di Ci. Ma.
Roma – Dopo l’inferno scoppiato a Roma che ha sprigionato nell’aria inquinanti pericolosi alla salute dell’uomo dalla combustione dei rifiuti nell’impianto di trattamento meccanico-biologico TMB dell’Ama di via Salaria 981 (nella notte fra il 10 e 11 dicembre 2018) e che ha incenerito tutta la indifferenziata prodotta dai cittadini romani ora si è passati a risolvere emergenza. L’ennesima!
Crisi rifiuti Roma dopo l’incendio Tmb. Rida Ambiente anticipa 5,5milioni per la discarica di Lazio Ambiente.
A spiegare cosa sta accadendo è quest’oggi la stessa Rida Ambiente di Aprilia che senza veli accusa la Regione Lazio di non adempiere ai propri doveri di pianificazione. Ma leggiamo assieme:
“Alle 13.27 di ieri si è chiusa la riunione tra la Lazio Ambiente, che controlla la discarica di Collefagiolara a Colleferro e la Rida Ambiente di Aprilia. L’accordo ha una durata di 120 giorni e prevede un anticipo da parte della società apriliana di 5.5 milioni di euro per sbloccare gli slot di discarica di Colleferro, come richiesto dalla Lazio Ambiente, società di cui la Regione Lazio è l’unica azionista“.
Di seguito le dichiarazioni dell’amministratore della Rida Ambiente Fabio Altissimi:
“Questa emergenza è arrivata perché da tempo la Regione Lazio non adempie ai propri doveri di pianificazione indicando (per esempio) le discariche per gli impianti, come per ben due volte è stato sancito anche dal Tribunale Amministrativo del Lazio. E poi è giunta la sciagura dell’incendio al Salario che ha messo tutti noi di fronte a responsabilità ancora più grandi di quelle che di solito ci troviamo ad affrontare. In ogni caso la Rida Ambiente non farà nulla di diverso da quanto già fatto in passato, ad esempio nel 2014 o a cavallo tra il 2015 e il 2016, quando sotto la giunta di Ignazio Marino (del Pd) e con Daniele Fortini a dirigere Ama (oggi tra i più ascoltati consiglieri sul tema rifiuti del presidente Zingaretti) sono arrivate oltre 100mila tonnellate di rifiuti da Roma senza per questo alimentare isterismi o polemiche sterili a livello locale e regionale. Due cose però, dal 2015 ad oggi sono cambiate senza che questo abbia suscitato l’interesse di nessuno: il costo delle discariche è pressoché raddoppiato e si richiedono pagamenti anticipati”.
Rida Ambiente chiosa: “Una cosa comunque non cambierà da parte della nostra azienda a prescindere dalle circostanze: la nostra volontà di agire con spirito di servizio e in maniera responsabile nei confronti della comunità”.
Ma un reale e concreto piano rifiuti Roma Capitale e Regione Lazio saranno capaci di realizzarlo ulteriori nuove emergenze? E il piano tutela salute in che mani è stato conferito?
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