di Cinzia Marchegiani
European Consumers ha manifestato la sua contrarietà nei riguardi delle deroghe di sostanze ad azione pesticida/insetticida e diserbante proibite e sostituite in quasi tutta l’Unione Europea e si interroga sulle azioni del M5S da cui questa associazione a tutela dell’ambiente e salute umana e animale aveva riposto speranze e cambiamenti concreti.
IL FATTO. Il Terbacile “un diserbante che se le Regioni avessero a cuore il benessere di ambiente e cittadini può essere sostituito agevolmente da diserbo a vapore e adeguata pacciamatura” – spiega European Consumer – in data 9 maggio 2018 il Ministero della Salute – DIREZIONE GENERALE PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE- ha autorizzato l’uso in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l’impiego su menta ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, del prodotto fitosanitario SINBAR® MDF, contenente la sostanza attiva Terbacile.
con cui si chiedeva al Ministro della salute e al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo l’utilizzo in deroga di prodotti fitosanitari a base di cloropicrina, disciplinandone la composizione e le condizioni di utilizzo, al fine di consentire ai produttori nazionali di competere con successo nei mercati europei dell’ortofrutta nei quali è già ammesso l’utilizzo di tali prodotti
EC mette in evidenza anche il caso “deroga Terbacile” e va all’attacco contro un meccanismo che dichiara “folle e criminale, come quello della pratica delle deroghe per sostanze tossiche proibite e sostituite in quasi tutta l’Unione Europea” e punta il dito proprio sul M5S da cui questa associazione a tutela dell’ambiente e salute umana e animale aveva riposto speranze e cambiamenti oggettivi.
Parole forti ma European Consumers con un comunicato di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori accusa il governo de cambiamento e il meccanismo delle deroghe di sostanze chimiche alquanto discutibili e superabili con altri sistemi di controllo delle erbe infestanti, degli insetti che non recano danno all’ambiente e alla salute:
EUROPEAN CONSUMERS: “IL GOVERNO DEL ‘CAMBIAMENTO’ CONTINUA CON LE DEROGHE PER I PRODOTTI TOSSICI”
Come Associazione a tutela dei consumatori abbiamo sperato che il cosiddetto “Governo del cambiamento”, in particolare la componente 5stelle per le sue ripetute proposte a proposito, si muovesse a favore di un agricoltura sostenibile per tutelare ambiente e salute[1].
Purtroppo ci siamo resi rapidamente conto che, nella migliore delle ipotesi per ignoranza (effettivamente constatata presso alcuni loro esponenti interpellati a proposito), che si intende, invece, proseguire la folle e criminale pratica delle deroghe per sostanze tossiche proibite e sostituite in quasi tutta l’Unione Europea.
L’Italia è un paese che può competere solo sulla qualità dei prodotti agricoli e l’Unione Europea offre opportunità di finanziamento a Regioni e produttori che intendessero avvalersi dei programmi per l’agricoltura sostenibile. A livello globale, sponsorizzati dalla FAO, esistono anche programmi per il sostegno alla tutela dei germoplasmi agricoli locali[2]. Gli italiani per secoli hanno selezionato un’enorme varietà di tutti i più importanti prodotti agricoli proprio per la loro resistenza ai patogeni e perfettamente adatti alle condizioni pedologiche e climatiche locali[3].
La logica della produzione a fini meramente economici ha portato ad abbandonare le buone pratiche per mettersi a competere sulla produzione. I consorzi, spesso legati a doppio filo con le multinazionali degli agrofarmaci (che spesso vendono anche le medicine per curarne i conseguenti effetti cronici quali le malattie neurodegenerative) ingannano gli agricoltori negando l’esistenza di alternativa alle loro proposte basate sull’uso intensivo di pesticidi.
Un governo del Cambiamento dovrebbe aver chiaro questi concetti e coinvolgere nella gestione dei Servizi Fitosanitari ecologi, agroecologi e membri delle associazioni di produttori biologici. Quest’ultime, le uniche azienze agricole veramente sostenibili, sono spesso i primi danneggiati dal folle e inutile ricorso alla chimica[4] per la diffusa contaminazione delle risorse idriche[5].
Nel caso della clorpicrina si parla di fragole e pomodori, cibi largamente selezionati nel corso dei secoli dalle nostre popolazioni. Prodotti per altro che hanno un ottimo mercato biologico. Sono ovviamente le cattive tecniche di produzione, di gestione del suolo e la pessima scelta delle cultivar, spesso di importazione e “brevettate”, ad aver causato la presunta crisi del settore e la mancanza di “competitività”[6].
Per i pomodori ricordiamo che i Paesi Bassi, dove i pomodori non hanno le condizioni climatiche adatte, hanno sorpassato l’Italia nella produzione in serra (senza uso di clorpicrina)[7] mentre per le fragole esistono aziende nazionali[8] in grado di coltivarle senza utilizzare tali sostanze. I processi olandesi prevedono particolare attenzione alla scelta delle varietà, alla qualità del suolo e alla gestione delle condizioni climatiche.
Coltivare la fragola in biologico secondo il Reg. Ce 834/07 (relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici) e il Reg Ce 889/08, è remunerativo poiché il prodotto viene apprezzato commercialmente sia dalla Grande distribuzione organizzata, sia dai negozi specializzati in Italia e nel nord Europa, in particolare in Germania, in Danimarca, in Svezia, in Austria e in Svizzera.
Condizioni che evidentemente i cosiddetti “agricoltori italiani in crisi” ignorano o non sono in grado, per evidente ignoranza delle nozioni base dell’agroecologia, di gestire adeguatamente.
Il segreto del successo olandese è racchiuso nella collaborazione tra imprese, amministrazione pubblica e settore della ricerca. Ed è in particolare l’amministrazione pubblica a instradare sulla strada della compatibilità gestendo con intelligenza gli ingenti fondi europei. Cosa che evidentemente l’Italia, in primis le regioni che anzi fanno a gara nell’ignorare i finanziamenti europei per i servizi ecosistemici, non è in grado di fare.
Per quasi tutte le deroghe analizzate abbiamo sempre trovato alternative biologiche a basso impatto. Si insinua il dubbio che approfittando dell’ignoranza e della corruzione si stia facendo smaltire all’Italia i fondi di magazzino di prodotti ormai considerati obsoleti, oltre che dannosi all’ambiente e alla salute umana e animale, nel resto d’Europa.
Oltre alla clorpicrina è stata rinnovata a luglio, infatti, la deroga su tabacco, fragola e orticole all’altrettanto tossico 1,3 dicloropropene [9] di cui è stata largamente dimostrata la completa inutilità e l’evidente possibilità di sostituirlo con mezzi a minor impatto[10].
A maggio, tra i primi atti del nuovo Ministro, è stato autorizzato in deroga anche il terbacile [11], sospetto cancerogeno e persistente nell’ambiente. Si tratta di un diserbante che se le Regioni avessero a cuore il benessere di ambiente e cittadini può essere sostituito agevolmente da diserbo a vapore e adeguata pacciamatura.
Dobbiamo ricordare che, grazie anche ai cospicui fondi europei, è possibile di finanziare i servizi ecosistemici, cioè scelte produttive maggiormente complesse, ma adeguate a garantire qualità dei prodotti insieme alla tutela dell’ambiente. Inutile dire che le Regioni ignorano quello che è uno dei pilastri della Politica ambientale comunitaria. Purtroppo si tratta di scelte facoltative[12] e questo ha permesso a molte regioni di ignorarli del tutto nei loro Piani di Sviluppo Rurale.
Sembra che il 5stelle, invece di favorire percorsi virtuosi, insieme alla Lega si stanno accodando ai precedenti governi nel derogare sostanze tossiche in agricoltura utilizzando scuse a dir poco risibili. Si sta, inoltre, perdendo l’occasione di iniziare un lavoro sinergico fra le diverse componenti che si occupano di ricerca ambientale come Ispra; tutti i documenti che essa produce dovrebbero fornire la base strategica della programmazione nella gestione sostenibile delle aree agricole.
Bibliografia
[1] http://www.movimento5stelle.it/parlamento/2017/11/glifosato-con-noi-al-governo-stop-progressivo-pesticidi.html; http://www.movimento5stelle.it/parlamento/agricoltura/2017/07/un-vademecum-5stelle-per-dei-comuni-pesticidi-free.html
[2] Vedi: Legge 1° dicembre 2015, n. 194 Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversita’ di interesse agricolo e alimentare; http://www.fao.org/news/story/it/item/456241/icode/
[3] Ispra. Frutti dimenticati e biodiversità recuperata. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/quaderni/natura-e-biodiversita; http://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2015/settembre/201ci-frutti-dimenticati-delle-regioni-italiane201d-contributo-ispra-per-expo-2015
[4] Vedi ad es: https://ilfattoalimentare.it/riso-biologico-federbio-report.html
[5] Rapporto nazionale pesticidi nelle acque dati 2015-2016. Edizione 2018http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/rapporto-nazionale-pesticidi-nelle-acque-dati-2015-2016.-edizione-2018
[6] Tecniche di agricoltura biologica e biodinamica per la fragola e alcune colture orticole http://www.crpv.it/doc/59924/DLFE-1805.pdf
[7] Nel 2016 l’Italia ha importato dall’Olanda circa 37mila tonnellate di pomodori da mensa, per un controvalore di poco più di 53 milioni di euro.
[8] http://www.freshplaza.it/article/61441/I-Frutti-del-Sole-Siamo-gli-unici-produttori-di-fragole-biologiche-in-tutta-la-Sicilia; https://www.spaghettiemandolino.it/p2485-fragole-di-verona-bio-vaschetta-500g
[9] Autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva 1,3- dicloropropene su barbabietola da zucchero in vivaio da seme. http://grelazio.blogspot.com/2018/03/dicloropropene-una-deroga-anacronistica.html
[10] Altieri G., Bianco P.M., Dicloropropene: una deroga anacronistica, antiscientifica, illegittima e criminale. http://grelazio.blogspot.com/2018/03/dicloropropene-una-deroga-anacronistica.html
[11] Autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l’impiego su menta ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, del prodotto fitosanitario SINBAR® MDF, contenente la sostanza attiva Terbacile.
[12] https://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/cambiamoagricoltura-serve-una-riforma-radicale-della-pac
Il presidente di European Consumers, Marco Tiberti sii augura che qualcuno sappia rispondere in merito. Troppe risposte evasive “Non sapevo. Mi dissocio.” Forse sarà il caso di affrontare seriamente il danno che si sta arrecando alle nuove generazioni, all’ambiente e al futuro del nostro bellissimo paese?
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