Napoli – Durante la finale del contest canoro Scream&Shout, tenutasi lo scorso 5 Giugno all’ Auditorium Salvo d’Acquisto di Napoli, “FreedomPress” ha assegnato il premio della critica alla giovane cantante napoletana Marianna Panachia, 24 anni, laureata in economia aziendale. Una scelta dovuta al talento notevole della giovane autodidatta che ha convinto oltre che la stampa anche la giuria tecnica.
Per conoscerla meglio, i microfoni di Freedom Press l’hanno incontrata.
- Come ti sei avvicinata al mondo della musica?
In casa si è sempre respirata aria di musica sin da quando ero piccola dato che il fratello di mio padre è un pianista e lo stesso mio padre un estimatore di numerosi generi musicali. L’approccio al canto l’ ho avuto all’età di 5 anni quando per la prima volta entrai a far parte del coro della chiesa. Mi piacque da subito tanto che cominciai a praticarlo anche a scuola e presi parte poi con gli anni a vari spettacoli musicali sempre promossi dalle scuole che ho frequentato. I laboratori teatrali credo mi abbiano aiutato molto a gestire il palco nelle mie esibizioni e ad interpretare ciò che canto. Non ho mai frequentato scuole o corsi di canto, cosa della quale ammetto di pentirmi perché sicuramente mi avrebbero dato una marcia in più. Ho sempre approcciato a questo ambito in maniera autodidatta, così come mi divertivo a suonare la chitarra e qualche altro strumento di percussioni.
- Cosa porti con te dell’ esperienza di “ Scream & Shout”, il contest canoro che ti ha visto vincitrice del premio critica?
Due anni fa il mio primo provino a “Scream e Shout” . E’ iniziato tutto per gioco non ero neanche preparata al fatto di doverlo sostenere, ero andata a vedere i casting per dare un mio modesto parere al mio amico Luigi Sica non che ideatore del contest. Lui mi incoraggiò a salire sul palco e a cappella intonai la canzone di Paolo Nutini: “ Candy”. Ai due giudici piacque la mia timbrica e il modo in cui avevo affrontato l’imprevisto e quindi decisero di inserirmi nel progetto. Già allora è stata un’esperienza molto formativa , per la prima volta mi sono state spiegate le tecniche e il lavoro che c’è dietro la figura del cantante. Con loro ho cercato il genere che più mi rappresentasse e ricordo che con il brano “Volver” cominciammo a renderci conto che la mia strada doveva indirizzarsi verso un genere folk e popolare. Il contest si concluse con un mio secondo posto. Quest’anno poi c’è stata la svolta dal punto di vista del genere musicale poiché affidandomi un brano di Fado ho scoperto un nuovo mondo al quale mi sono appassionata e che sto coltivando. Sono stata davvero contenta di aver vinto il premio della critica e anche di essere riuscita ad avere un riscontro positivo con tutta la giuria perché è stato sicuramente un motivo a credere di più in questo progetto che sicuramente porterò avanti. Devo senza dubbio ringraziare Sika e Fabiana Matrone.
- Una voce acuta e riconoscibile: quali sono i tuoi punti di riferimento nella musica?
Di sicuro attualmente i punti di riferimento nella musica per me sono La musica popolare Napoletana e il Fado che un genere popolare Portoghese. Il Fado nasce dal famoso sentimento della Saudade che dicono appartenere ai portoghesi, del quale non c’è una vera e propria traduzione letteraria del termine, se provassimo a tradurla il significato potrebbe essere distorto ma comunque alla base di questo sentimento ci sono diversi stati d animo che vanno dal dispiacere per una storia finita per una partenza , alla gioia per una famiglia ritrovata o dell’ amore per la propria terra. Proprio perché sono brani che si fondano su sentimenti cosi profondi io credo sia importante anche saperli interpretare , saper trasmettere quelle sensazioni a coloro che stanno ad ascoltare, provarli a proiettare in quelle stradine di Lisbona o sul porto dove le donne cantavano in attesa del rientro dei loro mariti marinai. Non è un lavoro semplice e deve sicuramente esserci uno studio sempre più approfondito della lingua, cosa che sto facendo.
- Progetti futuri e date da ricordare: dove ti vedremo prossimamente?
Nell’ ultimo periodo ho avuto modo di collaborare ad alcuni eventi con il grande bassista Diego Imparato . Grazie a lui che ha visto in me delle potenzialità, ho avuto modo di approcciare all’ambito lavorativo con un genere che era del tutto nuovo per me che è Bossa Nova. Per ora, mi sto dedicando ad alcuni progetti che vi svelerò pian piano …
Un saluto ai lettori di FreedomPress
di Christian Montagna