Il caso dello sfratto
Roma – Siamo a Via del Colosseo. due famiglie erano tornate ad occupare due appartamenti in cui avevano vissuto per trenta anni. Pochi mesi fa queste famiglie sono state sgomberate, il Comune era intervenuto per dare una sistemazione degna agli occupanti, impegno dell’ex sindaco Marino.. Ma una signora ultrasessantenne, diabetica e con disabilità motorie, si legge, alla fine è andata a vivere in un campo nomadi della periferia e l’altra famiglia, composta da 4 persone di cui un bambino con disabilità e un cane, invece era finita in un camping. Queste persone proprio qualche giorno fa sono ritornate ad occupare le proprie vecchie abitazioni in cui hanno vissuto una vita, poichè avrebbero compreso che nessuna delle promesse fatte erano state mantenute, un segno di protesta, di attenzione in tanti casi di emergenza abitativa romana.
Oggi, dopo un mese dal loro ritorno alle abitazioni, è stato attivato lo sgombero coatto da parte dell’amministrazione adiuvato dalla Polizia. La giornata sarà ricca di forti tensioni e finisce male con l’arresto di un componete della famiglia (marito invalido e padre del bambino con 104), assieme a lui finisce letteralmente ammanettato anche Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound che dall’inizio si era occupato di questo caso e che oggi era assieme agli occupanti.
Simone Di Stefano arrestato e ammanettato anche lui, dalla sua bacheca fa sapere: “Il video dell’arresto di Simone Di Stefano che stava difendendo due famiglie italiane (una famiglia con figlio disabile e una signora anziana malata di diabete) da uno sgombero al quale non erano state date alternative che non fossero la sistemazione insieme ai rom o la divisione del nucleo familiare (madre e figli in casa famiglia, cani in canile, padre in strada)”.