Roma – Rosso come il colore del dolore, del crimine, della violazione più grande per una donna. A Roma un sit-in in memoria di Sara Pietrantonio e di tante altre donne vittime di cronaca nera, di soprusi non solo materiali, sarà ufficiato davanti al Tribunale Penale di Roma, simbolo della giustizia che le donne chiedono e pretendono.
“Le recenti vicende della cronaca criminale hanno riportato alla ribalta quella che è divenuta, oramai, una tragica litania quotidiana: la violenza sulle donne perpetrata sia tra le mura domestiche, sia sempre più scopertamente tra le strade; il tutto, molto spesso nella più totale indifferenza della comunità” così l’Associazione “Donne per la Sicurezza ONLUS” annuncia la manifestazione che si terrà venerdì 10 giugno dalle ore 10:00 alle ore 14:00 davanti al tribunale Penale di Roma.
La campagna viene sensibilizzata con l’hashtag #IOSONOSARA con cui si chiede alle istituzioni “Nessun Alibi. Vogliamo Giustizia certa ed esemplare”.
IL femminicidio, lo stupro individuale e ancor peggio di gruppo, o la “semplice” sopraffazione fisica e psicologica della donna purtroppo: “Non trovano ad oggi una concreta risposta, né un’effettiva tutela da parte delle istituzioni politiche e neppure adeguata soluzione tra la società civile” dichiara con fermezza Barbara Cerusico, il Presidente dell’Associazione“Donne per la Sicurezza”.
Le donne non si arrendono e non arretrano contro questi crimini perpetrati contro il genere femminile e di fronte all’assordante silenzio della politica non resta la reazione dei comuni cittadini associati su base volontaria, e delle donne a denunciare, sensibilizzare.
A tal scopo l’Associazione “Donne per la Sicurezza ONLUS”, attiva già da anni al fianco delle donne in difesa dei diritti elementari delle stesse, ha sentito la necessità di organizzare questo evento davanti al Tribunale Penale di Roma (Via del Golametto, presso Piazzale Clodio) il prossimo 10 giugno e lo dedica in memoria di Sara Di Pietrantonio, studentessa universitaria 22enne. La sua morte ha fatto indignare inorridire Roma e l’Italia intera. Strangolata e poi arsa viva, così dicono gli ultimi esami su sangue e polmoni effettuati dal “pool” di consulenti nominati dalla Procura di Roma. Gli accertamenti sembrerebbero dimostrare che Sara fosse già deceduta per strangolamento, prima che il vigilante di 27 anni, ora in carcere per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione (aggravante fatta cadere dal gip) e dai motivi abietti e futili oltre che per stalking, ne bruciasse il corpo.
Crimine sulle donne. Femminicidio. “E’ solo un primo, piccolo ma significativo passo da compiere per sensibilizzare l’opinione pubblica nonché le istituzioni tutte per cercare una soluzione definitiva sul piano giuridico, culturale ed educativo alla violenza di genere. Altri devono seguirne” – continua a sensibilizzare Donne per la Sicurezza: “L’associazione offre a tutte le donne e minori vittime di violenza, sostegno psicologico, tutela legale nonché percorsi di reinserimento sociale, ed ausili in tutti gli aspetti quotidiani della vita di chi ha subito ogni tipo di violenza“.
Barbara Cerusico Presidente dell’Associazione, unitamente a Roberta Sibaud Vice Presidente, Anna De Sanctis Segretario Nazionale, l’Avv. Erica Iannucci, l’Avv. Niccolò Basili, tutti i professionisti che operano in Donne per la Sicurezza Onlus, unitamente a soci e volontari, aspettano numerose e numerosi per dar voce a chi non può più gridare e neppure sussurrare la propria gioia di vivere.
Per questo sit-in si invita a portare “qualcosa di rosso” che verrà simbolicamente ammainato così come avveniva nell’antica Roma, allorquando il popolo era riunito nei comizi per segnalare l’arrivo del nemico.
Anche su Facebook é stata lanciata l’iniziativa di cambiare la propria immagine profilo, con la foto di Sara, con hashtag #IOSONOSARA fino al giorno 10 p.v. ore 14,01 termine del sit in, iniziativa che sta riscontrando moltissime adesioni
Pegaso TV seguirà l’intera diretta streaming dell’evento, con interviste dedicate, che trasmetterà anche su www.pegasotv.eu
Il Presidente di “Donne per la Sicurezza”, Barbara Cerusico può essere contattata su
b.cerusico@donneperlasicurezza.it oppure cerusico.donneperlasicurezza.b@gmail.com
Su Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/events/119017075185638/
di Cinzia Marchegiani