Roma – La deputata Roberta Lombardi (M5S) si è vista costretta a denunciare il quotidiano “Il Messaggero”, nonché i giornalisti che sembrerebbero aver preso di mira la sua vita privata, pubblicando articoli in cui si farebbe chiaro riferimento ai dati sensibili dei due figli, le loro foto, nonché gli indirizzi della loro scuola e della loro abitazione.
Roberta Lombardi ne dà notizia pubblicamente sulla sua pagina Facebook il giorno 11 agosto 2016:
“Nell’arco di poco meno di due mesi, Il Messaggero di Caltagirone si è divertito a pubblicare per ben due volte dati personali relativi ai miei figli di due e quattro anni. Lo scorso 10 giugno, infatti, è stato reso noto il mio indirizzo di casa e quello della scuola frequentata dal mio primogenito: in questo momento di insicurezza generale e di pazzi emulatori, non credo sia necessario spiegare il pericolo a cui la mia famiglia è stata esposta con tanta leggerezza. Qualche giorno fa poi, come se non bastasse, il giornale romano divulgava alcune immagini che ritraevano me e i miei figli in spiaggia; il tutto senza la benché minima preoccupazione di oscurare i volti dei due minori che, loro malgrado, si sono ritrovati protagonisti di un servizio fotografico di non si capisce bene quale interesse pubblico”.
La Lombardi si scaglia contro questo modo di fare giornalismo, che nulla ha a che fare con la vita politica della stessa: “Incredibile ma vero, anche io vado al mare e nel tempo libero svolgo le normali attività di mamma, moglie e donna: accompagno i bambini a scuola, faccio la spesa, porto i vestiti in tintoria e se manca il latte a casa vado a comprarlo. Appena posso cerco perfino di ritagliarmi del tempo da passare insieme alla mia famiglia. Ora, in questi tre anni di mandato parlamentare sono stata sotto la lente di ingrandimento dei media di regime e sono sempre stata pronta a incassare il colpo, ma arrivare a mettere in pericolo l’incolumità di due bambini mi sembra davvero eccessivo, tanto più che questa volta la foto pubblicata non ha alcuna attinenza con l’articolo. E l’articolo, come spesso accade, non ha alcuna attinenza con la realtà che interessa ai cittadini“.
La parlamentare a 5 stelle anticipando le motivazione della sua presa di posizione intransigente ha poi confermato la denuncia dell’accaduto e dei responsabili (i giornalisti S. P. e S. C. e il direttore Virman Cusenza) al Garante della Privacy e all’Ordine dei Giornalisti: “Perché la tutela dei bambini sia un principio garantito e difeso da parte dello Stato in cui viviamo. E perché – conclude la Lombardi – i miei figli non sono meno meritevoli di tutela degli altri solo perché figli di un parlamentare del M5S“.
Sulla pagina Facebook della Lombardi tante persone sono andate ad esprimere la propria solidarietà.