di Cinzia Marchegiani
Roma – Il feretro della giovane Pamela Mastropietro è arrivato alla gremita Parrocchia Ognissanti in Via Appia Nuova di Roma per celebrare finalmente il funerale questa mattina alle ore 11:00.
Una bara e un palloncino bianchi ricordano la sua giovinezza, 18 anni e barbaramente trucidata ritrovata in due valige lo scorso 30 gennaio. Un’Italia che dovrebbe riuscire ad unirsi davanti a questo efferato delitto di matrice violenta e che deve condannare all’unanimità senza se e senza ma.
ROMA, LUTTO CITTADINO PER PAMELA. Roma grazie alla Sindaca Raggi ha proclamato questo sabato giornata di lutto cittadino proprio nel giorno dei funerali di Pamela Mastropietro,
MAMMA ALESSANDRA AVREBBE VOLUTO LUTTO NAZIONALE. Per Pamela nessun lutto nazionale, un desiderio della mamma Alessandra che ha confidato in un’intervista rilasciata a EmmeTV. Alessandra Verni però ci tiene a ringraziare la sindaca Raggi per aver proclamato lutto della città di Roma, un gesto che non è passato inosservato.
Funerale a cui hanno partecipato moltissime persone che si sono strette intorno alla famiglia di Pamela. Attonite e con tanta rabbia per un omicidio così violento e assurdo a cui è difficile trovare parole e serenità.
POTENZA PICENA IN LUTTO CITTADINO. L’amministrazione comunale di Potenza Picena ha ritenuto opportuno manifestare ufficialmente, tramite apposita deliberazione della Giunta, il cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima, a nome dell’intera cittadinanza, nonché condannare istituzionalmente tutte le forme di violenza, proclamando una giornata di lutto cittadino per la giornata del 5 maggio. Presso il Municipio e presso la Delegazione di Porto Potenza Picena sono state disposte le bandiere a mezz’asta. L’atto è stato trasmesso ai presidi degli Istituti Comprensivi, alle Associazioni dei Commercianti nonché alle Forze dell’Ordine del territorio comunale.
MACERATA, IL SINDACO AI FUNERALI. “La mia presenza qui è la presenza di una città che senza retorica ha vissuto questa vicenda. Una vicenda che resta nel segno di una comunità molto silenziosa, molto discreta e poco incline alle sceneggiate” . Queste le parole di cordoglio del sindaco Romano Carancini oggi a Roma con il vice sindaco Stefania Monteverde e l’assessore alle Politiche sociali Marika Marcolini per il funerale di Pamela Mastropietro.
Alla cerimonia sono intervenuti anche il deputato della Lega Tullio Patassini e il consigliere comunale di Forza Italia Deborah Pantana. La funzione si è svolta nella chiesa gremita di Ognissanti nel quartiere Appio. Carancini ha portato le condoglianze della città alla famiglia della diciottenne romana uccisa lo scorso 30 gennaio a Macerata.
Prima della funzione, a cui ha preso parte anche il sindaco di Roma Virginia Raggi Carancini ha salutato la madre di Pamela, Alessandra Verni e lo zio della ragazza Marco Valerio Verni. “Non ho mai percepito una conflittualità con la mamma e con la famiglia – ha ribadito il primo cittadino – Il dolore è immenso e credo che le parole che sono state espresse debbano essere comprese. Pamela è il momento più alto del dolore, della costernazione e dell’incredulità rispetto a tutto quello che è successo. La nostra presenza di oggi è una piccola testimonianza e credo che la città lo dovesse. La città non ama esibizionismi e forme plateali ma riconosce la pietas e aldilà dei modi con cui si esprime il dolore e la condoglianza vi assicuro che avrà la sua storia segnata da questa morte molto cruenta e davvero ingiustificata”.
Alessandra Verni davanti al feretro di Pamela ha voluto ricordare la brutalità con cui è stata uccisa sua figlia: “Me l’hanno massacrata. Ma io non mollo”. Presente anche un rappresentante dell’ambasciata della Nigeria, che lo zio di Pamela Marco Verni vorrebbe si costituisse parte civile nel processo contro i nigeriani accusati dell’omicidio di Francesco Giovannetti.
LA PROMESSA DELLO ZIO MARCO VALERIO VERNI, LEGALE DELLA FAMIGLIA DI PAMELA: “TI HO RINNOVATO LA PROMESSA CHE ANDRO’ FINO IN FONDO”
Marco Valerio Verni avvocato e zio di Pamela ieri con dolore lanciava una promessa a sua nipote:
“E così te ne vai…ti riportiamo nella tua città, dove domani ti accompagneremo nel tuo ultimo viaggio terreno.
Tante persone a salutarti, oggi.
Alcuni, in lacrime, gridavano di vergognarsi di essere di Macerata, o di Corridonia.
Io vi dico…noi vi diciamo…che non vi dovete vergognare voi di essere di Macerata o di Corridonia, ma che certe persone lo siano.
Voi, con la vostra presenza, avete testimoniato l’orgoglio di una città che è stata e che deve tornare ad essere una città di Pace.
Grazie per esserci stati e grazie a coloro che ci saranno domani.
Io, baciandoti un’ultima volta sulla fronte gelida,ti ho rinnovato la promessa che andrò fino in fondo. Fino alla fine“.
L’Italia divisa da pro migranti e no migranti anche quando il crimine non deve conoscere colore politico? Occorrerebbe essere in grado di valutare oggettivamente la realtà in cui viviamo, dove la sicurezza è un baluardo mai conquistato, dove l’integrazione spesso è strillata per campagne politiche ma difficilmente applicata e tutelata a discapito delle persone fragili della società e degli stessi migranti che vivono ai margini di codesta società nella criminalità e omertà dei molti.
Addio Pamela, tu sei la figlia di ogni padre e madre che rimane sconcertato di fronte a questa tua morte e prova a cerca un senso che non c’è. Che la terra ti sia lieve.