di Cinzia Marchegiani
L’Osservatorio Pedoni il 16 ottobre pubblicava dati agghiaccianti: 341 decessi dal 1° gennaio al 15 ottobre 2023, con 221 uomini e 120 donne: 172 avevano più di 65 anni
MA SONO 13 I PEDONI MORTI SOLO NELL’ULTIMA SETTIMANA
➡️ LAZIO: 57
➡️ CAMPANIA: 40
➡️ LOMBARDIA: 39
➡️ VENETO: 31
➡️ EMILIA ROMAGNA: 31
➡️ SICILIA: 25
➡️ TOSCANA: 18
➡️ PUGLIA: 16
➡️ SARDEGNA: 15
➡️ CALABRIA: 13
➡️ MARCHE: 12
➡️ PIEMONTE: 12
ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, presenta il report in tempo reale dell’Osservatorio Pedoni, con i dati che vedono il decesso sulle strade italiane di ben 341 utenti dal 1° gennaio al 15 ottobre 2023.
“Questo dato è parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro.“
Nell’ultima settimana sono stati ben 13 i decessi tra gli utenti più vulnerabili. Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. O addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede.
ASAPS: “LAZIO MAGLIA NERA. È UNA STRAGE CONTINUA”. Nel Lazio è una vera strage con 57 decessi, un sesto del totale, di cui ben 31 a Roma. Solo nell’ultimo fine settimana un uomo è stato travolto da una vettura sulla via Anagnina, a Grottaferrata. E’ morto sul colpo. Ieri, invece, una pensionata di 88 anni è deceduta dopo essere stata investita in retromarcia dal furgone di un corriere a San Cesareo. Una strage che continua. L’ultima vittima a Roma.
Ma i dati sono molto preoccupanti anche in Campania e in Lombardia. Suddivisi per mese sono avvenuti 53 decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 nel mese di aprile, che ha avuto un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Poi sono 21 i decessi accertati a maggio, 32 quelli di giugno e ben 38 quelli di luglio che è proseguita con una scia di sangue da nord a sud d’Italia. Ad agosto 37 i morti e a settembre altro mese negativo nell’anno con ben 52, una vera carneficina, che supera anche l’anno 2019, prima del COVID. Ventitre i morti al 15 ottobre.
Dall’analisi ASAPS emerge che nei mesi di giugno e luglio 2023 sono deceduti più pedoni dell’anno 2022, secondo i dati appena pubblicati dall’ISTAT, erano infatti morti 28 pedoni a giugno e 35 a luglio.
Sono morti complessivamente 221 uomini e 120 donne.
Dal report ASAPS gli anziani sono quelli più indifesi, ben 172 pedoni avevano più di 65 anni, quasi la metà del totale.
TROPPE GIOVANI VITE, MOLTI AVEVANO MENO DI 17 ANNI
I dati forniscono dettagli anche sulle giovani vite perse:
“Purtroppo 16 pedoni avevano meno di 17 anni, di cui due deceduti ad aprile, uno a giugno, un piccolo in Veneto e una bimba di appena sei anni, scappata dalla guerra in Ucraina e morta a Potenza, un 13enne a Negrar di Valpolicella, lo scorso 31 luglio e ad agosto un 17enne nella bergamasca e la 15enne nel Lazio a settembre e sempre una 15enne ad ottobre nella medesima regione, la più colpita dai decessi degli utenti più vulnerabili sulla strada.”
ASAPS, al fine di sensibilizzare sempre più sul tema della sicurezza stradale, ha attivato la geolocalizzazione aggiornata in tempo reale con i luoghi degli omicidi stradali, con il dettaglio delle vie, l’età del pedone e il veicolo investitore. E’ possibile visualizzare la mappa sul sito www.asaps.it ed ha raggiunto le 154.000 visualizzazioni, diventando un punto di riferimento per mass-media, amministratori, addetti ai lavori e semplici cittadini.
DONAZIONI ASAPS. “Ringraziamo di cuore chi sostiene ASAPS con la sua iscrizione o con una donazione per mantenere viva la voce autonoma dell’associazione sulla sicurezza stradale.”
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