di Ch. Mo.
Roma – All’ indomani della strage di Nizza, la capitale d’Italia si prepara a fronteggiare il più alto livello di allerta terrorismo mai raggiunto. Tra psicosi generali e rischi reali, a completare il quadro d’allarmismo è stato il capo della Polizia Franco Gabrielli.
Il dispositivo diffuso ieri rischia infatti esaspera una situazione di per sé già complicata: alla Prefettura e alla Questura di Roma è stato chiesto il potenziamento del presidio degli obiettivi sensibili; di organizzare zone di «rispetto» e «prefiltraggio» per ogni iniziativa pubblica che preveda un consistente assembramento di persone.
“Eventi religiosi, sportivi, musicali ed iniziative turistiche” nel mirino dunque. La prima prova sarà il concerto di Bruce Springsteen al circo Massimo.
RIUNIONE “CASA”. Come riportato dal sito ufficiale della Polizia di Stato, si è svolta al Viminale la riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa). Durante l’incontro, è stato fatto il punto sulle misure di sicurezza nel Paese. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa fatta al termine della riunione, ha spiegato che il nostro livello di allerta è già allo stato massimo. “Nonostante ciò – ha detto – abbiamo ulteriormente deciso di inviare una nota a prefetti e questori per sollecitare ulteriori valutazioni dei rischi sul territorio e per rafforzare ogni forma di controllo sugli obiettivi sensibili. La prevenzione è quanto di più grigio esista ma se nulla è successo fin qui in Italia è merito del lavoro svolto dalle forze dell’ordine”. Il ministro Alfano che ha ricordato l’esistenza di un protocollo operativo sempre pronto ad essere attuato, ha fatto un bilancio sull’attività di prevenzione: sono state controllate 154 mila persone e 32 mila veicoli, sono state effettuate oltre 2.600 perquisizioni, sono state 532 le persone arrestate, 837 le persone indagate e quasi un centinaio le espulsioni tra cui anche 7 Imam.
Al Casa, presieduto dal Ministro Alfano, ha partecipato il capo della Polizia i vertici delle Forze dell’ordine, degli uffici antiterrorismo e dell’Agenzia di sicurezza e del Dipartimento amministrazione penitenziaria Dap. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha sottolineato l’impiego sul territorio delle squadre costituite da operatori appositamente selezionati, addestrati ed adeguatamente equipaggiati pronti ad intervenire in caso di emergenza di tipo terroristico. “E’ stata una felice intuizione del Prefetto Pansa – ha sottolineato Gabrielli – quella di formare unità intermedie tra l’ordinario controllo quotidiano e l’intervento dei reparti speciali. “In particolare – ha aggiunto – sono sotto controllo 20 città, quelle che sono state ritenute obiettivo sensibile. Questo risponde a un ulteriore potenziamento della sicurezza contro una minaccia diffusa, indiscriminata, indistinta, e quindi tanto più la nostra presenza è capillare sul territorio, anche in termini di elevata specializzazione, tanto più si è in grado di allontanare la minaccia”. Anche Tullio Del Sette, comandante dell’Arma dei Carabinieri, ha detto che “si tratta di personale addestrato dalle forze speciali, hanno mezzi semi blindati o blindati ed equipaggiamento per intervenire rispetto a un’emergenza in pochi minuti dappertutto”.
ESERCITAZIONI ANTI-TERRORISMO. La sera del 13 Luglio, si è svolta a Roma l’esercitazione “ Termini 2016” programmata per testare le procedure contenute nel Protocollo operativo del Piano nazionale per la gestione di eventi di natura terroristica. A comunicarlo è stato il Ministro dell’Interno , Angelino Alfano.
Impegnati nella simulazione i comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il responsabile del Coi (Comando operativo di vertice interforze), il responsabile del Cofs (Comando interforze per le operazioni delle forze speciali) ed i vertici nazionali dei vigili del fuoco e della Protezione Civile; a coordinare il tutto la Sala Crisi del Dipartimento della Pubblica sicurezza che ha coinvolto i reparti Gis, Nocs e Cofs presso l’area della stazione Termini.
Foto dal video de “Il Messaggero”