di Cinzia Marchegiani
Roma – Il Colosseo e il suo restauro sono sotto stretta indagine. La Corte dei Conti ha accolto in pieno le istanze del Codacons e ha avanzato pesanti dubbi sul restauro del Colosseo. Proprio il Codacons infatti aveva avanzato perplessità sul contratto relativo ai lavori di restauro del monumento, rivolgendosi a Procura e Corte dei Conti affinché valutassero la correttezza dell’operazione soprattutto in riferimento ai diritti di immagine del Colosseo concessi in esclusiva a Tod’s.
Così il Codacons ha deciso di chiedere alla Corte dei Conti di andare a fondo e, in caso di manifesta sproporzione del contratto di sponsorizzazione e di mancato rispetto dei parametri di economicità, punire i funzionari pubblici, in primis la Sovrintendenza ai beni culturali, che hanno autorizzato l’operazione restauro. Codacons spiega che è in attesa inoltre della decisione della Procura di Roma, dinanzi la quale pende un esposto penale sui lavori di restauro del monumento presentato dal Codacons.
“Abbiamo sostenuto negli anni esattamente quanto affermato oggi dalla Corte dei Conti, e per questo siamo stati citati in giudizio da Diego Della Valle per 36 milioni di euro – spiega l’associazione – Ora per coerenza e correttezza il bravo imprenditore leader di Tod’s deve avanzare analoga pretesa risarcitoria nei confronti dei magistrati contabili che hanno avallato e confermato le tesi del Codacons“.
ORA PERÒ IL CODACONS CHIEDE IL SEQUESTRO URGENTE DEL CONTRATTO DI SPONSORIZZAZIONE E ANNUNCIA NUOVO ESPOSTO ALLA PROCURA PER FAVOREGGIAMENTO
Dopo i gravissimi rilievi della Corte dei Conti sui lavori di restauro del Colosseo, che profilano una serie di storture e di abnormi sproporzioni sul profilo economico e dei diritti di immagine del monumento a pieno vantaggio di Tod’s, il Codacons chiede il sequestro urgente del contratto di sponsorizzazione e annuncia un nuovo esposto in Procura.
“Chiediamo alla Procura della Repubblica di Roma di acquisire il parere della Corte dei Conti che solleva dubbi pesantissimi sul restauro, e valutare se procedere per la fattispecie di turbativa d’asta nei confronti dei funzionari del Ministero dei Beni culturali e della Sovrintendenza che firmarono il contratto con Della Valle – spiega l’associazione – Lo stesso contratto di sponsorizzazione deve essere posto sotto sequestro, in attesa di capire se il misterioso passaggio da 2 ad oltre 15 anni dell’uso esclusivo dell’immagine del Colosseo sia lecito o meno, e se tale durata enormemente allungata profili danni erariali e per la collettività“.
CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI VERIFICARE REATO DI FAVOREGGIAMENTO IN CAPO AL SENATORE DI FI ED EX SOTTOGRETASRIO DEL MIBAC, FRANCESCO GIRO
Nell’esposto inoltre il Codacons chiede alla Procura di valutare l’eventuale sussistenza del reato di “favoreggiamento” in capo al senatore di Fi ed ex sottosegretario del Mibac, Francesco Giro, “che più volte è intervenuto in difesa di Tod’s e negli ultimi giorni anche contro il parere della Corte dei Conti” va all’attacco il Codacons che inoltre chiamerà i magistrati della Corte dei Conti a testimoniare nell’ambito della causa risarcitoria da 36 milioni di euro intentata da Diego Della Valle contro i consumatori dell’associazione, citazione avviata per aver il Codacons sostenuto esattamente quanto scritto dai magistrati contabili.