Il Caso
di Cinzia Marchegiani
Roma Capitale – Ieri è scaduta l’ordinanza n.80 del 15 aprile 2016, adottata dal Commissario Tronca nel tentativo di gestire la presunta emergenza contro la zanzara tigre, e l’utilizzo di zanzaricidi, insetticidi e di pesticidi che è sostanzialmente liberalizzato all’interno dell’area urbana. Ciò significa che non esiste alcuna azione sanzionatoria per chi decide di usare sostante altamente pericolose, quindi nessun amministratore va incontro ad alcuna responsabilità . Ma i cittadini sanno che cosa respirano e si deposita in ogni cosa che li circonda e che effetti producono?
Ma di cosa si tratta?
L’impatto dei trattamenti anti-zanzara su ambiente e salute viene genericamente sottovalutato, come denunciato dall’ISPRA del Ministero dell’Ambiente e dall’ISDE: seppure gli zanzaricidi siano a tutti gli effetti dei pesticidi, ogni estate le amministrazioni locali e i singoli privati, tutti rei di non aver adottato e perseguito buone pratiche di lotta alle zanzare (soprattutto quelle tigre), irrorano zone abitate ed aree verdi con sostanze tossiche il cui impiego in agricoltura invece è rigidamente regolamentato e totalmente incompatibile con le produzioni biologiche.
Stiamo parlando di un indotto colossale di veleni usati come zanzaricidi, accertati dai massimi organismi della salute come sostanze altamente pericolose ma che al netto, portano alle casse della Bayer 150 milioni di euro solo dal loro utilizzo pubblico (Comuni) ogni anno.
Ad  intervenire in merito all’uso ingiustificato di sostanze pericolose nebulizzate e irrorate dai comuni in prossimità delle abitazioni e nelle aree urbane è intervenuto con un comunicato stampa il Presidente dei G.R.E. Lazio, Carlo De Falco:
«L’ordinanza di Tronca è stato il provvedimento più ignobile che si sia mai visto a Roma, peggio dei provvedimenti dei peggiori sindaci di questi ultimi anni», ha precisato Carlo De Falco, Presidente dei G.R.E. Lazio, «il potere dato ai privati ed ai condomini di irrorare zanzaricidi senza alcun controllo ha pesantemente compromesso l’ecosistema di Roma, con pesanti ripercussioni anche sul già precario stato di salute del Tevere e dell’Aniene, nonché contribuito all’inquinamento della costa laziale. Per tutta la primavera e l’estate, fino addirittura all’inizio delle scuole, a Roma è stato consumato l’ennesimo business sulla pelle dei cittadini e per giunta assolutamente inutile rispetto agli obiettivi target ma che ha falcidiato la biodiversità e sterminato le popolazioni di insetti non nocivi, come le api, di uccelli come le rondini e sovente anche nuociuto alla salute di animali domestici. L’attuale amministrazione, anziché voltare celermente pagina e sebbene sollecitata da mesi ad adottare un provvedimento di rottura rispetto al passato e di reale tutela della salute pubblica e dell’ambiente, sta cincischiando. Sappiamo bene che i poteri forti, i grossi interessi criminali della lobby dei pesticidi sono in moto per garantire un altro anno di irrorazioni, ma ci aspettiamo un drastico cambio di rotta per far si che Roma Capitale, che già è il principale consumatore europeo di prodotti biologici grazie agli oltre 200.000 pasti biologici serviti ogni giorno nelle sue scuole, diventi pure l’area amministrativa biologica più vasta d’Europa, avviando proprio da questo il riscatto di un territorio martoriato».
Marco Tiberti, Responsabile Agromafie G.R.E. Lazio e Responsabile Dipartimenti Acque e Alimentazione in European Consumers si rivolge a Virginia Raggi poiché come sindaco è responsabile di tale inquinamento e salute pubblica:
«Sebbene la logica delle ordinanze in materia di zanzaricidi vada superata perché fondate sul terrorismo psicologico di false-epidemie di malattie subtropicali come da Dengue o la chikungunya, sostanzialmente sconosciute in Italia da un punto di vista epidemiologico, il settore non può essere deregolamentato come sta succedendo a Roma – sostiene Marco Tiberti, Responsabile Agromafie G.R.E. Lazio e Responsabile Dipartimenti Acque e Alimentazione in European Consumers – il 23 ottobre 2015 Gruppi Ricerca Ecologica Lazio ed European Consumers hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica per accertare, tra l’altro, la responsabilità degli enti ai quali spetta il compito di vigilare sulla diffusione dei pesticidi e dei prodotti dannosi per l’ambiente, invitando tutti i primi cittadini dei Comuni del Lazio, e quindi anche Roma, ad assumere ogni misura e cautela volte ad eliminare l’inquinamento e le emissioni prodotte e i rischi per la salute della popolazione. Tale provvedimento è stato notificato anche alla Sindaca Raggi subito dopo la sua elezione in quanto è al Primo cittadino che, nella veste di autorità sanitaria locale, in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art. 3-ter del D. L.vo n. 152/2006, compete fronteggiare adeguatamente e tempestivamente la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini e per l’ambiente, attraverso gli strumenti normativi ritenuti più idonei».
ZANZARICIDI, PESTICIDI IRRORATI IN PROSSIMITÀ DI SCUOLE, PARCHI NONOSTANTE SIA ACCLARATA L’ASSOCIAZIONE A MALATTIE DEVASTANTI, COME AUTISMO, ALZHEIMER, PARKINSON, DIABETE, SLA, CANCRO, DISORDINI RIPRODUTTIVI
Tiberti ci tiene a sottolineare la pericolosità di queste sostanze non solo per l’ecosistema, ma anche per l’uomo, per i bambini e quelli che dovranno nascere che vengono purtroppo, con una straordinaria semplicità , nebulizzate nelle aree urbane :
«Se non si corre ai ripari in tempi strettissimi, mettendo anche i privati e le imprese in condizione di predisporre tempestivamente interventi eco-compatibili, le irrorazioni saranno di nuovo a tappeto, anche in prossimità delle scuole e dei parchi, nonostante sia oramai dimostrata l’associazione tra insetticidi ed autismo, dopo che da anni ISPRA, ISDE, CNR, AIRC e la letteratura scientifica internazionale hanno acclarato i collegamenti con Alzheimer, Parkinson, diabete, malattie cardiocircolatorie, respiratorie, sclerosi laterale amiotrofica, patologie renali, disordini riproduttivi e cancro. Con la lotta biologica tutte queste misure non sono richieste, ed anzi si è certi di colpire esclusivamente le zanzare senza rischiare tossicità per gli animali d’affezione, sterminare insetti impollinatori come le api o preziosi antagonisti come i pipistrelli.”
Possibile che i Comuni di tutto il Lazio e quindi anche Roma ancora non abbiano adottato provvedimenti tesi a rispettare la salute pubblica e dell’ecosistema in cui vive? Ora si attende la risposta di Virginia Raggi che dovrebbe mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, nel rispetto della cosa più preziosa che i cittadini devono impegnarsi a tutelare, salute e ambiente… Il rischio vero che si corre è quello di arrivare in prossimità delle campagne di disinfestazione delle aeree urbane e avere un’ordinanza non regolamentata affinché l’utilizzo di queste sostanze micidiali sia davvero sanzionabile. Ai posteri la sentenza, ma non ci lamentiamo se le malattie sono in aumento, malattie devastanti dove nessuna terapia efficace è in grado di curare.
Ad ora le casse della Bayer ringraziano.