Inchieste Freedom
di Cinzia Marchegiani
Una documentazione importante e accurata prodotta dall’associazione European Consumers solleva molti dubbi e molte ombre e di conseguenza la necessità di risposte concrete sul complicato “Caso Xylella”. Dati, fatti e dettagli non solo sul Decreto Martina che minaccerebbe la salute pubblica in quanto imporrebbe l’uso a tappeto di neonicotinoidi, piretroidi e organofosforici su tutti i territori colpiti da Xylella fastidiosa, anche nelle città e nelle aree naturali ma anche sulla genesi del “batterio Xylella” che nel Salento ha devastato l’economia degli agricoltori ma non solo…purtroppo!
European Consumers ha inviato il documento al Ministro dell’Ambiente Costa chiedendo la costituzione di una Commissione d’Inchiesta sul controverso tema del disseccamento degli ulivi in Salento e della “illegittimità” del Decreto Martina mai abrogato dall’attuale governo che, di fatto, si allinea alle iniziative del precedente.
LE DICHIARAZIONI DEL GOVERNATORE EMILIANO A FINE DICEMBRE 2018 ALL’INAUGURAZIONE DI UNA SERRA
Prima di entrare nel merito del dossier prodotto da European Consumers e inoltrato tramite Pec all’indirizzo del Ministro Costa lo scorso 5 gennaio 2019 leggiamo la dichiarazione del Governatore della Puglia, Michele Emiliano dello scorso 29 dicembre 2018 alla inaugurazione di una serra (presso all’oleificio “Forestaforte” sito in Gagliano del Capo) realizzata con i proventi di una raccolta fondi promossa ed attuata dalla rivista tedesca “Merum” con la collaborazione della rivista ‘Der Feinschmecker’ per sostenere lo sforzo congiunto di produttori e ricercatori nella ricerca di olivi resistenti al batterio che sta falcidiando l’olivicoltura salentina:
“Questo – ha concluso il presidente – è un batterio che è come se fosse venuto da Marte, come nei film di fantascienza. Arriva infatti dal Sudamerica, trasportato con piante ornamentali. Il solo fatto che abbiamo capito, sia pure dopo molti anni di lavoro, che si trattava di Xylella è un colpo di fortuna, perché era talmente assurdo quello che è accaduto che era quasi impossibile per i nostri scienziati capire di cosa si trattava. L’hanno compreso quando il danno era già estesissimo. La responsabilità è dell’Unione Europea, perché l’Unione Europea sapeva di dovere sorvegliare i porti dei Paesi che non erano indenni dalla xylella e questa sorveglianza non c’è stata. Quindi l’Unione Europea dovrà aiutarci per evitare che noi le si faccia causa per il risarcimento”.
IL DOSSIER DELL’ASSOCIAZIONE EUROPEAN CONSUMERS METTE IN RELAZIONE MOLTI DATI E INFORMAZIONI CHE NON POSSONO NON AVERE RISPOSTE
European Consumers ha inviato al Ministro dell’Ambiente Costa una Richiesta di costituzione di una Commissione d’Inchiesta sul controverso tema del disseccamento degli ulivi in Salento e della “illegittimità” del Decreto Martina, mai abrogato dall’attuale governo che, di fatto, si allinea alle iniziative del precedente.
European Consumers va dritto al cuore del problema:
“Questo Decreto è innanzitutto una minaccia alla salute pubblica in quanto impone l’uso a tappeto di neonicotinoidi, piretroidi e organofosforici su tutti i territori colpiti da Xylella fastidiosa, anche nelle città e nelle aree naturali, passando sopra il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori e alla tutela della biodiversità, esistendo di fatto metodi alternativi di gestione della crisi”.
NEONECOTINOIDI SOSTANTE BANDITE DALL’UE.
Marco Tiberti, Presidente di European Consumers spiega cosa sono queste sostante attive: “I neonecotinoidi sono sostanze bandite dall’UE perché oltre a procurare danno agli alveari, producono gravi forme di malattie neurodegenerative. Al momento il Decreto ricade sui territori pugliesi ma si riferisce all’intera Italia. I piretroidi sono tossici per la riproduzione e devono essere utilizzati a ben determinate distanze da abitazioni o luoghi frequentati dalla popolazione comprese vie di comunicazione in base a quanto previsto dal Decreto 15 febbraio 2017 e dal Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Sono inoltre altamente tossici per tutti gli impollinatori e gli insetti utili determinando rapida diminuzione della biodiversità. Gli organofosforici hanno mostrato di avere effetti sulle capacità cognitive dei bambini esposti e ad alcuni di essi sono stati associati a forme di diabete. Inoltre sono in grado di alterare la qualità del seme maschile.“
EUROPEAN CONSUMERS SCRIVE AL MINISTRO COSTA E RICORDA I RISCHI IGNORATI NEL SOTTOSCRIVERE UN DECRETO NON SUPPORTATO DA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE
European Consumers elenca una lunga lista dei prodotti autorizzati con i loro effetti sulla salute e ambiente e nel dettaglio precisa:
“Sempre a proposito delle sostanze proposte secondo il Decreto del Ministero della Salute del 27 giugno 2017[1] Buprofezin può essere applicata solo su culture non commestibili. Il 27 aprile 2018 è stata accolta una proposta della Commissione per vietare l’uso all’aperto di imidacloprid[2] ritenuto pericoloso per le api, limitandone l’utilizzo alle sole serre. Pimetrozine non è autorizzata per uso agricolo nell’Unione Europea. Ethofenprox e Lambda Cialotrina sono da iscrivere nell’elenco di sostanze candidate alla sostituzione in quanto soddisfano i criteri per essere considerata sostanza bioaccumulabile e tossica (Regolamento di Esecuzione (UE) 2015/408).
Nella lettera è presentato una dettagliata lista dei prodotti autorizzati con i loro effetti su salute e ambiente e sulla loro persistenza e diffusione in varie matrici ambientali. Tutte queste sostanze sono state rinvenute nelle acque superficiali e sotterranee, negli alimenti e nello stesso corpo umano oltre ad essere tra le principali cause di perdita di biodiversità insieme all’antropizzazione diffusa.
Tali interventi rischiano di avere un significativo impatto ambientale e sulla salute dei cittadini di lungo periodo. Rischi totalmente ignorati da chi sottoscrive un decreto che non appare supportato da valutazioni di impatto ambientale preventivo, ed è in contrasto con le norme della direttiva 2009/128/CE, sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi, recepita dallo Stato italiano con il decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012. Con ciò l’UE mira a ridurre i rischi e l’impatto dell’uso dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente e promuove una gestione integrata delle specie nocive (IPM) e di tecniche alternative non chimiche ai pesticidi. L’Italia, con Decreto Interministeriale del 22 gennaio 2014, ha adottato il ‘Piano d’Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari’, di cui non fa menzione però nel Decreto per affrontare l’emergenza Xylella”.
LA GENESI DEL DISSECCAMENTO DEGLI ULIVI, TROPPE OMBRE SULLA SPERIMENTAZIONE CON UNA PIANTA DI VITE INFETTATA COL BATTERIO XYLELLA FASTIDIOSA
Marco Tiberti in questo documento inviato ovviamente non solo al Ministro Costa ma ad altre istituzioni e enti che si occupano di tutela ambientale e della salute pubblica cita una sperimentazione iniziata nel 2008 con l’introduzione di una vite infettata col batterio incriminato:
“La vicenda del disseccamento degli ulivi sia iniziata nel 2008 con l’introduzione di una pianta di vite infettata con il batterio di Xylella fastidiosa dal Sudamerica per scopi scientifici durante un seminario di studio organizzato da IAM, Istituto Agronomico Mediterraneo, ‘Diagnostic and statuory aspect of Xylella Fastidiosa, its vectors and the diseases it is causing’.
IAM è un’istituzione scientifica pubblica che godrebbe di una forte immunità fatto, forse, unico nel panorama scientifico italiano. Xylella fastidiosa è un batterio patogeno mai osservato precedentemente in Europa le cui caratteristiche rispondono alle armi biologiche a causa del danno economico che causa alle coltivazioni e capace di determinare forti perdite a livello nazionale. Dello IAM risulta consulente una delle personalità politiche di spicco l’On. Paolo De Castro. Il patogeno fu interamente sequenziato in Brasile nei tardi anni 90. Conoscere la sequenza genica di un vivente consente di modificarne le caratteristiche. L’azienda creata in seguito ai ricavi ottenuti dal sequenziamento, Allelyx, è stata, poi, rilevata da Monsanto nel 2008 e si occupa di manipolazione genetica”.
Insomma European Consumers solleva gradi dubbi sull’intera genesi.
EUROPEAN CONSUMERS NON SI FERMA E FA LA CRONISTORIA DEL CASO XYLELLA IN PUGLIA
“L’infezione batterica ai danni degli uliveti viene dichiarata nel 2013 al termine di una sperimentazione condotta da Monsanto e Basf, colossi nel campo della produzione di agrotossici e ingegneria GM, tra Lecce, Brindisi e Bari tra il 2010 e il 2013. Il Progetto sperimentale GiPP, Gestione infestanti Piante Perenni, ha fatto largo uso di Glifosato, sostanza erbicida, dannosa alla salute umana e all’ambiente, che già inquina fortemente le falda acquifere del Salento. Si tratta di un erbicida, che altera gli elementi organici del terreno e la disponibilità di micronutrienti indebolendo il sistema immunitario degli alberi e di altri vegetali, i quali conseguentemente si ammalano più facilmente. Da questa falda inquinata si approvvigionano molti territori agricoli”.
EUROPEAN CONSUMERS: “NEL TERRITORIO SALENTINO MESSO IN GINOCCHIO DA UNA GESTIONE DELL’EMERGENZA, METTENDO IN CRISI UN SETTORE FLORIDO”
“Tutto questo è avvenuto nel territorio salentino che aveva un Pil in attivo malgrado la crisi economica e una crescita dei settori produttivi agroalimentari, tecnologici e turistici. Nel settore olivicolo la sola Puglia contribuisce con il 51,9% al totale nazionale[3]. Ma gli abbattimenti indiscriminati, anche di alberi sani, hanno messo in ginocchio il settore.
Questo territorio è oggi, dipinto con insistenza presso le istituzioni europee, come bisognoso di ‘rivoluzioni copernicane’ per le quali l’emergenza Xylella rappresenta il ‘casus’ ideale.
Il Salento è stato messo in crisi proprio con la dissennata gestione di questa emergenza che, sembra essere stata abilmente manipolata per imporre nuove forme di gestione del territorio distruggendo storia, tradizioni, paesaggio e biodiversità.
Oggi, a sostituzione della straordinaria varietà di specie olivicole pugliesi, viene proposta una specie selezionata, FS/17, teoricamente resistente a XYlella fastidiosa e dotata di chip (e royaly) per poterne tracciare la diffusione. Un danno gravissimo per la varietà del germoplasma locale. Nel giugno 2018 gli On. Paolo de Castro e Raffele Fitto si sono recati a Bruxelles per un colloquio diretto con il commissario Andriukaitis, allo scopo di velocizzare le azioni indirizzate alla realizzazione di ‘un paesaggio da reinventare’ e chiedendo Fondi per lo Sviluppo Rurale[4]. Le medesime richieste sono state avanzate la settimana successiva a Strasburgo alla presenza del Commissario Hogan[5].
Tra settembre ed ottobre Andriukaitis e Hogan sono stati in visita in Salento per formalizzare gli accordi con il territorio da cui si rischia che venga distrutto il patrimonio olivicolo italiano più importante, capace di contribuire al PIL del Paese in maniera considerevole. Tutto questo, accade malgrado siano arrivate provate soluzioni sostenibili alla cura del terreno esausto e degli alberi, favorendo funghi e batteri normalmente sono presenti nel terreno e controllando in modo ecosostenibile gli organismi patogeni.”
EUROPEAN CONSUMERS CHIEDE ANCHE IL MOTIVO PER IL QUALE SIA RIMASTA INASCOLTATA LA VOCE DI NUMEROSI AGRICOLTORI E AGRONOMI
European Consumers chiede il motivo per cui sia rimasta inascoltata la voce di numerosi agricoltori e agronomi, capaci di fornire prove inoppugnabili riguardo alla capacità degli alberi di reagire prontamente al fenomeno del disseccamento fino a fruttificare nuovamente, utilizzando tecniche agronomiche naturali e a basso costo basate sulla rigenerazione minerale dei terreni.
Nella Lettera European Consumers chiede al Ministro una:
“Azione decisa e immediata intesa a fermare e contrastare ogni tentativo di spoliazione del territorio e di avviare una Commissione di inchiesta interministeriale indirizzata a far chiarezza in merito a temi che da anni vedono associazioni, cittadini e porzioni di istituzioni di ogni colore politico confrontarsi, battersi ed impegnarsi senza posa rispetto al tema del batterio della ‘Xylella fastidiosa’”
Per European Consumers è fondamentale diffondere una seria cultura agro-ecologica e contrastare tecniche favorevoli solo all’interesse di poche multinazionali o gruppi di potere scientifico-politici che, in tutto il mondo, hanno causato problemi socio-economici, della salute pubblica e della qualità ambientale. Ritiene che i paesaggi storici e la biodiversità rappresentano le vere ricchezze da tutelare del nostro paese e non i volgari interessi di gruppi di potere politico-scientifici.
Una documentazione che lascia senza fiato. Parole che fanno riflettere ora quelle di Emiliano alla inaugurazione della serra realizzata con i proventi di una raccolta fondi promossa ed attuata dalla rivista tedesca “Merum” alla luce anche e soprattutto dopo questo dossier e la denuncia dell’associazione European Consumers:
Governatore Emiliano: “L’umanità di questo tipo di patologie ne ha affrontate a centinaia e le ha sempre superate. Sicuramente questo della Xylella è un problema complicato, però già esistono delle varietà di olivo che resistono alla Xylella e che quindi sostituiranno gli alberi che dovessero morire o che non dovessero essere guariti. La ricerca sta dando risultati importanti sia al contrasto del vettore, cioè dell’insetto, sia per alcune terapie che vengono fatte sulle piante con dei particolari fitofarmaci, sia nell’individuare le specie resistenti o tollerati che possono continuare a produrre anche se si infettano. Quindi sono ottimista nel senso che, è vero che la Xylella non è facile da fermare, ma di certo non ci fermerà”.
Ai posteri e a chi deve tutelare la natura con le sue specie, la salute pubblica e della fauna la necessità di chiarire le ombre che aleggiano dietro questa complessa e intrigata situazione che ha messo in ginocchio un’intera comunità che grazie a queste sacre piante produce un olio extravergine di oliva dal valore inestimabile e patrimonio unico al mondo.
Bibliografia European Consumers:
[1] Decreto del Ministero della Salute del 27 giugno 2017. Modifica delle autorizzazioni in applicazione del Regolamento di Esecuzione UE n. 360/”17 della Commissione che modifica il regolamento di esecuzione UE n. 540/211 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva Buprofezin
[2] Insieme ad altri due insetticidi neonicotinoidi clothianidin e tiamethoxam
[3] https://www.foodweb.it/2018/06/olio-extravergine-federolio-rivoluzione/
[4] https://www.ilpaesenuovo.it/2018/06/05/xylella-fitto-e-de-castro-incontrano-andriukaitis-a-bruxelles-ha-condiviso-nostre-preoccupazioni/
[5] https://www.ilpaesenuovo.it/2018/06/12/emergenza-xylella-e-programma-nazionale-di-ricostruzione-fitto-e-de-castro-incontrano-il-commissario-hogan/
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