoro attuali abbiamo fatto presente allo stesso sindacato che purtroppo l’eventuale gestione all’ASSIC dei servizi di gestione dell’Asilo Nido Comunale comporterebbe automaticamente la necessità di avviare un concorso pubblico da parte del Comune per la selezione del personale.

La referente ci ha informato telefonicamente che dopo la lettera aperta del sindacato Cigl “il Comune di Valmontone ha confermato la volontà di fare del bene ad un servizio e ai lavoratori coinvolti“.

Alla perplessità riguardo alla selezione del nuovo personale ha spiegato che il vincolo del concorso c’è in queste condizioni: “Il Comune è disponibile ad un confronto per trovare soluzioni utili per non far perdere posti di lavoro ma di concerto ora non abbiamo nulla e i tempi purtroppo sono stretti. Serve interlocuzione e trovare gli strumenti adeguati anche in funzione della tempistica poiché scadono a breve tutti i due gli appalti”.

CONSIGLIERA MARIA GRAZIA ANGELUCCI, GRUPPO SIAMO VALMONTONE: “UNA DELIBERA ASSURDA E INCOMPRENSIBILE. NON VENGONO MINATI SOLO I POSTI DI LAVORO DEL NIDO ‘SOGNO MAGICO’”

FreedomPress ha intervistato la Consigliera Maria Grazia Angelucci che sta perorando la battaglia dei lavoratori del nido ‘Sogno Magico’ e che non ha fatto mistero delle sue prese di posizione. Il suo cruccio va al di là sei singoli posti di lavoro che potrebbero perdere i dipendenti. Cerchiamo di capire assieme.

. Consigliera Angelucci, questa battaglia ha visto tante mamme protestare al fianco dei lavoratori che si sentono minacciati dalla proposta della giunta. Non proprio un fulmine a ciel sereno vero?

La partecipazione di tanti genitori al fianco dei dipendenti che rischiano di perdere il lavoro nel proprio territorio ha colpito tutti, è evidente che quando si toccano servizi importanti che investono la serenità dei bambini e delle famiglie scattano dinamiche imprevedibili e potenti. Valmontone ha creato una propria azienda partecipata di nome ASSIC dopo aver concluso con la precedente di nome ASSC che raggruppava i comuni di Labico, Valmontone, Gavignano e Colleferro alla quale erano affidati l’assistenza domiciliare,  il verde pubblico,  la gestione del cimitero e dei parcheggi.

Ci siamo resi conto che, nelle more dell’approvazione del bilancio, che la nuova società partecipata ASSIC  c’era  scritta la volontà, da parte del Comune, di affidare anche la gestione dell’asilo comunale e assistenza specialistica (assistenza ai bambini diversamente abili).

. Non è un fatto positivo?

No, viene minacciato il contratto sociale. Mi spiego. Quando un comune mette a bando la gestione dell’asilo nido e/o  l’assistenza specialistica vi partecipano cooperative, società del terzo settore con la clausola di salvaguardare i posti di lavoro presenti. Passando questo servizio da una gara di appalto pubblica ad una società in house il comune deve rispettare le stesse regole di assunzioni previste per le pubbliche amministrazioni cioè regolare concorso.

 E quindi?

Addio mantenimento dei posti attuali. Ma non solo, qui si inseriscono due problematiche fondamentali.

. Ovvero? Ci spieghi.

La prima come detto, è garantire i circa 28 insegnanti a rischio licenziamento. Ma c’è anche altro.

La seconda problematica riguarda l’estromissione di tutta l’imprenditoria territoriale che è nata 25 anni fa dalle idee di alcune persone che hanno portato innovazione, servizi e qualità nell’ambito del terzo settore. Il Comune a che titolo diventa gestore di servizi di così alta specialità,  azzerando il patrimonio che  i titolari di queste cooperative e aziende  hanno costruito consentendo l’arricchimento e crescita del territorio sia a livello di servizi che di benessere della stessa comunità.  E così mentre il Governo centrale va verso l’affidamento in appalto per far si che i servizi siano di alto livello e con prezzo concorrenziale, noi qui a Valmontone facciamo esattamente il contrario.

. Problematiche spinose… che hanno suscitato forti malumori e apprensioni comprensibili

Guardi, noi ritenevamo le preoccupazioni inerenti tale questione talmente tanto fantasiose da considerarle frutto di chiacchiericcio.

E come se dall’oggi al domani la ASSIC volesse divenire agenzia spaziale e competere con la Nasa è ovvio che sarebbe una battaglia impari e destinata a fallire.

 Quindi secondo il nostro punto di vista la visione statalista di Latini fa sorridere anzi inorridire come anche l’assoluto silenzio della Delegata alla Scuola e ai Servizi Sociali che  nulla fanno e pensano al di là di quanto dettato dal Sindaco.

. Passare ad una azienda partecipata comporterebbe una minore qualità dei servizi?

 Certamente!

 L’esperienza insegna che le professionalità non si inventano,  la vocazione del terzo settore è un vero patrimonio sociale prezioso che è riuscito a coniugare efficienza imprenditoriale e alta specialità dei servizi.

 E’ più facile pensare che dietro al finto mito del risparmio esiste una spaventosa e famelica politica clientelare di cui ne abbiamo piene le tasche e che sfrutta i bisogni dei più deboli. 

. Consigliera Angelucci, insomma, non vi aspettavate la proposta della giunta che ha sollevato un vero vespaio tanto che la stessa giunta ha ritirato il punto all’ordine del giorno dello scorso Consiglio Comunale. Non vi aspettavate questa partecipazione popolare. Abbiamo compreso che l’affidamento in house potrebbe seriamente non garantire i posti di lavoro attuali. Emerge in questa intervista una sua forte preoccupazione che riguarda i diritti che coinvolgono anche gli imprenditori che hanno fatto di questo territorio un modello di impresa che unisce sensibilità, competenza e alta qualità dei servizi.

Quì non si tratta solo di difendere i lavoratori e gli imprenditori ma di tutelare un modello di sviluppo del territorio, siamo stati molto contenti della folta  partecipazione al Consiglio Comunale perchè riteniamo che quello è il luogo dove si deve discutere degli interessi dei cittadini, e abbiamo avuto la percezione di un risveglio della città che anziché scrivere sui social ha fatto sentire forte ma con ordine la loro voce.

Vigileremo affinchè non si faccia il solito trucchetto del “dividi et impera” e cioè tentare le offerte ad personam senza tutele per tutti.

 

La consigliera Angelucci ha risposto nel merito alle nostre domande che poi sono le domande di chi all’esterno cerca di capire il caos generato dalla proposta di questa delibera che ha portato anche un sindacato a chiedere un confronto e una soluzione fattibile con la stessa amministrazione. I dipendenti hanno fatto comprendere che daranno battaglia a questa scelta di cambiare e trasformare il loro mondo. I tempi purtroppo come ci viene spiegato sono stretti. A giorni tramite il sindacato CIGL Roma Sud Pomezia Castelli a cui le lavoratrici hanno affidato la risoluzione del problema emerso, potremmo conoscere se ci saranno novità a riguardo e se positive. Il Comune, come ci ha spiegato la referente del sindacato, si è reso subito disponibile per trovare una soluzione utile dopo l’appello urgente lanciato dallo stesso sindacato. Il malcontento è palpabile e anche le forti preoccupazioni.

To be continued…

 

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