Regione Liguria – Dalla seduta della Giunta del 15 novembre 2016 Regione Liguria arrivano importanti novità per le persone disabili alla conquista di una piena Vita Indipendente.
Approvati dalla giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore regionale alle Politiche sociosanitarie Sonia Viale, gli indirizzi operativi dei progetti per la Vita indipendente di persone con disabilità.
“Con i nuovi indirizzi – spiega la vicepresidente Viale – diamo omogeneità sul territorio e quindi garanzia di parità di accesso alle persone con disabilità a tutti gli strumenti, economici e di accompagnamento in percorsi professionali, per conquistare una sempre maggiore indipendenza attraverso un lavoro e la possibilità di poter vivere in una sede protetta ma in autonomia”.
TRA GLI INTERVENTI FINANZIABILI, ASSUNZIONE DI UN ASSISTENTE FAMILIARE CON CONTRATTO DI COLLABORAZIONE DOMESTICA
L’innovazione entra con forza e per ora riguarda la Regione Liguria. Tra gli interventi finanziabili per la vita indipendente: l’assunzione di un assistente familiare o personale con contratto di collaborazione domestica; servizi educativi da parte di associazioni ed enti iscritti nei registri regionali; acquisto di domotica e ausili; interventi per l’abbattimento di barriere architettoniche all’interno dell’abitazione; sostegno nelle spese per l’alloggio; servizi di trasporto; interventi per l’inclusione sociale attraverso lo sport o attività ricreative.
“Crediamo che dall’integrazione delle Politiche sociali e sanitarie si possano raggiungere obiettivi importanti per il miglioramento della qualità della vita per le fasce di popolazione più fragili e svantaggiate” commenta la vicepresidente Viale.
Rientra nelle misure finanziabili col contributo del Progetto di Vita Indipendente anche l’assunzione di un familiare, fino al terzo grado di parentela, come assistente personale nel caso di disabili con accompagnamento. “La misura – ha dichiarato la vicepresidente Viale – rappresenta una novità che avrà una ricaduta positiva per il miglioramento della vita delle persone disabili, andando incontro alle richieste emerse durante la ricognizione sul territorio”.
Il contributo, subordinato a un esame preventivo delle domande da parte del distretto sociosanitario di competenza, è di 1.200 euro mensili, a cui può aggiungersi un valore massimo annuale una tantum di 7.500 per ogni beneficiario nel caso di interventi per l’acquisto di ausili -non previsti dal sistema sanitario nazionale-, domotica e abbattimento barriere architettoniche all’interno dell’alloggio dove vive la persona disabile.