di Cinzia Marchegiani
Ragusa – Il racconto dell’Agente Lisa lascia un segno indelebile. Una storia di coraggio, paura, felicità e dolore. Lisa è l’agente di Polizia di Stato che su Facebook mette in guardia dalle truffe, da informazioni importanti riguardo ogni attività che coinvolge la sicurezza in città e in Italia.
E’ il 17 agosto 2016 e questo dramma si svolge in provincia di Ragusa, sul litorale Punta Zafaglione, il mare quel giorno è grosso. Lisa racconta l’amarezza e la felicità dell’agente di Polizia che riesce a salvare un bambino di 12 anni. Grazie poi alla formazione di una catena umana provano a salvare anche suo padre, ma l’epilogo è funesto.
“Si può essere felici e tristi nello stesso momento? Questo ha provato e prova ancora Lucia Scarpello, Sovrintendente Capo della questura di Palermo. Ha salvato un bimbo di 12 anni ma il suo grosso rammarico è quello di non essere riuscita a salvare anche il papà del piccolo. È pomeriggio e lei, libera dal servizio, passeggia lungo il litorale a Punta Zafaglione in provincia di Ragusa. Non fa il bagno perché il mare è parecchio mosso. Ad un certo punto sente le grida di aiuto di un bambino che si sbraccia indicando il fratello in difficoltà in acqua, lei non è una provetta nuotatrice ed ha anche una brutta esperienza da piccola in mare, ma non ci pensa due volte si tuffa lo stesso e riesce a portare a riva il bambino già semicosciente e lo rianima.
Appena il piccolo si riprende però si accorge che altre due persone sono in difficoltà in acqua e così chiede aiuto e organizza una catena umana per salvarli. Tra questi un giovane di 25 anni di Vittoria che prova senza successo a portare a riva l’uomo ma desiste perché quasi annega anche lui. Nel frattempo in acqua il padre del bimbo ha perso i sensi e quando riescono a portarlo a riva Lucia prova a rianimarlo per lunghissimi minuti. L’uomo di 49 anni purtroppo non si riprenderà”.
“Non sono un eroe” dice Lucia “avrei desiderato ridare il padre a un figlio” ed è rimasta ad accudire i bambini in attesa che arrivasse la loro mamma da un’altra cittadina. L’Agente Lisa racconta di averla sentita ieri al telefono: “Mi ha chiesto di ringraziare tutte le persone presenti che l’hanno aiutata nel salvataggio, incitata mentre faceva il massaggio cardiaco e che sono rimaste a disposizione per sostenerla fino alla fine“…. “Sono stati grandi” ha detto commossa.