di Cinzia marchegiani
Roma – La protesta attivata dal Comitato genitori davanti alla sede del Presidente Regionale del Lazio Nicola Zingaretti non ha prodotto alcuna risoluzione positiva affinchè il reparto neuroriabilitazione pediatrica del San raffaele Pisana IRCCS potesse continuare il suo esercizio sanitario. Le mamme stanche chiedevano un incontro diretto con lo stesso Zingaretti, purtroppo mai avvenuto, nonostante gli siano arrivate circa 31 mila firme che chiedevano, scongiuravano di fermare la chiusura, messa in agenda il 1° dicembre 2016, del reparto di eccellenza pediatria e specializzata nello sviluppo delle disabilità dove molte famiglie fanno riferimento da tutte le regioni d’Italia.
Video Comunicato Presidente Comitato dei Genitori San Raffaele Pisana IRCCS, Maria Gemma Di Trocchio
Da ieri sera le mamme si sono organizzate e hanno cominciato l’occupazione del reparto stesso.
FreedomPress ha quest’oggi contattato Fabrizio Santori, consigliere regionale dela Lazio (FDI) che sin da subito, venuto a conoscenza di questa problematiche gravissima che ha colpito molte famiglie di malati, si era attivato chiedendo la convocazione di una commissione sanità Regione Lazio.
L’On. Santori vicino alle famiglie rivolge parole durissme nei confronti del Presidente Zingaretti:
Pieno sostegno alla protesta del Comitato genitori del Irccs San Raffaele Pisana nella battaglia per scongiurare il depotenziamento del reparto Neuroriabilitazione pediatrica delle Disabilita’ dello sviluppo, e lo smantellamento di una eccellenza sanitaria della nostra regione. Ci eravamo già interessati alla vicenda già un mese fa e, raccogliendo il grido di allarme degli utenti del nosocomio, avevamo presentato una mozione che garantisse il mantenimento dei servizi in questo presidio dedicato ai bambini diversamente abili. Abbiamo dovuto fare i conti in Consiglio regionale con l’ottusità della maggioranza a sostengo del presidente Zingaretti che incurante del dramma che genitori e figli vivranno, ha bocciato il nostro documento. In sostanza, non c’è la volontà politica da parte della Regione di far proseguire questo servizio, e a poco servono oggi i tavoli tecnici con tempi ben più lunghi e differenti rispetto alle esigenze quotidiane di chi deve accedere al reparto di neuroriabiltazione pediatrica della disabilità. Questo servizio non può essere smantellato ma, anzi, siamo sicuri che meriti un rilancio. L’atteggiamento della Regione e del presidente Zingaretti rappresenta un comportamento menefreghista e indegno di chi dovrebbe essere invece il garante del diritto alla salute. Non si possono anteporre scelte ‘tecniche’ che rispondono a esigenze più banali rispetto a quelle di persone che ogni giorno devono affrontare patologie gravissime. Zingaretti non può permettersi di spegnere la speranza in questi genitori e nei loro figli. Roma 30 novembre 2016.
Ricordiamo che stiamo parlando di un centro, con dieci posti letto, che assiste bambini da tutta Italia e che chiude a causa di un’impasse burocratica della proprietà con la Regione che di fatto non consente da anni l’erogazione di rimborsi pubblici a fronte delle prestazioni rese all’utenza. In particolare, non si è trovato l’accordo sugli strumenti di valutazione della disabilità nella fascia 0-18 anni, elemento decisivo per poter riconoscere la validità e l’appropriatezza delle prestazioni fornite dal San Raffaele.
Le mamme ad oltranza continueranno il loro presidio all’interno del reparto che da oggi viene smantellato.
Nel frattempo Zingaretti tace, ma soprattutto, denunciano i genitori, non ha avuto la delicatezza di incontrarli, nonostante da mesi chiedono un incontro con lo stesso Commissario ad Acta della sanità laziale. Le loro vite saranno travolte da questa decisione incomprensibile, ieri gridavano “Basta passacarte vogliamo parlare direttamente con Zingaretti“, poco dopo sono stati ricevuti da D’Amato Cabina di regia, Panella direttore sanitario e Schiavetti.
Fumata nera per tutte queste famiglie che si attendevano una risposta convincente!