Inchiesta Freedom
di Cinzia Marchegiani
Unione Europea/Roma – Il controverso vaccino HPV che da anni viene consigliato ai genitori di bambine in piena età adolescenziale con molti vuoti di trasparenza e informazione (Gardasil, della Merck e il Cervarix, della GSK) in tutta Europa ha dato gravissimi problemi invalidanti a molte ragazze, e purtroppo immortala una dicotomia preoccupante. Se da un lato le Asl da anni continuano ad invitare a fare questa vaccinazione alle famiglie con una semplice lettera, le istituzioni sanitarie e il governo stesso erano consapevoli che l’EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, aveva avviato la revisione delle evidenze a corredo delle segnalazioni riportate in merito a casi di Sindrome Dolorosa Regionale Complessa (CRPS) e di Sindrome di Tachicardia Posturale Ortostatica (POTS) in giovani donne a cui era stato somministrato il vaccino contro il papilloma virus umano (HPV), dettagli alquanto non marginali di cui vengono a conoscenza soltanto gli addetti ai lavori e le famiglie che purtroppo sono cadute nella spirale dei problemi di salute dopo la profilassi con questo vaccino.
In tutta Europa molte bambine e ragazze con gravi problemi neurologici. Il vaccino anti HPV quindi nasceva sotto il segno di moltissime ombre soprattutto legato ai danni neurologici che le ragazze hanno accusato dopo la somministrazione e la totale mancanza di trasparenza sugli studi clinici sostenuti finanziariamente dalla Merck e GlakoSmithKline, insomma da coloro che lo producono senza uno studio indipendente.
IL NUOVO DIRETTORE DELL’AIFA AL SENATO RIBADISCE LA SICUREZZA DEI VACCINI MENTRE IL MEDIATORE EUROPEO ACCOGLIE LA DENUNCIA DA PARTE DI NORDIC COCHRANE
Se la controversia tra EMA e Nordic Cochrane andava avanti a colpi di inchieste e documenti riguardo la trasparenza sia nel campo di sicurezza sulla salute che in merito agli accertamenti sui conflitti di interesse, il neo Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Mario Melazzini è intervenuto lo scorso 23 novembre 2016 al Senato nel corso del Convegno su HPV e prevenzione cancro dal titolo “Chiudi la porta, salvati la vita” promosso dalla senatrice Elena Cattaneo e organizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
“Il messaggio più importante da diffondere – afferma il Direttore Melazzini – è quello della prevenzione come uno dei migliori strumenti di cura, a tutela della salute del singolo e della collettività”. “La corretta informazione – prosegue Melazzini – che soprattutto evidenzi un profilo scientifico attendibile e comprensibile, è la chiave per favorire un’adesione consapevole e responsabile alle vaccinazioni”.
“I vaccini sono sicuri, così come tutti i medicinali, perché sono oggetto di controlli rigorosi e costanti che l’AIFA applica quotidianamente. La strategia futura cercherà di promuovere interventi condivisi fra le Istituzioni e gli attori del sistema, per ‘arrivare’ in modo semplice e diretto al paziente e interrompere il rumore sensazionalistico dei mezzi di contro-informazione. Per essere sempre più di servizio e al servizio del paziente, coniugando scienza e valore del farmaco” – Melazzini ha scritto anche sul portale AIFA.
Un intervento quello di Melazzini incomprensibile teso a smorzare le polemiche su questo controverso vaccino investito da una querelle altisonante tesa a dipanare le ombre sulla reale necessità di una profilassi che deve risolvere dubbi importanti sia a livello di tutela e sicurezza della salute che in merito ai conflitti di interesse che coinvolgerebbero titolari dell’Ema stessa.
VACCINO FACOLTATIVO, CONSIGLIATO CON UNA LETTERA PRIVA DI QUALSIASI INFORMAZIONE DETTAGLIATA
Ricordiamo che si sta parlando di vaccino facoltativo che viene consigliato alle bambine di a 11 anni e viene proposto ai genitori tramite una lettera della ASL di appartenenza come un vaccino “raccomandato, preventivo, sicuro ed efficace” senza menzionare gli eventuali effetti collaterali e la controversa querela, spiegando che la profilassi è capace di proteggere da un eventuale tumore al collo dell’utero. Del bugiardino i genitori non avranno alcuna informazione, e documentazione.
I genitori sono assolutamente ignari del tavolo del confronto aspro e duro che vede due enti importanti, l’EMA, l’Agenzia Europea Medicinali e il Nordic Cochrane Institute, (organizzazione indipendente e senza scopo di lucro formata da 37mila ricercatori di ben 130 Paesi) in una controversia pesante e a tratti inquietante che proprio da poco ha registrato un avanzamento dell’indagine.
LA DOCUMENTAZIONE DEL VACCINO HPV ARRIVA AL MEDIATORE EUROPEO, CONFLITTI DI INTERESSE E GRAVI DANNI SULLA SALUTE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI
Nordic Cochrane all’EMA ha realizzato un documento pubblicato il 26 maggio 2016, in cui appellandosi all’articolo 6 del regolamento (CE) n.1049/2001 e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, redigeva un vero atto di accusa alla stessa EMA dichiarando che i dati sugli studi della sicurezza in merito alla vaccinazione HPV contro il papilloma umano HPV erano manipolati, l‘EMA rispondeva picche sulla estraneità delle accuse.
Il Nordic Cochrane Institute non ritenendosi assolutamente soddisfatto dalla risposta dell’EMA, dichiarandosi preoccupato per la gestione dell’Agenzia dei Medicinali Europea con un documento datato 10 ottobre 2016 ha presentato regolare denuncia al Mediatore Europeo e che proprio questi giorni ha giudicato ammissibile la loro documentazione. Infatti lo scorso 8 novembre 2016 Emily O’Reilly di European Ombudsman (Mediatore Europeo) dichiara una parte di questa denuncia inviata il 10 ottobre 2016 ammissibile. La denuncia è un documento importante con cui i medici e i ricercatori hanno firmato accusando l’EMA di negligenza alle osservazioni e preoccupazioni espresse dalle Autorità Danesi per la Salute e i Medicinali e dall’Osservatorio Uppsala quando avevano sollevato dubbi sui possibili gravi danni dei vaccini HPV.
IL TESTO Mediatore Europeo: Il 10 ottobre 2016, insieme a Karsten Juhl Jørgensen, Tom Jefferson, Margrete Auken, MEP, e Louise Brinth, hanno presentato una denuncia al Mediatore europeo contro l’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
Nel complesso, il reclamo è che EMA non ha trattato adeguatamente con la sicurezza le preoccupazioni per un particolare prodotto farmaceutico. Inoltre sono state sollevate preoccupazioni riguardo a una presunta mancanza di trasparenza e di presunti conflitti di interessi. Come primo passo, e al fine di affrontare i diversi aspetti della vostra denuncia in modo efficiente, ho deciso di registrare la denuncia in due numeri di casi (1475/2016 / JAS che fare con la procedura di rinvio, e 1606/2016 / JAS trattare con il presunto conflitto di interessi che coinvolge un membro del personale di alto livello EMA).
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Il documento chiede di indagare sul comportamento della EMA: “A nostro avviso è un esempio di cattiva amministrazione. È possibile che molti dei danni gravi che si verificano dopo la vaccinazione sono malattie autoimmuni. Tuttavia, poiché non sappiamo se queste malattie sono causate dai vaccini HPV, ci deve essere una priorità di ricerca per scoprirlo“.
“La nostra denuncia al mediatore – sottolinea il documento – riguarda le risposte dell’EMA che non hanno affrontato pienamente le nostre preoccupazioni e molte delle dichiarazioni erano o sbagliate o gravemente fuorvianti, o irrilevante per la critica che avevamo proposto. Abbiamo quindi presentato la denuncia al mediatore europeo, noi ancora crediamo che la gestione del EMA del caso vaccini HPV è un caso di cattiva amministrazione.
Non abbiamo fiducia nel modo in cui l’EMA interpreta e utilizza le regole il regolamento (CE) 1049/2001 (6), che l’EMA stessa menziona sei volte nel suo documento per giustificare le sue azioni. Secondo questo regolamento, un principio fondamentale nella Unione europea è quello di permettere ai suoi cittadini il più ampio accesso possibile ai documenti. Tuttavia, sulla base della nostra esperienza precedente con l’EMA, non abbiamo alcuna fiducia nel modo in cui l’EMA interpreta questo particolare regolamento. Noi crediamo che gli argomenti dell’EMA sono di notevole interesse e rilevanza per il caso attuale che riguarda i possibili gravi danni in seguito ad un intervento medico”.
Tra i vari conflitti di interesse Nordic Cochrane chiede di valutare anche quello di Guido Rasi: “Se l’EMA si è comportata in modo da garantire legittimità all’amministrazione in relazione alla dichiarazione di conflitti d’interesse. E’ stato notato il nome di Guido Rasi è associato ai brevetti per le invenzioni e si chiede se questa è la stessa persona che dirige l’EMA. Se così fosse, Rasi ha effettivamente dichiarato i suoi conflitti di interesse. Invece, la relatrice della relazione dell’EMA, Julie Williams, non è riuscita a dichiarare i suoi conflitti di interesse”.
Nel frattempo le famiglie continueranno a far vaccinare le proprie figlie, perché queste notizie non vengono menzionate dalle istituzioni sanitarie e l’intervento di Melazzini all’evento al Senato sottolinea la presa di posizione al tal riguardo. Ora si chiede, alla luce di queste controversie e importanti denunce che non hanno ancora sviscerato nel dettaglio la questione sicurezza salute e presunti conflitti di interesse, in che modalità i genitori siano stati messi nella posizione di poter scegliere nella piena consapevolezza e trasparenza? Ricordiamo che questo vaccino è facoltativo e non occorre firmare alcun dissenso, anche se le ASL chiamano anche direttamente a casa invitando i genitori ad andare al centro vaccinale per firmarlo.
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Mario Melazzini intervento al Senato vaccini Hpv