di Cinzia Marchegiani
Roma, 28 maggio 2024 – Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni alla Regione Puglia sul progetto di legge che introduce l’obbligo per gli studenti di scuole medie, superiori ed università, di presentare una certificazione di avvenuta o mancata vaccinazione al Papilloma virus (HPV) per potersi iscrivere ai relativi corsi di istruzione.
Cosa è accaduto?
In data 21/05/2024 il Consiglio regionale della Puglia ha deciso: “Ok alla legge per l’aumento della copertura vaccinale anti Papilloma virus. L’iscrizione è subordinata alla presentazione di documentazione che certifica l’accenuta vaccinazione o io il rifiuto stesso”
.SCHEDATURA DEL DINIEGO AL VACCINO.
Il Consiglio regionale Puglia in merito al vaccino anti papilloma Virus così specificava:
“Al fine di rendere capillare il dovere d’informazione a carico delle autorità sanitarie e scolastiche sull’utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano, così da debellare le infezioni e prevenire le relative conseguenze cancerose, nell’esclusivo interesse dei giovani pugliesi a una vita di relazione quanto più libera e affidabile, l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia d’età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, ovvero un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle ASL di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino.
L’attestazione rilasciata dai centri vaccinali può anche limitarsi, su formale richiesta dagli esercenti della responsabilità genitoriale o, ricorrendone i presupposti di legge, dagli stessi interessati, al mero riferimento sull’avvenuto espletamento del colloquio informativo sui benefici della vaccinazione.“
Se da un parte il vaccino HPV non è tra quelli obbligatori, la Regione Puglia subordina non solo l’iscrizione alla scuola e università alla presentazione della documentazione della avvenuta profilassi, ma chiede, per chi esercita il suo diritto al diniego, la schedatura degli studenti.
GARANTE PRIVACY APRE ISTRUTTORIA. Nella richiesta di informazioni il Garante ricorda che il Regolamento europeo sancisce un generale divieto di trattamento dei dati sulla salute, a meno che non ricorrano specifiche esenzioni.
L’Autorità precisa inoltre che: “Sulla base della normativa di settore, la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione può essere richiesta dal personale scolastico esclusivamente nei casi di vaccinazioni obbligatorie” (la vaccinazione anti papilloma non è obbligatoria NdR).
GARANTE DELLA PRIVACY: “Tenuto conto della particolare delicatezza dell’iniziativa, che vede coinvolti anche gli studenti minorenni, il Garante ha dunque invitato la Regione a far pervenire, entro 30 giorni, ogni elemento di informazione utile alla valutazione del caso.“
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