Rieti (Lazio) – Tanta attesa per l’importante Convegno “Semi e Frutti Antichi” organizzato dall’associazione European Consumers insieme al Dipartimento di Scienza della Montagna dell’Università della Tuscia presso l’Aula Magna del Polo Universitario Sabina Universitas (via A.M. Ricci, 35A) domani 11 aprile 2019.
Il convegno si preannuncia di alto valore scientifico.
“L’agricoltura è uno dei settori maggiormente coinvolti nel conseguimento dell’obiettivo di ‘Arrestare il declino della biodiversità’ sancito nel Consiglio Europeo di Göteborg e ribadito come ambizioso obiettivo per il 2020 dal Consiglio dell’Unione Europea, nonché dal piano di implementazione della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica”.
EUROPEAN CONSUMERS: “I frutti ‘antichi’, selezionati per secoli dalle popolazioni locali italiane, portatori di elevate caratteristiche nutraceutiche, rappresentano un presidio e un riferimento per la tutela dell’agrobiodiversità e lo sviluppo di filiere sostenibili. Valori riconosciuti da convenzioni e strumenti normativi a livello internazionale, comunitario e nazionale ( per incentivare politiche di conservazione della biodiversità in ambito agricolo, miglioramento della sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e salute delle popolazioni”.
La Regione Lazio tramite Arsial, in applicazione della L.R. 1 marzo 2000 n.15, da oltre 15 anni interviene sul proprio territorio con molteplici iniziative a protezione della biodiversità autoctona d’interesse agrario e zootecnico e a rischio di erosione genetica. La sostenibilità ambientale è divenuta un asse portante dell’attività economica agricola. In tal senso sono orientate la Politica agricola comune europea e la normativa nazionale. Con l’approvazione della legge n. 194 del 2015 sulla biodiversità agricola e alimentare sono stati previsti nuovi strumenti per la tutela delle risorse genetiche autoctone o in via di estinzione.
L’utilizzo dei fitosanitari è ormai orientato verso un uso sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. Per la fondamentale importanza di questi temi European Consumers ha organizzato, insieme al Dipartimento di Scienza della Montagna dell’Università della Tuscia, il Convegno Semi e Frutti antichi.
EUROPEAN CONSUMERS SPIEGA L’IMPORTANZA DI DIFENDERE QUESTO PATRIMONIO UNICO, I SEMI ANTICHI E LO SCOPO DI QUESTO EVENTO SCIENTIFICO:
“La diffusione di varietà adatte alla gestione integrata e biologica favorisce la sostenibilità delle attività agricole e l’eliminazione di sostanze dannose all’ambiente, mentre l’associazione con opportuni marchi di qualità rappresenta un’occasione economica in associazione al turismo. Purtroppo continua la loro rarefazione a favore di varietà brevettate o di interesse commerciale inadatte ai contesti locali e che necessitano di forti input esterni con ripercussioni sulla qualità ambientale e sulle emissioni. Sta diffondendosi sempre più nell’opinione pubblica, e non solo tra gli addetti ai lavori la richiesta di cibi più genuini e per il consumo stagionale, apprezzati per valore nutrizionale, proprietà organolettiche e capacità di sopravvivere senza bisogno di fitofarmaci e concimi sintetici, che stanno snaturando le caratteristiche peculiari dei vecchi sistemi agricoli italiani e facendo scomparire le antiche varietà locali sopravvissute grazie alla loro evoluzione e adattamento all’ambiente. Parallelamente a questa presa di coscienza collettiva le convenzioni e gli strumenti normativi a livello internazionale, comunitario e nazionale incentivano sempre di più politiche funzionali alla conservazione della biodiversità nel settore agricolo, al miglioramento della sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e alla salute delle popolazioni. Per discutere di questi temi con esperti di importanti enti di ricerca che si occupano dello strategico argomento della protezione del germoplasma indigeno italiano è stato quindi organizzato dal Dipartimento di Scienza della Montagna dell’Università della Tusca e da European Consumers il convegno in oggetto”.
Un ringraziamento particolare European Consumers lo rivolge a Daniele Mitolo, direttore del Polo Universitario di Rieti Sabina Universitas per la collaborazione e la riuscita dell’iniziativa stessa “Semi e frutti antichi”.
Al convegno “Semi e frutti antichi” moderato da Federico Vessella – Università della Tuscia- e Vittorio Amedeo Marinelli – Vicepresidente di European Consumers – parteciperanno al Convegno come relatori:
Pietro Perrino (ex Direttore del Germoplasma di Bari, già Componente della Commissione Tecnico-Scientifica per la “Tutela del patrimonio di razze e varietà locali d’interesse agrario del terriotorio emiliano” (L.R. 1/2008); custode della Banca Genetica di Bari e Responsabile della rigenerazione del germoplasma presso l’IGV e l’ISPA del CNR di Bari)
Bartolomeo Schirone (Presidente del Consiglio di Corso di Studio della Laurea Magistrale in “Conservazione e Restauro dell’Ambiente Forestale e Difesa del Suolo” (CRAFDS) e membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per il Polo Universitario di Rieti “Sabina Universitas”)
Valerio Cristofori (Ricercatore in “Ortoflorofrutticoltura”, Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso il Dipartimento di Produzione Vegetale – DIPROV dell’Università degli Studi della Tuscia; si occupa di Conservazione e valorizzazione della biodiversità, studio delle risorse genetiche di specie da frutto, attività di reperimento, recupero e caratterizzazione in-situ e conservazione in vivo extra-situ di varietà autoctone di specie frutticole a rischio di erosione genetica)
Marco Tiberti (Presidente di European Consumers, Associazione a Difesa dei Consumatori e del Territorio, impegnata anche per la tutela del cibo di qualità e per la valorizzazione dei consumi a chilometro zero)
Pietro Massimiliano Bianco (ISPRA, Servizio sostenibilità, pianificazione territoriale, aree protette e tutela paesaggio; si occupa di cartografia degli habitat, valutazione degli impatti con particolare riferimento a quelli agricoli, protezione dell’agrobiodiversità; già responsabile della serie Quaderni “Frutti antichi e biodiversità recuperata”)
Patrizia Gentilini (medico oncologo ed ematologo, membro del direttivo di ISDE, Medici per l’Ambiente – Italia che ha come filosofia e obiettivo di la prevenzione primaria cioè la tutela della salute pubblica attraverso la riduzione dell’ esposizione agli agenti tossici e cancerogeni)
Daniela Altera (Ministero dell’ambiente, Direzione valutazioni e Autorizzazioni Ambientali Divisione III- Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale; esperta in legislazione ambientale e della sua applicazione per un’efficace tutela della biodiversità e del territorio)
Giulio Vulcano (ISPRA, Area conservazione e gestione flora, vegetazione, foreste, habitat e ecosistemi suoli e uso sostenibile risorse agroforestali; autore del Rapporto il rapporto sullo spreco alimentare, si occupa di filiere corte)
Sara Paoletti (ARSIAL, Area Tutela Risorse, Vigilanza, Qualità Delle Produzioni; agronomo esperto in biodiversità agraria; si occupa di tutela e valorizzazione di risorse genetiche autoctone laziali)
Kevin Cianfaglione (Università della Bretagna Occidentali, ricercatore in Progettazione, sviluppo e gestione ambientale; ha pubblicato numerosi lavori su ecologia, componenti chimici e attività biologica di specie vegetali autoctone)
Tatiana Marras (Università della Tuscia, biologa; si occupa di Gestione delle risorse naturali, Suolo, Scienze ambientali, Ecologia forestale e gestisce il sito on line di Scienze della Montagna)
Chiara Madaro (IASSP, Istituto alti studi strategici e politici, protezione, studi strategici e politici dell’ambiente; attivista e ricercatrice della relazione esistente tra i crimini ambientali e i fondamentali diritti civili secondo un’ottica sistemica)
SEMI ANTICHI, STORIA E RICCHEZZA DELLA NOSTRA NATURA, I LORO SEGRETI E LE GRANDI POTENZIALITA’ PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE PUBBLICA, GLI ABSTRACT:
Gli abstract, che saranno seguiti a breve dagli Atti del Convegno, mostreranno le diverse sfaccettature con le quali la scienza affronta le problematiche legate alla conservazione della biodiversità agricola e permette, anche al lettore con una conoscenza meno approfondita in materia, di comprenderne l’importanza strategica.
I Semi e i Frutti coltivati da generazioni di agricoltori rappresentano, infatti, sia una testimonianza del passato che una possibilità per il futuro, grazie alle caratteristiche genetiche di elevata qualità, selezionate in equilibrio con patogeni, suolo e clima. Un equilibrio che si è spesso perso a causa di strategie agricole troppo concentrate sull’economia che hanno determinato sia situazioni di contaminazione e distruzione ambientale che di vera e propria minaccia alla salute umana.
“Queste varietà rappresentano possibilità notevoli di arricchire non solo le nostre campagne, ma anche gli orti e i parchi urbani essendo spesso rustiche ed adatte alla coltivazione biologica”.
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