Accumoli (Rieti) – In tanti si stanno prodigando a comunicare i propri indirizzi bancari per aiutare i comuni distrutti dal terremoto che la mattina del 24 agosto 2016 ha colpito le province di Rieti. Associazioni, professioni, partiti politici, sono scesi in campo con i loro conti bancari, ma se si vogliono evitare strumentalizzazioni e perdite di denaro in sms e bollettini postali è meglio donare direttamente ai Comuni che oltre ad essere stati polverizzati, hanno esteriorizzato la paura dell’effetto “Dopo L’Aquila” e cioè che questi paesi non vengano più ricostruiti, distruggendo definitamente comunità importanti del nostro bel paese.
ACCUMOLI PUBBLICA GLI ESTREMI PER LE DONAZIONI DIRETTE
Dopo Amatrice, anche Accumoli ha pubblicato sul sito ufficiale del comune gli estremi per le donazioni in soldi. FreedomPress lo mette a disposizione di coloro che non fidandosi delle campagna esterne di donazioni, vuole direttamente aiutare i sopravvissuti di questa sciagura immane.
Comunicato:
Si comunica che al momento non è possibile ricevere ulteriori donazioni di beni materiali. Chiunque volesse contribuire al sostegno della popolazione di Accumoli colpita dal sisma può farlo tramite bonifico bancario o versamento su conto corrente postale.
Riferimento per l’Italia:
Conto di segreteria – coordinate bancarie.
Iban: IT83 E030 6914 6011 0000 0046 108
Causale “CONTRIBUTO SISMA AGOSTO 2016”
Conto corrente postale n. 14979025
Intestato a: “Comune di Accumoli – Servizio Tesoreria”
Causale “CONTRIBUTO SISMA AGOSTO 2016”
Riferimento per l’estero:
codice swift: BCITITMM
PAROLE CHE DEVONO FAR RIFLETTERE
Devono far riflettere le parole piene di dolore e lacrime dello stesso sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, che intervistato nelle ore immediate al sisma aveva rilasciato al TG Sky 24 dove lanciava un appello: “La situazione è drammatica, ho girato qualche frazione oltre il capoluogo, il patrimonio edilizio è completamente a terra. E’ importante la vita delle persone e quello che sarà del futuro. C’è bisogno di solidarietà l’uno con l’altro. Allestiremo le tendopoli, e poi nei giorni a venire inizieremo a contare i danni e sperare in una ricostruzione….Sperare in una Ricostruzione. Però avendo avendo qui la tragedia de L’Aquila che ancora è fresca, che ancora vediamo, che ancora non hanno ricostruito, la speranza che il paese come il nostro non venga dimenticato“.
Così il sindaco esprimeva la sua paura dell’isolamento dopo i primi soccorsi… la paura di non poter ricostruire il suo paese e dare il senso alla comunità di cui ne fa parte.
“No al Dopo L’Aquila”, chi vuole, può donare direttamente a chi è determinato a ricostruire la propria comunità, è l’appello che fa anche FreedomPress. Per questo abbiamo scelto l’immagine di Accumoli quando con i suoi colori e le sue tradizioni invitava ai turisti di vistarla. Che torni a risplendere!