Le Iene e il caso Lista Raggi M5S
di Daniel Prosperi
Ogni giorno un qualsiasi politico sa che deve alzarsi e iniziare a correre: una volta per scappare dai giornalisti, l’altra dai magistrati.
“A chi tocca, nun sé ingrugna” e infatti il romanesco ci sta tutto. Roma Capitale, 26 marzo 2017. Va ora in onda l’ennesimo “scoop” giornalistico. Cosa è mai successo stavolta? No, la storia del ragazzo morto ad Alatri è particella di indignazione limitata, non tira più di tanto su di un giornale, meglio lasciare l’argomento a Barbarella nazionale.
IL CASO RAGGI E LE FIRME RACCOLTE A ROMA PER LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA CANDIDATO SINDACO
Dobbiamo parlare del MoVimento 5 Stelle! Il caso riguarda le firme raccolte a Roma per la candidatura di Virginia Raggi. Con un servizio Le Iene dal titolo “ROMA: C’è un falso nella candidatura del sindaco Raggi? Irregolarità nella raccolta firme per la presentazione della lista per la candidatura a Sindaco di Virginia Raggi?” a firma di Marco Occhipinti, Filippo Roma con Fabrizio Arioli indaga su un evento verificatosi nell’aprile del 2016 durante la campagna elettorale pentastellata.
Il capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio, autore della richiesta di accesso agli atti ha fatto esplodere le polemiche politiche. Tutto ciò vorrebbe sollevare il presunto caso delle irregolarità della presentazione della lista Virginia Raggi candidata a Sindaco di Roma spiegando che si tratterrebbe di firme con una data diversa da quella di presentazione di un foglio con quindici firme autenticate che è un allegato dell’atto principale sottoscritto, appunto, in data antecedente.
Gli atti separati, che fanno parte integrante e sostanziale all’atto principale da dover presentare autenticato da un cancelliere del Tribunale o da qualsiasi pubblico ufficiale designato, ai sensi del D.P.R. 570/1960 e dell’art. 21 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, possono anche essere consegnati come successiva integrazione, qualora non sia avvenuta una raccolta materiale di tutti gli allegati, ma le date non possono discordare per logica di tempistiche.
Tutto questo è stato scoperto a seguito di richiesta accesso agli atti del Consigliere capitolino Alessandro Onorato della Lista Civica Alfio Marchini, che ha anche pubblicato gli estratti comprovanti. Questo è il post pubblico di Onorato su Facebook:
I ROMANI HANNO SCELTO LA RAGGI ASPETTANDO CHE INIZI A GOVERNARE LA CITTÀ IL SINDACO SIA UMILE E CHIEDA SCUSA.
Alla Lista Civica Marchini sta a cuore che la città venga finalmente governata. I romani hanno votato democraticamente e aspettano che la Sindaca svolga il proprio ruolo con competenza e forza. Ad oggi sono abbandonati al loro destino. Con l’improvvisazione non si va da nessuna parte e questa vicenda delle firme ne è l’ennesima conferma. Stiamo ai fatti: l’atto principale, che è il documento riassuntivo e finale della raccolta delle firme, è datato e autenticato da un notaio in maniera antecedente a tutti gli atti separati che riportano la data del 23 aprile, giorno nel quale hanno raccolto le sottoscrizioni durante il loro “Firma day”.
È stato commesso un falso. La Sindaca eviti risposte arroganti, sia umile e chieda scusa ai romani e agli altri candidati che si sono attenuti a quanto stabiliscono le norme.
Ieri dicevano che la nostra denuncia era una balla. Oggi il M5S cambia linea e ammette l’errore appellandosi a fantomatiche sentenze del Tar del Friuli Venezia Giulia che però, lo sanno anche gli studenti di legge del primo anno, non fa giurisprudenza e non sanerebbe il caso anzi conferma il fatto che l’ufficio elettorale AVREBBE DOVUTO RESPINGERE la candidatura di Virginia Raggi e della lista del M5S. Ma evidentemente le regole valgono per tutti tranne che per il M5S.
Qui trovate allegati gli originali del mio accesso agli atti. Il falso è clamorosamente evidente. ora aspetto le scuse anche dei grillini che mi hanno insultato senza aver letto le carte fidandosi del blog di Grillo.
Questi gli atti che Onorato ha pubblicato su FB, per vederli cliccare sopra la foto:
Non si può fare a meno di notare una sottile ed incomprensibile mancanza: sull’Atto Principale, datato 20 aprile 2016, non vi è apposto alcun timbro di arrivo all’Ufficio Protocollo di Roma Capitale Servizi Elettorali presente invece sull’Atto Separato (27 aprile 2016, ndr) contenente le 15 firme che sarebbero state raccolte il 23 aprile 2016, ovvero tre giorni dopo che l’atto principale era stato “chiuso”.
Allora la spiegazione più logica è che l’atto separato sia stato consegnato successivamente all’Atto Principale, come integrazione, preso atto che i termini per la la presentazione della documentazione elettorale prevista dalla normativa ancora non erano scaduti e un’eventuale, successiva integrazione può essere accettata, ai sensi di un’altra legge (7 agosto 1990 n. 241). Vi è quindi una discrepanza sulla quale esponenti del MoVimento, attraverso i delegati della lista, non hanno ancora fornito una spiegazione, mirando a tergiversare l’attenzione sul PD.
Come cittadino italiano, come essere umano… mi piacerebbe da parte veramente di tutti un passo in avanti sul piano politico-strategico di una Roma martoriata, ferita, denudata. Limitarsi, in tutte le formazioni politiche, a dare spazio a critiche e repliche, anche giuste, ma non prioritarie e principali per il qual fine sono stati eletti 48 Consiglieri ed il primo Sindaco donna della Capitale d’Italia, porta ancora di più i cittadini a discostarsi completamente dal buon senso, dal perseguimento del bene comune, più generale dalla Politica, vista come un mostro da distruggere e non come un contenitore di rappresentanti, talvolta indegni e distruttori, votati e rivotati dagli stessi cittadini che poi si lamentano.
Mi piacerebbe sentir parlare di Centri Giovanili, di trasporto pubblico locale ammortizzato per le famiglie meno abbienti ma reso comunque per tutti più efficiente, di parchi riqualificati, di periferie performanti ed estensivi della Città eterna che non sia più esclusivamente valorizzata per il Centro Storico. Di città a misura di bambino, di adulto e di meno giovane, di acqua pubblica veramente pubblica con il rilevamento degli impianti da Acea a Comune, essendo il contratto tra Regione e la citata azienda a partecipazione pubblica in contrasto per alcuni punti alla stesse legislazioni regionale e nazionale. Penso ancora ad una pulizia del “Biondo”, dell’alberatura sui viali che lo perimetrano, dei monumenti dal guano dei gabbiani, anche se rientrante nell’ordinaria amministrazione. E non ho citato le strade perché so che è in atto il rifacimento di moltissime di esse. Delle case popolari e di molte abitazioni chiuse del Villaggio Olimpico, di Marconi, di Fidene. Della rivalorizzazione di Corviale, in conformità alla proposta regionale dove il Comune potrebbe sollecitare una collaborazione utile e fattiva. E non in ultimo, degli edifici scolastici, messi a dura prova nei 6 mesi pregressi, anche per il freddo e non solo.
C’è bisogno di una vera rivoluzione di mentalità culturale a medio e lungo termine, che veramente renda Roma dinamica e veda la sua decadenza (non il decadimento di edifici e altro) come una risorsa da valorizzare e sfruttare.
Riusciranno i nostri eroi a farlo? Ci credo poco, sperando di non vedere remake di catilinarie o verrine, perché non ne abbiamo bisogno: lasciamo al passato l’arduo compito di insegnare. Il presente viviamolo. Così, giusto per scrivere tutti insieme il futuro della Caput Mundi et Italiam totam. De pane et de circensibus non disputandum ut de gustibus: rei publicae loqui debeamur! Ad maiora. Magis, Ad Major, che significa in inglese: ar Sindaco!