di Cinzia Marchegiani
Puglia – Una tragedia umana ha colpito il popolo pugliese e tutti gli italiani che si sono inchinati a tanto dolore. Il disastro ferroviario ha un pesantissimo bilancio, alle ore ore 23:30 di ieri sera accertava 27 vittime tra cui uno dei due macchinisti (l’altro è gravemente ferito, ricoverato in ospedale). Tra i morti anche un contadino che stava lavorando la sua terra la mattina dello scontro tra i due treni mentre raccoglieva i frutti del suo lavoro, il forte impatto ha mandato in frantumi vetri e pezzi , uno di questi pezzi lo ha colpito violentemente alla testa, ferendolo a morte. La scatola nera è stata estratta intatta dal convoglio che viaggiava da Corato, mentre la scatola nera presente nell’altro convoglio è andata completamente distrutta. I vigili del fuoco senza sosta hanno continuato a lavorare per cercare di disincastrare le lamiere e sperare di trovare ancora qualche sopravvissuto.
Il premier Matteo Renzi ieri sera è arrivato alle ore 20.15in elicottero sul luogo dell’incidente ma non ha rilasciato dichiarazioni. Dalla sua pagina facebook Renzi aveva scritto: «Lacrime e dolore per queste vite spezzate e per le loro famiglie. Ma anche tanta tanta rabbia. L’Italia ha diritto di conoscere la verità: vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto. In serata sarò in Puglia con gli enti locali, la Regione, la Protezione civile e i ministeri interessati».
L’INCIDENTE SUL TRATTO UNICO CORATO-ANDRIA AVEVA LA GARA PER IL RADDOPPIO DELLA TRATTA, MA PROROGATO AL 19 LUGLIO 2016
Il tratto dove è avvenuto lo scontro diretto dei due treni ha innalzato polemiche durissime poiché dal sito delle Ferrovie dello Stato si viene a conoscenza che l’incidente avvenuto nel tratto di binario “unico” tra Corato Andria esisteva il progetto di adeguamento ferroviario del Nord barese. Il piano, finanziato dall’Unione Europea – datato 27 aprile 2012 – includeva infatti anche il raddoppio del binario sul quale si è verificato lo scontro. Ma proprio a giugno era stato prorogato il termine per la presentazione delle offerte alla gara di appalto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori per il raddoppio della tratta.
Si legge infatti sul sito ferrovienordbaresi il seguente avviso: “Gara Raddoppio Corato Andria: avviso di proroga scadenza presentazione offerta. In data 16/06/2016 è stato spedito alla GUUE (Gazzetta Ufficiale Unione Europea) un avviso con il quale si è disposto di prorogare il termine di scadenza, fissato al 01/07/2016, per la presentazione delle offerte relative alla gara di appalto per la progettazione esecutiva e la esecuzione dei lavori, per la realizzazione del raddoppio della tratta Corato – Andria della linea ferroviaria Bari – Barletta (Opere civili, Armamento, Trazione Elettrica) della Ferrovia Bari Barletta. Il nuovo termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato per il 19/07/2016. Il medesimo avviso è stato spedito anche alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GURI)”.
http://www.ferrovienordbarese.it/notizie/gara-raddoppio-corato-andria-avviso-di-proroga-sca
RABBIA E ORA LA BEFFA PER UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CHE GRIDA VENDETTA PER QUESTI MORTI INNOCENTI
L’interrogazione a risposta scritta 4/00836 presentata da D’Ambrosio Giuseppe (Movimento 5 stelle) in data il 12 giugno 2013 indirizzata al Ministro per gli affari europei, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti spezza il fiato e ora pretende spiegazioni.
FreedomPress la lascia nella sua interezza:
“Per sapere – premesso che: il grande progetto delle Ferrovie del nord barese è una infrastruttura che permetterà la prima interconnessione delle reti ferroviarie e che inciderà in modo strategico sul sistema della mobilità della regione Puglia. L’importo del finanziamento è di 180 milioni di euro del programma operativo F.E. S.R. Puglia 2007-2013, il soggetto attuatore è la Ferrotramviaria spa; oggetto dell’intervento sono: il raddoppio per 13 chilometri del binario sulla tratta Corato-Barletta; l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria per 2,9 chilometri, di cui una zona di circa 460 metri in galleria, con tre nuove fermate; la realizzazione di parcheggi di scambio intermondiali dislocati in prossimità di 11 stazioni-fermate ferroviarie che offriranno circa 2.000 posti auto; l’eliminazione di 13 passaggi a livello sono l’interconnessione con la Rete ferroviaria italiana nelle stazioni di Bari centrale e Barletta. Sette i comuni interessati direttamente dall’intervento: Barletta, Andria, Corato, Ruvo, Terlizzi, Bitonto e Bari; il nodo di scambio di Barletta fra Ferrotramviaria ed Rfi darà accesso, non solo ai residenti nei, comuni serviti dalle Ferrovie del Nord ma anche a tutta l’area della Capitanata, al collegamento ferroviario con l’aeroporto di Bari. Sono previste ricadute importanti anche sul capoluogo regionale attraverso la realizzazione della prima interoperabilità funzionale nel nodo ferroviario di Bari della linea adriatica con le linee regionali. I treni della Ferrotramviaria provenienti dall’aeroporto arriveranno, infatti, direttamente al quinto binario del piazzale ovest della stazione delle Ferrovie dello Stato; dal punto di vista amministrativo, dopo l’approvazione del Consiglio regionale dei lavori pubblici e degli uffici dell’assessorato all’ambiente per la valutazione di impatto ambientale, e dopo i restanti adempimenti presso la Commissione europea per gli ultimi aspetti di valenza economica, potranno partire le procedure di appalto. La cantierizzazione dei lavori dovrà essere attuata quanto prima, poiché il collaudo, per problematiche connesse al finanziamento, dovrà essere effettuato entro il 2015–: se si intenda verificare che non vi siano motivi ostativi, anche in sede europea, alla cantierizzazione dei lavori; se si intenda porre in essere ogni opportuna iniziativa, per quanto di competenza per agevolare la realizzazione di questa strategica infrastruttura ferroviaria non solo per il nord-barese, ma anche per la regione Puglia”.
Ora questa interrogazione rimane un pugno nello stomaco e fa comprende l’arretratezza di un sistema farraginoso che colpisce i suoi figli, gente innocente che non ha potere di scelta, se non quella di affidarsi solo alla fortuna.
Foto coratolive.it