di Cinzia Marchegiani
L’AIA, Paesi Bassi,6 luglio 2018 – Le vittime innocenti dovrebbero essere rispettate. Né la menzogna, né le accuse da dimostrare sono un mezzo per ulteriori siparietti che ormai il mondo si è stancato di guardare e subire. I giochi lasciamoli ai bambini.
L’OPCW, ORGANIZATION FOR THE PROHIBITION OF CHEMICAL WEAPONS ha reso noto l’esito della missione d’inchiesta (FFM) dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), il rapporto provvisorio sulle indagini della FFM fino ad oggi riguardanti le accuse sull’uso di armi chimiche a Douma, Siria il 7 aprile 2018: “Le attività della FFM a Douma includevano visite sul posto per raccogliere campioni ambientali, interviste con testimoni, raccolta di dati. In un paese vicino, il team di FFM ha raccolto o ricevuto campioni biologici e ambientali e ha condotto interviste a testimoni”.
OPCW: “NESSUN AGENTE NERVINO”
L’OPCW, ORGANIZATION FOR THE PROHIBITION OF CHEMICAL WEAPONS ha reso noto l’esito della missione d’inchiesta (FFM) dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), il rapporto provvisorio sulle indagini della FFM fino ad oggi riguardanti le accuse sull’uso di armi chimiche a Douma, Siria il 7 aprile 2018: “Le attività della FFM a Douma includevano visite sul posto per raccogliere campioni ambientali, interviste con testimoni, raccolta di dati. In un paese vicino, il team di FFM ha raccolto o ricevuto campioni biologici e ambientali e ha condotto interviste a testimoni“.
I laboratori designati OPCW hanno condotto analisi di campioni prioritari. I risultati mostrano che nessun agente nervoso organofosforo o i loro prodotti di degradazione sono stati rilevati nei campioni ambientali o nei campioni di plasma prelevati da presunte vittime. Insieme ai residui esplosivi, sono stati trovati vari prodotti chimici clorurati in campioni provenienti da due siti, per i quali esiste una catena di custodia completa. Il lavoro del team per stabilire il significato di questi risultati è in corso. Il team di FFM continuerà il suo lavoro per trarre conclusioni definitive.
OPCW: “La missione di accertamento dei fatti ha anche pubblicato un rapporto il 2 luglio 2018 sulle accuse di uso di armi chimiche in Al-Hamadaniya, Siria il 30 ottobre 2016 e Karm al-Tarrab, in Siria, il 13 novembre 2016. Sulla base delle informazioni ricevute e analizzati, la narrativa prevalente delle interviste e i risultati delle analisi di laboratorio, la FFM non può determinare con sicurezza se una determinata sostanza chimica è stata utilizzata come arma negli incidenti avvenuti nel quartiere di Al-Hamadaniya e nell’area di Karm al-Tarrab. La FFM ha osservato che le persone coinvolte negli incidenti riportati possono, in alcuni casi, essere state esposte a un tipo di sostanza irritante non persistente.“
Le relazioni della FFM sulle accuse di uso di armi chimiche a Douma, Al-Hamadaniya e Karm Al-Tarrab sono state condivise con gli Stati parti della Convenzione sulle armi chimiche. Le relazioni sono state anche trasmesse al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tramite il Segretario generale delle Nazioni Unite.
L’Italia non aderì all’attacco congiunto di Francia Regno Unito e USA del 14 aprile 2018.
DISCUSSIONE AL SENATO ITALIANO. La storia ci riporta un po’ indietro. In Italia presso l’aula del Senato il giorno 11 aprile 2018 diversi senatori avevano chiesto la possibilità di intervenire in merito alla vicende che stavano accadendo in Siria e riportate da vari giornali che preoccupano per le presunte morti innocenti vittime di uso gas nervino e gli eventuali scenari di guerra che potrebbero travolgere anche l’Italia.
Il Senatore Bagnai nel suo intervento pose l’accento sul pericolo delle fake news non di blog o di giornali, ma di personaggi politici che hanno preso decisioni importanti che hanno coinvolto la politica mondiale appellandosi a documenti e notizie certi poi clamorosamente smentite:
“Signor Presidente, in queste ore i nostri elettori, i cittadini italiani, sono molto preoccupati per lo svolgersi degli avvenimenti in Siria e anche perché hanno una sensazione molto sgradevole, cioè quella di assistere a un film per molti versi già visto: credo che tutti noi ricordiamo l’immagine estremamente iconica, come oggi si suol dire, di Colin Powell con la sua fialetta e quasi tutti noi – forse un po’ di meno – ricordiamo Tony Blair, quando chiese scusa ai suoi elettori per aver sostenuto l’attacco contro l’Iraq, del quale i suoi servizi avevano detto che deteneva nocive e letali armi di distruzione di massa, che poi in effetti non vennero trovate.”
L’intervento può essere approfondito leggendo:
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