di Cinzia Marchegiani
Roma – FreedomPress aveva accolto il grande disagio e la denuncia che le famiglie provenienti da tutta Italia avevano sollevato riguardo la chiusura imminente del reparto pediatrico del San Raffaele. Infatti è stato comunicato che il 30 novembre 2016 la Regione Lazio decreterà la sorte del reparto pediatrico IRCCS San Raffaele Pisana. Si chiuderà per “mancanze di politiche-burocratiche” della stessa Regione.
COMITATO GENITORI DELL’IRCSS SAN RAFFAELE LA PISANA CHIEDEVA UN INCONTRO URGENTE CON I VERTICI
Gli stessi genitori hanno chiesto un incontro con i vertici e spiegano le loro motivazioni. La Regione Lazio ha deciso che il reparto pediatrico del San Raffaele sarà chiuso il 30 novembre prossimo. Chiedono risposte serie dalla politica, quella che ha deciso la sorte e il futuro di tutte queste famiglie che hanno trovato nel reparto pediatrico un patrimonio scientifico e umano ineguagliabile da cui dipendono i controlli, le terapie e studi scientifici su questi pazienti unici al mondo. I genitori chiedono di fermare “questa incosciente” scelta e stanno inviando proprio in questo momento una lettera a tutte le istituzioni oltre ad avviare una raccolta firme. Sembra che le 450 testimonianze portate come prova di questa eccellenza romana non siano bastate ad arginare una scelta infausta per moltissime realtà personali che coinvolgono famiglie già provate e di cui nutrono benessere da questo reparto specialistico da moltissimi anni.
L’ON. SANTORI, CONSIGLIERE REGIONE LAZIO FDI CHIEDE IMMEDIATE SPIEGAZIONI
Il Consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori, venuto a conoscenza dallo stesso Comitato genitori dell’IRCCS San Raffaele Pisana di questa chiusura imminente è intervenuto oggi chiedendo spiegazioni chiare riguardo la chiusura di questo reparto così fondamentale per il benessere dei pazienti e delle tante famiglie che vi si affidano: “In seguito alle segnalazioni del genitori del Comitato dell’Ircss San Raffaele Pisana, abbiamo chiesto una urgente convocazione della commissione Salute per capire i motivi che starebbero portando la Regione a chiudere un presidio neuroriabilitativo d’eccellenza, nato nel 1997, dedicato ai bambini diversamente abili fondamentale nella cura, riabilitazione e ricerca del Lazio”
L’On. Santori è stato categorico, chiare spiegazioni, altrimenti partiremo con una commissione e una serie di interrogazioni e mozioni: “Le famiglie che fanno parte del Comitato sono in serio allarme per la paventata chiusura, al prossimo 30 novembre, del reparto pediatrico del San Raffaele Pisana, e hanno chiesto un incontro urgente con i vertici della struttura e della Regione Lazio per comprendere i perché di questa decisione. Nella lettera che i genitori ci hanno inviato abbiamo potuto leggere tutto lo sconforto e l’angoscia che la cessazione di un servizio come quello prestato ai loro figli potrebbe comportare. Parliamo di prestazioni sanitarie specialistiche di altissimo livello, tra le migliori d’Italia, che rischierebbero di non essere più elargite per motivi di natura politico-burocratica. Il reparto di Riabilitazione pediatrica e delle disabilità dello sviluppo – prosegue il consigliere regionale – rappresenta da anni una delle migliori eccellenze del panorama sanitario nazionale, tanto che vi accedono famiglie da ogni parte del nostro Paese. Qui viene fornita assistenza specialistica a bambini e ragazzi con disabilità, si interviene sulla riabilitazione neuromotoria dei pazienti e grazie alla ricerca si mettono a punto nuove tecniche per salvare la vita a pazienti con patologie gravissime. Eppure, nonostante i tanti risultati conseguiti, la Regione Lazio e il presidente Zingaretti dal prossimo 30 novembre rischiano di privarsi di questo centro per motivi che stentiamo a comprendere, visto la poca chiarezza su questa notizia. Se non verranno fornite tutte le dovute spiegazioni e rassicurazioni alle paure di queste famiglie – conclude Santori – non ci fermeremo alla richiesta di convocazione della commissione, ma andremo avanti con interrogazioni e mozioni nella nostra battaglia a tutela di un presidio di eccellenza fondamentale per tanti bambini italiani che deve essere tutelato e garantito”.
Le famiglie chiedono un intervento mirato, celere, ma soprattutto un incontro con i vertici. Nicola Zingaretti è chiamato a rispondere a questi genitori.