Oggi 14 novembre 2017 è la Giornata Mondiale del Diabete.
L’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e Consulcesi Club promuovono una campagna web di sensibilizzazione sulle abitudini “dolci” per migliorare la vita dei pazienti diabetici con hasthtag #DolceMaBuono
Formazione medica al centro della lotta alla pandemia diabete: il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione lancia on line il corso FAD “Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vita” .
Ad oggi oltre 3 milioni di persone in Italia sono affette da diabete: una vera e propria pandemia che, secondo le stime, nel 2030 rischia di arrivare a colpire più di 5 milioni di individui solo nel nostro Paese.
Cattiva alimentazione e abitudini sedentarie sono gli osservati speciali per la prevenzione e il trattamento del diabete: per questo, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre 2017) l’Associazione Medici Endocrinologi (AME) e Consulcesi Club promuovono una campagna web di sensibilizzazione sulle abitudini “dolci” per migliorare la vita dei pazienti diabetici attraverso l’hashtag #DolceMaBuono.
Cibo “naturalmente dolce”, attività fisica “dolce, ma non troppo” e un vademecum per praticare sport in sicurezza: tutti i consigli degli endocrinologi saranno veicolati sui social network grazie a infografiche e pillole video.
Abbinato alla campagna web, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione lancia on line il corso FAD “Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vita”, di cui è responsabile scientifico il professor Vincenzo Toscano, Presidente dell’Associazione Medici Endocrinologi e Ordinario di Endocrinologia alla Sapienza Università di Roma.
CIBO “NATURALMENTE DOLCE” PER MIGLIORARE LA VITA DEI DIABETICI
Il paziente affetto da diabete di tipo II, obeso o in sovrappeso, ha bisogno di una dieta ipocalorica, finalizzata a indurre un calo ponderale ma anche a correggere l’iperglicemia. La riduzione del peso corporeo porta a un miglioramento di tutti i fattori di rischio cardiovascolare presenti nei pazienti diabetici. Anche una modesta perdita di peso produce un aumento del controllo metabolico, una riduzione dell’uso di farmaci ipoglicemizzanti e può essere facilmente mantenuta a lungo termine. In questo senso è utile:
- Ridurre i grassi saturi;
- Evitare l’eccesso di carboidrati;
- Limitare gli zuccheri a rapido assorbimento.
Inoltre, una dieta contenente alimenti ricchi di fibre induce una riduzione della glicemia media giornaliera del 10% e della glicemia postprandiale del 25%.
Quali sono gli alimenti ricchi di fibre?
- Cereali e derivati come orzo perlato e fiocchi d’avena;
- Verdure come carciofi e radicchio rosso;
- Legumi secchi come fagioli borlotti e lenticchie;
- Frutta come fichi secchi, lamponi e pere.
Rinunciare ai dolci? Non a tutti: sì a quelli a base di farine di legumi ed integrali, addolciti con eritritolo oppure con maltitolo.
ATTIVITÀ FISICA “DOLCE” (MA NON TROPPO) PER DIABETICI
L’attività fisica è una delle pietre miliari nel trattamento del diabete poiché aiuta:
- La captazione del glucosio da parte delle cellule muscolari;
- Il controllo delle anormalità della pressione arteriosa;
- La perdita e il mantenimento del peso corporeo.
Nonostante ciò solo il 39% dei diabetici è fisicamente attivo, contro il 58% della popolazione generale.
Quale tipo di attività?
- La combinazione tra allenamento di tipo aerobico e di forza sembra essere il più efficace per un miglior utilizzo del glucosio sanguigno.
- È importante che i pazienti con diabete di tipo II aumentino anche la cosiddetta attività fisica non strutturata come camminare e salire le scale, utilizzando un contapassi per porsi un obiettivo giornaliero da raggiungere (ad esempio 10mila passi).
- Sì anche agli esercizi di flessibilità e mobilità articolare, ma non sono sufficienti a sostituire né il lavoro di tipo aerobico né quello di forza. Sono importanti per quegli anziani ad alto rischio di cadute per mantenere e migliorare l’equilibrio.
- Yoga e pilates, un aiuto in più contro il diabete. Attività olistiche di respirazione unite alla tonificazione muscolare e rinforzo del core (muscoli del corsetto addominale) sembrano avere buoni effetti sui pazienti.
DIABETE E SPORT: IL VADEMECUM PER ALLENARSI IN SICUREZZA
- Prima di intraprendere un’attività fisica a cadenza regolare, rivolgersi sempre al medico soprattutto se:
- Si soffre di diabete da molti anni;
- Si ha qualsiasi complicanza del diabete;
- Si è stati inattivi per lungo tempo;
- Si è anche affetti da malattie cardiovascolari.
- Una volta avuto il via libera da parte del medico, è possibile scegliere il proprio sport preferito. Per i pazienti in terapia con farmaci ipoglicemizzanti sono sconsigliati solo gli sport praticati in solitudine per il rischio delle ipoglicemie.
- Mai strafare. Meglio allenarsi sotto il controllo di un personal trainer, almeno all’inizio, in modo da adattare gradualmente il tipo e l’intensità dell’allenamento alla struttura muscolo-scheletrica del paziente.
- Attenzione ai piedi! Indossare sempre calzini sottili e scarpe sportive adeguate, tenendo sempre d’occhio la presenza di tagli, calli, vesciche e altre ferite. Nel caso, trattare il problema immediatamente, contattando un podologo se necessario.
- Per i diabetici di tipo I è consigliabile il monitoraggio glicemico prima, durante e dopo l’esercizio fisico ed è meglio evitare attività intense nel periodo post-prandiale (di massima insulinizzazione), per evitare l’ipoglicemia.
“Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vita” è sviluppato in tre moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 7 crediti ECM, utili a completare l’obbligo formativo per il triennio 2014-2016, in scadenza (dopo l’anno di proroga) il 31 dicembre 2017. “Diabete Mellito: dalla Fisiopatologia al cambiamento dello stile di vita” si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione, a cui di recente è stato assegnato dall’Annuario della Formazione in Sanità il primo posto della classifica “The Best Provider Ecm 2016” nella categoria “Formazione a Distanza FAD”. I corsi sono realizzati in partnership con Consulcesi Club e sono on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.
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