Adria (Puglia) – La tragedia di questa mattina consumata sul binario della Bari Nord ha constatato il decesso di 22 persone, ma ancora rimangono le vittime da estrarre dai vagoni.Uno scenario che viene denunciato come una vera catastrofe. Le autorità riferiscono tantissimi feriti portati nei nosocomi di Adria, Corato, Barletta e del Policlinico di Bari, altri al San Giovanni Rotondo.
La scena è drammatica. Un bambino è stato estratto vivo dalle lamiere di un vagone di testa, fortunatamente le sue condizioni non sono gravi. Ci sono due vagoni, l’uno dentro l’altro e rottami sparsi ovunque. Tre le inchieste aperte sulla tragedia per disastro ferroviario: una della Procura della Repubblica di Trani (sostituto procuratore Francesco Giannella tra i primi ad accorrere sul posto), una interna di Ferrotramviaria che gestisce la linea, e una del ministero dei Trasporti.
ALLESTITO PUNTO DI ACCOGLIENZA PER I PARENTI DELLE VITTIME
Dal giornale locale Adrialive si viene a conoscenza che presso il Palazzetto dello sport di Adria è stato allestito un punto di accoglienza per i parenti delle vittime. Sono diffusi i recapiti telefonici presso cui è possibile contattare il centro di accoglienza per parenti delle vittime e di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri coinvolti nel tragico incidente di questa mattina, allestito presso il Palazzetto dello Sport di Viale Germania ad Andria: 331-1713103; 0883-299750; 0883-299416; 0883-299411.
LA GENEROSITÀ SENZA CONFINI, L’APPELLO ALLA DONAZIONE SANGUE
E’ partita subito la gara di solidarietà, a causa del tragico evento che ha colpito la città di Adria e quelle limitrofe che i cittadini hanno risposto immediatamente alla richiesta di sangue, gruppo sanguigno 0 positivo e negativo. Per l’occasione il centro emotrasfusionale dell’ospedale di Andria ha accolto numerosi donatori, tanto da dare uno stop temporaneo alle donazioni. Per questo sono stati invitati i donatori, in particolare di gruppo sanguigno 0 positivo e 0 negativo, a recarsi da domani presso gli ospedali per continuare nella gara di solidarietà.
L’Italia piange un disastro assurdo in quest’era di grandi trasformazioni tecnologiche. L’arretratezza non può più avere giustificazioni, e il sud è sempre la vittima di sciagure ingiustificate.
Foto ANSA