di Cinzia Marchegiani
Roma – Roma non sarebbe una capitale che permette ai disabili di poter usufruire dei servizi pubblici senza rimanere in panne ed essere costretti a chiedere aiuto. Lo ha dimostrato già da tempo Claudio Palmulli, figlio di Mr Ok, che da molti anni, si sta interessando assieme a Simone Carabella, a sensibilizzare le amministrazioni capitoline dell’inefficienza e inadeguatezza di una metropoli non proprio per tutti.
Claudio ha effettuato dei raid in città con una carrozzina con Simone Carabella, che gli ha permesso di poter affrontare situazioni al limite del paradosso. Ascensori non funzionati, bagni pubblici non in uso, insomma una fotografia deludente non solo per i romani, ma soprattutto per i turisti che spesso si devono confrontare con grandi problemi proprio vissuti dai disabili.
BLITZ ALLA STAZIONE FLAMINIO FINO A TERMINI
Le barriere architettoniche sono un nemico della civiltà e delle promesse? Presto sarà verificato. Ad anticipare cosa accradrà il 24 agosto 2016 interviene Michel Maritato di AssoTutela: “Durante la campagna elettorale per le amministrative di Roma si era tenuta una maratona per le stazioni capitoline, promossa da Claudio Palmulli, per dimostrare ai candidati sindaci quanto le stesse fossero, per la maggiore, inaccessibili ai soggetti con disabilità. All’iniziativa parteciparono Guido Bertolaso, Michel Emi Maritato e Virginia Raggi. Tutti loro promisero che, qualora fossero diventati il nuovo primo cittadino della capitale, avrebbero reso la città accessibile e la stessa Virginia Raggi aveva promesso che avrebbe fatto di tutto durante la campagna elettorale per far mettere in funzione il montacarichi della stazione Flaminio, al quale mancava solamente il collaudo per poter essere utilizzato dai cittadini; promise, inoltre, che, se non vi fosse riuscita durante la campagna elettorale, avrebbe preso i dovuti provvedimenti durante i primi trenta giorni della sua amministrazione“.
Tuona Michel Maritato: “Sono passati ben sessantasei giorni da quelle promesse, ora vogliamo verificare se siano state mantenute ed, eventualmente, prendere dei provvedimenti per risolvere la situazione. Parteciperò, infatti, mercoledì 24 Agosto, ad una maratona lungo le stazioni della metro A per verificarne l’accessibilità. All’iniziativa sono stati invitati anche Virginia Raggi e il vicesindaco Daniele Frongia. Speriamo che si colga l’occasione per dare delucidazioni ai cittadini su altre emergenze quali i rifiuti,e trasporti e l’annosa questione del parcheggio di Villa Borghese” – ha dichiarato il presidente di AssoTutela.
SIMONE CARABELLA: “IL PROBLEMA NON SONO SOLO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE, MA LA SICUREZZA DEI CITTADINI E DEI LAVORATORI”
Simone Carabella lancia un video per anticipare il blitz alla metropolitana A, per comprendere cosa è stato fatto, ma chiede non solo l’adeguamento delle Barriere Architettoniche, ma anche sicurezza per chi vive Roma, per i cittadini e per il personale dei servizi pubblici e ricorda la storia di Luana, ragazza di 30 anni, controllore dell’ATAC, colpita con una testata sul naso…da un clandestino. Pochi giorni dopo Luana accuserà un’aneurisma che la vede ancora costretta a lottare per riavere la sua vita….
Claudio Palmulli sottolinea con determinazione: “Ancora una volta io e Simone Carabella per il bene di tutti i cittadini, e in questa occasione per i diritti dei disabili e per una mobilità autonoma. Questa volta verificheremo che le promesse fatte in campagna elettorale siano state mantenute da chi ha vinto le elezioni con una metropolitana accessibile ai disabili e in special modo il montacarichi alla stazione Flaminio presente ma che deve essere ancora messo a norma dopo il collaudo. Noi lo vogliamo verificare e sapere, nel caso, la tempistica per renderlo operativo. Saremo insieme al sindaco Virginia Raggi, e al vice Sindaco Daniele Frongia. Inoltre ci sarà l’assessore Linda Meleo il presidente della commissione mobilità Enrico Stefano, competenti in materia. Mercoledì 24 agosto alle 10:30 alla stazione Termini dove faremo un piccolo Tour in metro fino alla stazione Flaminio”.
Roma è una città che andrebbe riformata dalle regole e dalla giustizia, perché non ci si può ribellare solo quando si subisce una violenza di qualsisi tipo, ma occorre prevenire e permettere di vivere la capitale a portata d’uomo, dei bambini, delle ragazze e dei lavoratori e non sentirsi la mattina dover indossare un elmetto per scendere in trincea. Questa non è civiltà.