Ragusa – Fine dell’orrore e violenze per una ragazzina di appena 13 anni. Abusata e violentata da balordi ma era venduta dalla madre. La storia di violenze inaudite la racconta la Polizia di Stato. L’indagine della Squadra mobile di Ragusa, partita a marzo scorso dopo dei controlli nelle campagne limitrofe della città per il contrasto allo sfruttamento del lavoro, ha messo in luce una situazione di estremo squallore e miseria in cui la giovane era costretta a vendere il suo giovane corpo.
“C’era anche un 90enne tra i ‘clienti’ di una bambina di 13 anni nella provincia di Ragusa costretta dalla madre a prostituirsi, con braccianti agricoli e uomini di tutte l’età per piccole somme di denaro, del vino, birra e sigarette. I rapporti sessuali si consumavano all’interno delle baracche delle aziende agricole messe a disposizione dei braccianti che, terminato il lavoro nei campi, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, abusavano della ragazzina”.
La procura della Repubblica di Catania ha disposto il fermo di 5 persone: la madre della bambina è indagata per sfruttamento della prostituzione minorile e 4 uomini, per atti sessuali con l’aggravante della violenza sessuale.
La bambina immediatamente affidata a una poliziotta e ascoltata da una psicologa ha raccontato la triste realtà: attualmente è stata affidata ad un centro specializzato.
Sarà un lavoro di rinascita duro e impervio per questa piccola ragazza nel suo mondo popolato da mostri e orchi, dove il volto più crudele quello di sua madre. Non tutte le madri sono madri. Ci sono madri che divorano i figli, i propri figli.
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