All’Università di Pavia si studia l’olfatto dei cani della Polizia. Attualmente, in Italia, i cani della Polizia di Stato addestrati alla ricerca di resti umani e tracce ematiche sono cinque, tutti pastori tedeschi.
La ricerca è stata al centro di una tavola rotonda tenutasi lo scorso 23 giugno 2016 alla Scuola superiore di Polizia a Roma. Il titolo dell’incontro, “Le nuove frontiere dell’investigazione: aspetti scientifici, didattici ed operativi delle unità cinofile specializzate nella ricerca di resti umani”.
“Attraverso questo progetto è possibile qualificare il personale della Polizia di Stato che opera nel campo della polizia giudiziaria e garantire, quindi, professionalità e qualità del ‘prodotto’ che offriamo”. Queste le parole del vice capo della Polizia vicario Luigi Savina all’apertura dell’incontro.
Tra i relatori Roberto Sgalla, direttore centrale della specialità della Polizia di Stato, Simonetta Lambiase, docente e responsabile del laboratorio di entomologia forense dell’università di Pavia, Benedetto Sanna, direttore del Servizio reparti speciali della Polizia.
Nel corso del convegno, sono state illustrate le caratteristiche peculiari dei cani specializzati in questo tipo di ricerche ed un caso di studio nel quale l’olfatto dei cani poliziotto è stato determinante per la chiusura di un’indagine.
All’incontro ha preso parte anche una delegazione della polizia svedese considerata all’avanguardia nell’addestramento e nella preparazione delle unità cinofile di polizia specializzate nella ricerca di resti umani.
La tavola rotonda si è conclusa con una dimostrazione operativa di unità cinofile. Attualmente, in Italia, i cani della Polizia di Stato addestrati alla ricerca di resti umani e tracce ematiche sono cinque, tutti pastori tedeschi. Due sono in servizio a Milano Malpensa e tre a Palermo.
Dal luglio 2013, data di inizio del servizio operativo, su 50 interventi effettuati sulla scena del crimine, in 10 casi il loro contributo si è rivelato determinante, consentendo il rinvenimento di cinque vittime di omicidio e altrettanti rinvenimenti di tracce ematiche.
Il convegno si inquadra in un rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della pubblica sicurezza ed il Dipartimento di sanità pubblica e medicina sperimentale e forense dell’Università di Pavia, frutto di una convenzione stipulata per lo sviluppo dell’attività formativa e di ricerca scientifica nelle scienze forensi e nella criminalistica.
In virtù di tale convenzione oggi è stato firmato un protocollo operativo sull’utilizzo delle unità cinofile, con riferimento all’attività di ricerca, di formazione e didattica.