di Mario Amitrano
Napoli – Sesso. Argomento per molti tabù. Dove, come, quando. Passano gli anni, le mode, i luoghi, le persone. Tutto cambia, tutto si trasforma. Eppure, ci sono alcuni posti che resistono, non solo nell’ immaginario collettivo, e continuano ad essere frequentati da chi cerca emozioni forti. Posti all’ aperto, benintesi. Posti accessibili a tutti, con i rischi che ne possono conseguire, ma forse è proprio quello che piace a molti. A Napoli e dintorni sono tanti i luoghi in cui il sesso si “respira”, si sente nell’ aria, si taglia quasi a fette.
Uno, storico, eterno, frequentatissimo, è ad Agnano. Il parcheggio di fronte all’ ippodromo. Un luogo d’incontro molto conosciuto e molto apprezzato dagli amanti del genere. Tante le tipologie di persone che vanno da quelle parti: trans, gay, singoli, scambisti, esibizionisti, guardoni e chi più ne ha più ne metta. Al tramonto, più o meno, cominciano le “danze” delle automobili. A passo d’uomo, ci si accosta, si guarda, si occhieggia, si fa finta di nulla. Ognuno in attesa di qualcosa, di qualcuno, di un brivido. Anche i segnali lanciati dalle auto sono fondamentali: luci accese, spente, uno stop, le quattro frecce, un finestrino alzato o abbassato. Ogni cosa ha il suo significato, come pure i vari punti del parcheggio in cui ci si apparta o ci si vuole appartare. In linea di massima, c’è la zona più tranquilla, quella vicina alla strada, preferita dai semplici osservatori, poi quella più isolata, in fondo al parcheggio, preferita dalle coppie, quella degli esibizionisti, di solito vicino agli alberi, dove non è difficile scorgere uomini che con la scusa di fare la pipì si mostrano ai guardoni.
Gay ed eterosessuali non hanno delle postazioni preferite o esclusive: girano in cerca di emozioni, mentre i trans della zona consumano veloci rapporti a pagamento al riparo da occhi indiscreti. Ogni tanto passa qualche pattuglia della Polizia e dei Carabinieri. Di solito si tratta di semplici giri di routine, di controllo, ma è sempre meglio evitare di farsi beccare in atteggiamenti sconvenienti all’ esterno delle proprie auto.
“Vengo spesso qui –spiega un signore molto distinto, giacca e cravatta d’ordinanza-, mi piace guardare le effusioni delle coppie, ma non sempre è facile trovarne qualcuna che stia al gioco”. A volte il parcheggio è usato solo per “agganciare”: spesso il gioco prosegue altrove, specialmente per le coppie scambiste, a casa o in qualche luogo più appartato, sempre in zona. Il parcheggio antistante l’ippodromo, dunque, è sempre ai primi posti nella hit dei luoghi preferiti da chi cerca emozioni forti: in pratica, il regno del cosiddetto carsex.