Roma – La Capitale in un crisi idrica senza precedenti. Con un post il governatore della Regine Lazio aveva annunciato: “Nessun razionamento dell’acqua, la Regione Lazio aiuta Roma e scongiura disagi e problemi per i cittadini. Quando c’è un problema puoi fare due cose: dire che è sempre colpa di qualcun altro oppure risolverlo. Noi siamo dalla parte della soluzione“.
Il Gruppo Consiliare M5S Regione Lazio accusa Zingaretti:
“Dov’era la Regione Lazio negli ultimi anni mentre la crisi idrica aumentava in tutta la Regione e non solo a Roma? Dov’era Zingaretti quando bisognava controllare, monitorare, pianificare? Lo diciamo in maniera netta e schietta: la regione Lazio e Zingaretti in primis sono artefici e responsabili di questa situazione perché non hanno legiferato fino in fondo e non hanno controllato. Troppo facile svegliarsi e chiudere i rubinetti a Roma. Troppo semplice leggere un giochino politico dietro a questa decisione che lascia senz’acqua ospedali e servizi.
La Regione Lazio è responsabile di non aver concluso l’iter legislativo che le competeva, quello dell’attuazione della legge 5 del 2014 e dell’approvazione della Legge 238/2015 che avrebbe dovuto ridefinire gli ambiti territoriali ottimali. Giusto per dirne una. Ora improvvisamente Zingaretti emette un atto di imperio, e sembra proprio farlo con l’auspicio di mettere nei guai l’amministrazione Raggi. Ma per i suoi giochi di potere lascia senz’acqua, in piena estate, mezza Capitale e i suoi servizi essenziali. La situazione del lago di Bracciano è a rischio ma certo non da oggi, si monitori quindi tutto il ciclo integrato delle acque, dai prelievi agli scarichi, anche abusivi, nel Lago. Per anni Zingaretti e il Pd hanno amministrato la Regione e Roma mettendo ai vertici di Acea chi ha solo pensato al profitto e al fatturato e adesso provocano una crisi idrica senza precedenti.
A Zingaretti che fa il tonto nascondendosi dietro a decisioni d’imperio diciamo che non ci fermeremo e se dichiara la guerra dell’acqua a Roma andremo a combatterla da lui. La crisi non è una novità e neanche le reti colabrodo. Sveglia Zingaretti, che sei responsabile anche tu.»