Il Caso
di Cinzia Marchegiani
Roma – Ormai tutti i giornali ne parlano, un tam tam che ha sollevato indignazione ma anche tanta speranza. Il reparto pediatria riabilitativa del San Raffaele Pisana di Roma è destinato alla chiusura. La Regione Lazio avrebbe preso questa decisione, dal 1° dicembre 2016 i pazienti che da tutta Italia vengono in questa struttura d’eccellenza dovranno rivolgersi altrove.
Si chiuderà per “mancanze di politiche-burocratiche” della stessa Regione.
La decisione come le spiegazioni hanno di fatto sollevato rabbia e indignazione proprio dalle persone che verrebbero colpite dalla chiusura di un reparto non solo fondamentale per le famiglie dei piccoli pazienti, ma essenziale allo sviluppo delle loro disabilità che in questo centro di ricerca è all’avanguardia.
Il Comitato genitori dell’IRCCS San Raffaele Pisana chiedeva un incontro con i vertici della Regione stessa per scongiurare la chiusura di un presidio neuroriabilitativo d’eccellenza, nato nel 1997, dedicato ai bambini diversamente abili fondamentale nella cura, riabilitazione e ricerca del Lazio.
L’ON SANTORI CHIEDE D’URGENZA LA CONVOCAZIONE DI UNA COMMISSIONE SALUTE
Il Consigliere Regione Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori, si è attivato immediatamente dopo che ha ricevuto la lettera del Comitato dell’Ircss San Raffaele Pisana. Santori ha inviato al Presidente della Commisisone VII – Politiche Sociali e Salute del Consiglio Regionale del Lazio, l’on. Rodolfo Lena la richiesta urgente di una convocazione di una Commissione salute chiedendo anche l’audizione del Comitato Genitori suddetto al fine di discutere della chiusura orami alle porte del Reparto riabilitazione Pediatrica Cdo.56 e delle Disabilità dello Sviluppo.
Attesa ora per tutte i genitori coinvolti e anche del personale sanitario stesso, che in questo reparto hanno il supporto di un centro di innovazione e eccellenza unica in Italia.
L’On Lena ha ricevuto dallo stesso Santori la lettera che il Comitato Genitori ha inviato.
Santori chiosa: “Nonostante i tanti risultati conseguiti, la Regione Lazio e il presidente Zingaretti dal prossimo 30 novembre rischiano di privarsi di questo centro per motivi che stentiamo a comprendere, visto la poca chiarezza su questa notizia. Se non verranno fornite tutte le dovute spiegazioni e rassicurazioni alle paure di queste famiglie non ci fermeremo alla richiesta di convocazione della commissione, ma andremo avanti con interrogazioni e mozioni nella nostra battaglia a tutela di un presidio di eccellenza fondamentale per tanti bambini italiani che deve essere tutelato e garantito”.