Il caso
di Luca Marco Comellini
Roma – I Vigili del Fuoco hanno acquistato 9 funghi radianti a GPL per riscaldare i locali delle Scuole Centrali Antincendi dove il 16 dicembre scorso si è tenuta la prova del concorso per Capo Squadra bandito dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco che ha visto impegnati i 482 partecipanti ma secondo il sindacato USB sono utilizzabili solo all’aria aperta.
È questa la denuncia che il responsabile del Coordinamento nazionale dei Vigili del Fuoco dell’Unione Sindacale di Base (USB), Costantino Saporito, ha affidato ad una nota indirizzata alla Direzione Centrale per la Formazione.
“Le Scuole Centrali Antincendi,- si legge nella nota sindacale – nonostante sia dal 1941 che si svolgono esami a vario titolo anche per numeri consistenti di persone, non si sono ancora dotate di una struttura adeguata e permanente atta ad assolvere a tali funzioni. Infatti ogni volta devono essere allestite ex novo delle apposite sale in ambienti non nati per quella destinazione d’uso. Avviene così che i 482 partecipanti verranno ospitati in un locale autorimessa come già accaduto in altre occasioni, inadatta a tale scopo e con le costrizioni del caso. Se d’estate ad un precedente esame per il concorso per capo reparto è stato necessario raffreddare la struttura con appositi getti d’acqua dalle manichette, ora vista la stagione vi è l’opposto problema di riscaldarla. Per questo – prosegue – sono stati acquistati nove nuovi funghi radianti a GPL. Spiace però constatare che tali dispositivi siano esclusivamente riservati ad un utilizzo in ambiente esterno, caratteristica ben presente sia nel foglio istruzioni che nell’imballaggio stesso e che quindi tale utilizzo sia assolutamente proibito. Non immaginate neanche quanto imbarazzo prova la scrivente O.S., nel segnalare questa grave inosservanza a chi della prevenzione incendi ne ha fatto il proprio mestiere, ma che invece da soggetto normatore ed accertatore pensa che quanto valga per i comuni mortali non debba applicarsi a se stesso”.
La replica della Direttrice dell’Ufficio Relazioni Sindacali, Silvana Lanza Bucceri, non s’è fatta attendere. “La Direzione Centrale per la Formazione – si legge nella risposta data alla nota dell’USB – ha rappresentato che gli apparati radianti a GPL utilizzati per riscaldare la struttura allestita per il concorso a Capo squadra decorrenza 1.1.2014 non sono riservati esclusivamente per l’utilizzo in ambiente esterno ma anche in aree ben ventilate quale è la struttura in questione. Pertanto la Direzione centrale ha segnalato che, di prassi, al fine di garantire la massima sicurezza, gli apparati vengono rimossi prima dell’ingresso dei concorrenti all’interno del locale”.
Le disposizioni del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Roma sono chiare: “L’installazione degli apparecchi a cui si riferisce la presente Linea Guida (n.d.r. , Linee Guida per l’utilizzo di Funghi Radianti a GPL di potenza superiore a 3.5 kW per il riscaldamento in ambienti esterni) è vietata negli ambienti chiusi. Essi possono invece essere installati in aree all’aperto o spazi ampiamente ventilati intendendo con ciò indicare uno spazio delimitato da pareti/superfici ove almeno un lato sia completamente privo di parete o con una superficie libera non inferiore al 25% della somma delle superfici verticali, scegliendo il maggiore tra i due”.
Il Direttore della Direzione Centrale, Ing. Emilio Occhiuzzi intervistato in merito alla questione ha dichiarato che “il locale dove è stato tenuto l’esame capi squadra, l’ho visto, non c’erano funghi in aula, nell’ambiente si stava bene e il concorso si è svolto nella massima tranquillità”.
“Prendo atto della risposta del Direttore Occhiuzzi, i Vigili del Fuoco ora sanno che potranno tranquillamente continuare a fare le prove dei loro concorsi interni nell’autorimessa perché le ampie aperture del locale in questione garantiscono il pieno rispetto delle linee guida sull’utilizzo dei funghi radianti. Se, praticamente, è come stare all’aperto allora non resta che sperare che le prossime prove concorsuali le facciano d’estate”- ha commentato amaramente Costantino Saporito.