di Cinzia Marchegiani
La prevaricazione dei diritti fondamentali in Europa ha molte facce e molte firme. L’onorevole Piernicola Pedicini (M5S) alla plenaria di Bruxelles dello scorso 2 marzo apre un altro vaso di Pandora proprio sui farmaci e gli aiuti che la politica offrirebbe su bei piatti d’argento alle multinazionali per fare cassa su farmaci venduti a prezzi molto superiori se non stratosferici rispetto ai costi di produzione. Alcuni poi sono farmaci che di fatto hanno un costo talmente alto ma non giustificato rispetto al suo beneficio terapeutico.
Piernicola Pedicini ha denunciato l’asservimento della classe politica alle lobby farmaceutiche e nel suo intervento cita ad esempio quattro casi:
– SOFUSBUVIR: farmaco usato per il trattamento dell’epatite C, viene venduto in Unione Europea a un prezzo che è 277 volte quello di produzione. (fonte)
– VACCINO PER LA PERTOSSE: si produce a meno di un dollaro ma in Unione Europea si vende a 120 dollari. (fonte)
– ERLOTINIB: è un farmaco usato per il trattamento dei tumori al pancreas, costa 15.000 euro e produce un aumento medio della sopravvivenza di appena 10 giorni. (fonte)
– CETUXIMAB: è un anticorpo somministrato per il trattamento dei tumori al polmone, costa 8.000 euro a paziente e produce un aumento medio della sopravvivenza di un mese e mezzo. (fonte)
Intervento di Piernicola Pedicini alla Plenaria di Bruxelles
https://youtu.be/tOeXAn7BgH0
PEDICINI SVELA IL BREVETTO SEMPRE VERDE: “MENTRE GLI ITALIANI RINUNCIANO ALLE CURE MEDICHE I POLITICI MOLTIPLICANO GLI AFFARI DELLE CASE FARMACEUTICHE E I MALATI CRONICI”
Pedicini fa presente che mentre 11 milioni di italiani sono costretti a rinunciare alle cure mediche, i politici moltiplicano gli affari delle case farmaceutiche:
“Il Parlamento europeo ha approvato alcuni emendamenti di deputati PPE e ALDE che promuovono l’innovazione incrementale dei farmaci. Vi spieghiamo in che cosa consiste questo giochetto sporco: alla scadenza del brevetto di un farmaco, le case farmaceutiche perdono i diritti di proprietà intellettuale che servono a ripagare gli investimenti fatti nella ricerca. Grazie a piccole innovazioni che ne cambiano la composizione (come, ad esempio, l’aggiunta di un eccipiente), le case produttrici ottengono un’estensione del brevetto che li rende monopolisti di fatto. La molecola attiva che cura le malattie è sempre la stessa ma cambia solo qualche dettaglio della composizione del farmaco o le sue modalità di somministrazione. Grazie a questo trucchetto, coperto da alcuni politici, le multinazionali dei farmaci si garantiscono la possibilità di tenere sempre alto il prezzo del farmaco. È la loro rendita costante mentre i cittadini non hanno i soldi per potere comprare i farmaci e gli Stati spendono miliardi per i rimborsi“.
L’onorevole Pedicini fotografa un quadro allarmante proprio in merito ai tagli ai servizi pubblici essenziali, imposti dalle politiche di austerity dell’Europa che hanno costretto ben 11 milioni di italiani a rinunciare alle cure mediche. L’esempio è quello della  Grecia dove cala l’aspettativa di vita, mentre lo Stato taglia del 94% i trasferimenti ai 140 ospedali pubblici del Paese.
Secondo il rapporto “Povertà e diseguaglianze in aumento”, curato da Caritas Europa nel 2015, nei sette Paesi che hanno sofferto di più della crisi (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania, Cipro) il 22,8% dei cittadini ha rinunciato a curarsi perché non hanno i soldi: stiamo parlando di oltre 35 milioni di cittadini. Il gruppo Efdd – Movimento 5 Stelle lotta al Parlamento europeo per difendere i cittadini.
PEDICINI CHIEDE VOTO NOMINALE SULL’EMENDAMENTO AFFINCHÈ TUTTI CONOSCANO i POLITICI CHE VOGLIONO MALATI CRONICI E FARE PROFITTO
La salute è un diritto fondamentale, per questo Piernicola Pedicini ha denunciato l’asservimento della classe politica alle lobby farmaceutiche e chiede il voto nominale sul suddetto emendamento la votazione nominale: “Affinché tutti possano conoscere i gruppi politici che stanno da parte dell’industria che vuole fare profitto a tutti i costi sulla pelle dei pazienti rendendoli di fatto malati cronici che non devono essere mai guariti perché così davvero possono essere spremuti fino all’osso“.