di Cinzia Marchegiani
Roma – Scoppia il caso del patto segreto tra M5S, AMA e Cerroni. Le notizie lanciate questi giorni hanno puntato il dito contro il M5S e parlerebbero di una trattativa segreta per affrontare l’emergenza rifiuti della capitale per lo smaltimento di 200 tonnellate negoziata il 30 giugno 2016 con Co.la.ri di Manlio Cerroni.
AL CAMPIDOGLIO E IN REGIONE PRONTA UN’INTERROGAZIONE PER COMPRENDERE LA VICENDA
La notizia inquieta tanto da far sobbalzare immediatamente chi aveva condiviso alcune battaglie assieme al M5S, Fabrizio Santori consigliere regionale FdI che invia subito una nota incredulo del patto finito su tutte le prime pagine dei giornali: “Festeggiavano per gli arresti del 2013 e ora pronti all’accordo. Interrogazione in Regione e in Campidoglio per chiedere trasparenza su riapertura Malagrotta”.
Nella nota a firma di Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e il consigliere capitolino Francesco Figliomeni informano che stanno depositando un’interrogazione urgente sul tema dei rifiuti e sul èpresunto incontro (citato da alcuni giornali) tra l’imprenditore Cerroni e alcuni esponenti del 5 stelle. “Tra cinghiali, topi, maiali e scarafaggi nella gestione dei rifiuti di Roma spuntano anche i politici affetti da metamorfosi post elezioni.” .
MALAGROTTA LA DISCARICA PIÙ GRANDE D’EUROPA RITORNERÀ A VIVERE? SANTORI E FIGLIOMENI DENUNCIANO IL CONTROSENSO DEL M5S
Santori e Figliomeni sono pronti a cercare di fare luce su questa notizia e il suo paradosso: “Malagrotta, la più grande discarica d’Europa, tornerà pericolosamente a vivere proprio grazie a chi sul territorio della Valle Galeria e su questa materia ha scritto e detto fiumi di parole come il Movimento 5 Stelle: ha fatto barricate, insultato i governanti precedenti, ha eletto un deputato, consiglieri municipali e comunali che al tempo festeggiavano l’arresto di Cerroni e altri per associazione a delinquere finalizzata al traffico dei rifiuti. Perché se è vero che tutto deve essere fatto in trasparenza, come ha scritto un deputato 5 stelle su facebook, allora siamo ancora in attesa di vedere l’accordo sottoscritto tra l’amministrazione comunale e la Co.la.ri per smaltire 200 tonnellate di rifiuti in più al giorno. Dove è finito il mitico Rifiuti Zero al posto delle buche? Ma soprattutto perché il sindaco Virginia Raggi continua a mantenere in piedi quel Cda dell’Ama composto da Fortini e Cirillo, pedine chiave ai tempi di Ignazio Marino e del Pd romano? Insomma tutto è molto strano tranne i camion della mondezza che passeranno su via Portuense e su via Aurelia per riempire la buca di Cerroni“. Per questo saranno presentate due interrogazione, una indirizzata alla regione Lazio, l’altra al Campidoglio.
Vignaroli dal suo canto risponde agli attacchi su Facebook: “Io non ho fatto nessuna trattativa. Ripeto. Ero presente su richiesta del Sindaco, insieme all’assessore in pectore, per verificare la situazione in vista dello sciopero. Ora i troll tirano fuori anche i soldi che spendo per i collaboratori personali che dovrei assumere secondo loro per concorso, quando si chiamano personali proprio perché devono esser di mia fiducia. Poi? Ne ho lette tante altre di banalità tipo che prendo soldi per entrare nel Direttorio oppure che sono stato eletto per parentopoli…. alcune idiozie le ho dimenticate, scusatemi. Chiudo qui argomento perché non posso rispondere ad ogni commento campato in aria. Non ho nulla da aggiungere”.
LA RETTIFICA DELL’AMA
Il 21 luglio 2016 il Presidente di Ama Daniele Fortini rilascia un comunicato in merito alle notizie pubblicate su un accordo di fine giugno per il trattamento di 200 tonnellate di rifiuti in più al giorno da parte del gruppo Co.La.Ri. dell’accordo temporaneo, come di analoghi accordi ottenuti nello stesso periodo con altri fornitori autorizzati, Ama avrebbe dato conto attraverso i media e attraverso un comunicato stampa nella prima decade di luglio: “Fortini: Su rifiuti di Roma Ama fa accordi alla luce del sole; con il COLARI conflitto aspro“.
Si legge: “Tra l’azienda che rappresento e il Co.La.Ri esiste, da tempo, un conflitto molto aspro arrivato, in totale trasparenza, fin nelle aule di giustizia. Ciò non toglie che tra Ama e il maggior operatore privato nel campo dei rifiuti della Capitale – con il quale, ricordo, siamo obbligati per legge a gestire una parte dei rifiuti romani – vi debba, per forza di cose, essere un confronto tra soggetti industriali. Per quanto riguarda l’attuale gestione dell’azienda pubblica, gli accordi con questo, come con gli altri operatori nostri fornitori, sono alla luce del sole e non sono mai stati segreti o clandestini.”
L’interrogazione cercherà di far luce, nero su bianco, su tutta la querelle creata intorno a questo caso.