La riduzione delle emissioni durante la pandemia ha portato anche ad un riscaldamento climatico forte. E’ il risultato dello studio prodotto dalla Università di Stoccolma.
La pandemia con i suoi lockdown è stata una opportunità unica per gli scienziati per valutare e studiare in che modo la variazione (in questo caso la riduzione) delle concentrazioni delle emissioni di particelle inquinanti influenzavano i parametri del riscaldamento climatico, cioè le temperature della terra.
ESPERIMENTO GEOFISICO INEDITO E CONCRETO:
Le chiusure dovute alla pandemia di Covid nell’Asia meridionale hanno notevolmente ridotto la concentrazione di particelle di raffreddamento a vita breve nell’aria, mentre la concentrazione di gas serra a vita lunga è stata appena influenzata. I ricercatori sono stati così in grado di vedere come la riduzione delle emissioni di inquinamento atmosferico porti a un’aria più pulita ma anche a un riscaldamento climatico più forte.
LA RICERCA: È noto da tempo che le emissioni di ossidi di zolfo e di azoto e altri inquinanti atmosferici portano alla formazione di aerosol (particelle) nell’aria che possono mascherare l’intero riscaldamento climatico causato dai gas serra come l’anidride carbonica e il metano. Ma lo stato delle conoscenze è scarso riguardo a questo “effetto di mascheramento”. Per determinarne le dimensioni sono necessari esperimenti su larga scala che coinvolgono intere comunità.
LA PANDEMIA UN ESPERIMENTO NATURALE PER VALUTARE GLI EFFETTI DELLE EMISSIONI SUL RISCALDAMENTO CLIMATICO
“La pandemia – spiegano i ricercatori – di Covid è diventata un esperimento così ‘naturale’. Nella primavera del 2020, l’attività di molte industrie e trasporti in tutto il mondo è diminuita a causa delle restrizioni durante la pandemia. Ciò ha creato un’opportunità unica per studiare cosa succede al clima se le emissioni di gas e aerosol vengono rapidamente ridotte.”
L’ESPERIMENTO. STAZIONE DI MISURAZIONE NELLE MALDIVE PIU’ SETTENTRIONALI DURANTE LA PANDEMIA
Presso la stazione di misurazione Hanimaadhoo nelle Maldive più settentrionali al largo della costa dell’India, gli scienziati hanno misurato i composti dell’aria per un paio di decenni (Le misurazioni rivelano l’impatto dell’inquinamento atmosferico sul clima e sulla salute nell’Asia meridionale ). La stazione di misurazione è strategicamente posizionata per catturare le masse d’aria dal subcontinente asiatico e si trova in un’area con poche fonti di emissione regionali. Quando le emissioni sono improvvisamente diminuite durante la pandemia nell’Asia meridionale (principalmente Pakistan, India e Bangladesh), è stata creata un’opportunità per vedere quale impatto ciò ha avuto sul clima.
Un nuovo articolo scientifico su NPJ Climate and Atmospheric Science mostra che le concentrazioni di particelle inquinanti nell’aria a vita breve sono diminuite in modo significativo, mentre le concentrazioni di gas serra a vita più lunga sono state appena colpite nella particella aerea dell’Asia meridionale. L’effetto di raffreddamento degli aerosol deriva dal fatto che riflettono la radiazione solare in entrata nello spazio. Con un contenuto di aerosol inferiore, c’è meno raffreddamento, e quindi meno “mascheramento” dell’effetto di riscaldamento dei gas climatici significativamente più longevi. Le misurazioni effettuate contemporaneamente sull’Oceano Indiano settentrionale hanno rivelato un aumento del sette percento della radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre, aumentando le temperature.
Il professor Örjan Gustafsson dell’Università di Stoccolma, responsabile del misurazioni alle Maldive e chi ha condotto lo studio
“Attraverso questo esperimento geofisico su larga scala, siamo stati in grado di dimostrare che mentre il cielo diventava più blu e l’aria più pulita, il riscaldamento climatico purtroppo aumentava quando queste particelle d’aria di raffreddamento venivano rimosse“.
Le riduzioni delle emissioni possono portare a un netto riscaldamento climatico
I risultati mostrano quindi che una completa eliminazione graduale della combustione di combustibili fossili a favore di fonti energetiche rinnovabili a zero emissioni potrebbe portare a un rapido “smascheramento” degli aerosol, mentre i gas serra permangono.
“Per un paio di decenni, le riduzioni delle emissioni rischiano di portare a un netto riscaldamento climatico a causa dell”effetto di mascheramento’ delle particelle d’aria, prima che subentri la riduzione della temperatura dovuta alla riduzione delle emissioni di gas serra. Ma nonostante un iniziale effetto di riscaldamento climatico, ovviamente dobbiamo ancora ridurre le emissioni vigorosamente e il prima possibile” conclude Örjan Gustafsson.
I dati di questo esperimento geofisico reale sono stati ottenuti grazie ad un evento eccezionale come il lockdown mondiale. Opportunità unica che ha permesso di monitorare concretamente la relazione tra inquinamento e riscaldamento climatico, tesi sempre dibattuta dalla comunità scientifica. Lo scenario inedito nel mondo scientifico ha aperto alla valutazione e legame tra inquinamento e riscladamento climatico mai potuto verificare. E quindi dimostrare.
LE TEORIE SONO TEORIE. NELLA SCIENZA VIENE SOSTENUTA LA TEORIA PIU’ ACCREDITATA (ACCETTATA DALLA MAGGIORANZA DELLA COMUNITA’ SCIENTIFICA), NON QUELLA VERA, MA QUELLA DOMINANTE.
Questo esperimento porterà a nuove teorie dibattute e confrontate da tutti, poichè si parla sempre di tesi o teorie dominanti che vanno sempre verficate con il tempo.
Per determinare le dimensioni dell’ “effetto di mascheramento” (delle particelle inquinanti) i ricercatori hanno sottolineato appunto che erano necessari esperimenti su larga scala che coinvolgevanono intere comunità. E la pandemia ha permesso questo inedito esperimento passando dalla teoria alla pratica. Non solo, l’esperimento ha mostrato che mentre le concentrazioni di particelle inquinanti nell’aria a vita breve erano diminuite in modo significativo (grazie al fermo delle attività umane, trasporto, industriali) le concentrazioni di gas serra a vita più lunga erano state appena colpite.
LA TEORIA PIÚ ACCREDITATA NON E’ VERA, MA QUELLA DOMINANTE. MA IL TEMPO SVELA OGNI COSA
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