Nel 2015 e nel 2017 si sono verificati due decessi in Italia causati però dalle gravi patologie preesistenti dei due pazienti dopo il morso del Ragno Violino. Le notizie sui morsi hanno spesso generato psicosi tanto che il centralino al Centro Antiveleni del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS era stato preso d’assalto. In un’intervista all’AdnKronos Salute l’anestesista Maurizio Paolo Soave, referente del Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli spiegava e tranquillizzava la popolazione:
“Possiamo tranquillizzare la popolazione: il ragno violino non è un animale pericoloso o velenoso, e nella maggior parte dei casi il suo morso provoca solo fenomeni locali di scarso significato clinico, come arrossamento, prurito e irritazione. Insomma, non c’è un ‘allarme ‘ragno violino’”.
Già da queste spiegazioni si intuisce che spesso dietro alle notizie lanciate dai media c’è chi osa scegliendo titoli allarmistici, complice la necessità di fare letture o semplicemente informare meglio il lettore con titoli accattivanti. Purtroppo però molto spesso la gente si ferma al titolo e alla foto senza documentarsi a sufficienza e così scatta il panico senza senso.
Per conoscere meglio questo animale piccolo e temutissimo dall’immaginario collettivo ci viene incontrolo Zoologo Davide Rufino che gestisce anche una bellissima pagina su Facebook.
DAVIDE RUFINO ZOOLOGO INTERVIENE SULL’ALLARME RAGNO VIOLINO: “SUL WEB TROPPI ARTICOLI PSEUDOSCIENTICI. BASTA CON LE CAMPAGNE DEL TERRORE”
Lo zoologo Davide Rufino ci tiene a presentare questo piccolo ragno nel modo giusto, affinchè fantasie e paure siano ridimensionate, ma soprattutto come sia importante prendere provvedimenti in caso di eccessiva reazione:
“Il RufinoLoxosceles rufescens (famiglia Sicariidae), conosciuto comunemente col nome di ‘Ragno Violino‘, è ben noto alle cronache per la pericolosità del suo morso. Come sempre, il sensazionalismo è alla base di gran parte degli articoli pseudoscientifici che invadono quotidianamente il web, ma questa specie può rivelarsi effettivamente un problema in caso di morso. Il ragno violino è una specie nostrana, diffusa nel bacino del Mediterraneo e presente in tutta Italia. Si tratta di una delle due sole specie di ragni nostrani considerati potenzialmente pericolosi per l’uomo: l’altro è la malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), che però a differenza del ragno violino predilige la macchia mediterranea e generalmente non convive con l’uomo.
Il Loxosceles rufescens, invece, è spiccatamente sinantropico. Il che significa che, pur essendo diffuso prevalentemente in habitat caldi e secchi (in particolare fra sassi, rocce e muretti), si adatta particolarmente bene alla convivenza con l’uomo e può essere rinvenuto facilmente all’interno delle nostre case.
Si tratta di un ragno di piccole dimensioni, il cui corpo non supera quasi mai gli 8 millimetri di lunghezza. Le zampe sono relativamente lunghe e sottili, ma anche tenendone conto il ragno non è mai più lungo di 40 millimetri nella sua totalità. Presenta un color ocra/rossastro, con sfumature brune. Il nome comune di “ragno violino” è dovuto a un disegno scuro sul prosoma (cefalotorace), che con un po’ di fantasia ricorda appunto un violino. Non costruisce ragnatele e presenta attività spiccatamente notturna, può comunque tessere alcuni fili da utilizzare come rifugio diurno. Caccia all’agguato piccoli insetti, nelle case può predare formiche, piccole blatte, mosche, pesciolini d’argento. La femmina è spiccatamente più sedentaria, mentre i maschi sono decisamente più erratici e vagano di notte in cerca delle femmine. Poichè è attivo prevalentemente di notte, durante le ore di luce resta rintanato in luoghi riparati: in natura resta generalmente immobile fra le rocce o in piccoli anfratti e cavità, mentre nelle case rimane negli angoli meno frequentati: dietro gli armadi o i dietro ai quadri, all’interno degli sportelli, talvolta in mezzo alle coperte e ai vestiti, all’interno delle scarpe.
Il ragno violino non ha un temperamento aggressivo, è generalmente timido e schivo, ma può mordere se maneggiato o schiacciato inavvertitamente. Anche se spesso si tende a esagerare sugli effetti del morso, non bisogna sottovalutarlo, nella maggior parte delle persone, gli effetti si risolvono con un leggero gonfiore, rossore e prurito che spariscono spontaneamente. Nei soggetti sensibili o debilitati, tuttavia, il veleno può provocare gravi infezioni e ulcere necrotiche a causa di una citotossina”
Conclude Davide Rufino, casi di morte isolati e rari, se il morso non viene trattato tempestivamente: “Solo in casi particolarmente rari o estremi, il morso ragno violino, se non trattato tempestivamente, può portare alla morte. Tuttavia, si tratta di casi isolati che non giustificano la campagna di terrore nei confronti di questo ragno”.
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