Regione Piemonte. Uno striscione appeso a bella vista sul Palazzo della Regione Piemonte, ad opera dell’assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Chiara Caucino assieme all’assessore Fabrizio Ricca, atto contestato che ha generato una sorte di risveglio importante mentre altrove regna il silenzio.
NON CASI ISOLATI. Dopo lo scandalo Bibbiano si scopre che purtroppo non si tratta più di casi isolati, la cronaca ci consegna periodicamente notizie di abusi ai danni di minori dati in affido e delle loro famiglie. Il numero anomalo di casi ha insospettito e attivato l’indagine della Procura di Reggio Emilia sui presunti affidi illeciti di Bibbiano: troppi abusi sui minori rispetto alla popolazione. Il sospetto è che i servizi sociali – con relazioni false e prove manomesse – abbiano allontanato alcuni minori dai genitori per consegnarli ad altre famiglie. L’affido è deciso dai servizi sociali se c’è il consenso dei genitori (o di chi esercita la potestà o del tutore), ma deve essere il giudice tutelare a renderlo esecutivo. Se invece genitori o tutori non sono d’accordo, a decidere è il tribunale per i minorenni. Mentre nella procedura urgente dell’articolo 403 del Codice civile (Quando il minore si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione) , i servizi sociali decidono da soli e poi avvisano il tribunale per i minorenni, ma a volte a distanza di mesi.
AVVOCATO FRANCESCO MORCAVALLO, EX MAGISTRATO GIA’ LO AVEVA DENUNCIATO MOLTO TEMPO FA: “GLI AFFIDI VENGONO DECISI SENZA ACCERTARE I FATTI”
“Gli affidi vengono decisi senza accertare i fatti”. L’avvocato Morcavallo in tv aveva già denunciato questa deriva autoritaria avendo ricoperto dal 2009 al 2013 ruolo di giudice del Tribunale dei minori di Bologna:
“Dovevamo vedere se dietro queste generiche valutazioni c’erano fatti e se erano veri. Se si dà uno strumento di autorità all’assistente sociale, allora diventa uno sceriffo. E chi doveva vigilare sull’operato non lo ha fatto”.
CHIARA CAUCINO, ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA FAMIGLIA REGIONE PIEMONTE: “LO STRISCIONE UNA INIZIATIVA PER LANCIARE UN MONITO AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E CONDANNARE QUALSIASI FORMA DI ABUSO SUI MINORI”
L’assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa, Chiara Caucino, nel corso della richiesta di informativa sulla vicenda svoltasi il 30 luglio in Consiglio regionale (la rimozione dello striscione è avvenuta nel pomeriggio) spiega:
“L’esposizione sul Palazzo della Regione Piemonte dello striscione ‘Verità per Bibbiano’ è stata un’iniziativa condivisa con l’assessore Fabrizio Ricca per lanciare un forte monito a tutti i rappresentanti delle istituzioni sulla necessità di tenere alta l’attenzione su un tema delicato come l’infanzia e di condannare qualsiasi forma di abuso sui minori, nel massimo rispetto delle famiglie coinvolte e dell’operato della magistratura. L’obiettivo è stato raggiunto, e quindi lo striscione verrà rimosso”.
Nel suo intervento Caucino si è in particolare soffermata sul fatto che “i minori rappresentano un’assoluta priorità per l’azione di governo dell’attuale Giunta regionale, tanto che è stata la prima in Italia ad istituire un assessorato che annovera una delega dedicata espressamente ai bambini, nei confronti dei quali vanno attuate politiche di tutela. In questa direzione ritengo che vada rafforzata la collaborazione con il Tribunale dei minorenni di Torino e che il Consiglio regionale debba incrementare i capitoli di bilancio riservati al controllo e alla vigilanza sui minori”.
ASSESSORE CAUCINO ANNUNCIA PRESENTAZIONE DISEGNO DI LEGGE, ALLONTANAMENTO ZERO E COMMISSIONI DI VIGILANZA
Ai consiglieri Caucino ha quindi annunciato “la presentazione di un disegno di legge che consenta di allontanare un minore dalla propria famiglia solo in caso di maltrattamenti veri e accertati” (lo si può definire “allontanamento zero”) ed ha sottolineato l’importanza di “un lavoro sinergico con tutti i soggetti interessati, implementando le Commissioni di vigilanza e istituendone una che riferisca direttamente alla Regione”.
DATI AFFIDI IN REGIONE PIEMONTE. L’assessore Caucino ha reso noto che nel 2017 (ultimi dati resi disponibili dal Centro nazionale di documentazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze) in Piemonte i bambini e ragazzi presi in carico e collocati in affidamento familiare e nei servizi residenziali per minorenni risultavano oltre 2.500, di cui 1.397 in affidamento e 1.131 in comunità. Nel 2018 erano presenti sul territorio 221 strutture residenziali per minori.
“Su alcune di esse sono state segnalate delle criticità e nel caso della EMMA EIDOS di Pinerolo si è arrivati nei giorni scorsi alla revoca con effetto immediato della concessione“.
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