di Cinzia Marchegiani
I Sinti, Rom e Caminanti hanno una loro identità e richieste precise che da molto sono tempo ferme sui tavoli delle amministrazioni comunali di molte città italiane e ora anche a Bruxelles e di certo non cedono alle lusinghe facili di manifestazioni antirazziste proposte da politici. Anzi con l’occasione spostano l’attenzione proprio sulle loro battaglie che evidentemente hanno difficoltà ad essere accolte e discusse.
“Gentile comitato antirazzista per la mobilitazione nazionale a Firenze in difesa della democrazia e dei diritti umani, lanciato tramite il quotidiano il Tirreno e la Nazione, mi rivolgo al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ed al Sindaco Dario Nardella chiedendovi di inviarmi il testo dell’appello da voi preparato per valutare la nostra adesione e partecipazione.
Da tempo a Firenze ed in Toscana siamo impegnati nel chiedere il rispetto degli Accordi Quadro Strutturali Europei e della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom Sinti Caminanti attraverso pubbliche manifestazioni e concrete pratiche e relazioni istituzionali, prime tra tutte quelle con la Commissione Europea. E’ del 17 novembre una nostra manifestazione, trasmessa sul Tg Regionale e Rai News, nella quale denunciavamo illegalità istituzionali strutturali a Firenze, in Toscana, in Italia e chiedevamo la fine degli sgomberi ed il rispetto della vita dei bambini Rom Sinti Caminanti.
http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/tos-rom-protesta- prefettura-firenze-sgomberi-il legali-inchiesta-zuinisi-63b45 878-0f3f-4ab1-913f-164fbfda30a d.html
Durante quella manifestazione, mentre eravamo ricevuti dal Capo di Gabinetto della Prefettura di Firenze Fabrizo Stelo, subimmo minaccie di morte di carattere razzista, concretizzatesi, un mese dopo, nel rogo mortale di Quaracchi a Sesto Fiorentino, quando il 19 dicembre 2017, moriva, bruciato vivo, il nostro fratello Marian Ciungo.
Tre giorni prima, in Piazza del Popolo a Roma, 25.000 esseri umani, il 90% composto da immigrati, manifestavano a Roma per i “DIRITTI SENZA CONFINI”
Il 20 maggio 2018, all’interno della manifestazione “the State of the Union” abbiamo consegnato a Firenze, alla presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, un dossier al Commissario Europeo della Politiche Regionali Corina Cretu chiedendo la sospensione dei Fondi Strutturali Europei stanziati dall’Europa all’Italia, tramite i programmi PON Inclusione 2014 – 2020, PON Metro 2014 – 2020, e programmi regionali FES, FESR, FEASR 2014 – 2020. La richiesta è motivata da gravi violazioni dei regolamenti europei relativi ai Comitati di Sorveglianza ed esclusione dagli stessi della rappresentanza Rom Sinti Caminanti ed uso illegittimo del denaro europeo, usato in modo non conforme ai contenuti degli stessi programmi.
Il 13 giugno 2018, ci siamo recati a Bruxelles dove abbiamo ottenuto, dallo staff del Commissario Corina Cretu, l’apertura ufficiale di inchiesta con protocollo ARES(2018)3090566.
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In questi giorni siamo impegnati nella risposta alle dichiarazioni promosse dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, risposta inviata allo stesso sulla sua utenza telefonica ed alla segreteria istituzionale del Viminale.
In attesa di una risposta alla presente ed invio del testo da voi preparato, sono a richiedervi incontro congiunto con carattere di urgenza al fine di ripristinare a Firenze ed in Toscana la democrazia ed il rispetto dei diritti umani per Rom, Sinti, Caminanti, dei Senza Fissa Dimora, degli Immigrati e dei poveri ed esclusi senza distinzioni di sesso, razza, etnia e religione, il rispetto degli Accordi Eu, della Strategia Nazionale RSC, della covnocazione del previsto Tavolo di Concertazione in cui RSC rappresentano istituzionalment se stessi, come richiesto tramite innumerevoli protocolli alla vostra autorità tra cui ricordo (protocollo n. 147174 18 aprile 2016 Direzione Generale della presidenza della Regione Toscana e protocollo n. 87638 del 17 marzo 2016 Comune di Firenze).
Ad oggi, a Firenze, in Toscana ed in Italia per Rom Sinti Caminanti e Senza Fissa Dimora l’inclusione resta un miraggio come descritto sul quotidiano La Nazione il 12 giugno 2018.
Sono a proporre di dedicare la manifestazione da voi organizzata alla memoria di MARIAN CIUNGO di IDY DIENE e del nostro fratello SOUMALIA SACKO, lavoratore, sindacalista USB, padre di famiglia, ucciso in Calabria il 3 giugno 2018, fratelli per i quali continuiamo a chiedere VERITA’ E GIUSTIZIA.
Sono infine ad invitarvi alla manifestazione nazionale promossa per il prossimo sabato 23 giugno a Reggio Calabria per chiedere diritti sociali per tutti”.
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