Emilia Romagna – Si sta svolgendo questa mattina all’interno della Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Sport e Legalità l’udienza conoscitiva, in diretta streaming, chiesta dal Movimento 5 Stelle riguardo alla legge regionale che prevede l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione ai nidi dell’Emilia-Romagna.
“Come confermano le oltre 5000 firme raccolte da una nota associazione, il rischio che stiamo correndo è quello di criminalizzare oltremodo chi chiede soltanto una corretta informazione sul tema delle vaccinazioni – spiega Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità – Noi, come abbiamo sottolineato in più di un’occasione, non siamo contrari ai vaccini quanto piuttosto all’utilizzo di metodi coercitivi che hanno come unico effetto quello di creare una barriera tra istituzioni e famiglie. Per questo abbiamo ritenuto opportuno ascoltare in Commissione sia i rappresentanti delle associazioni che esperti del settore, anche provenienti da altre Regioni che stanno applicando normative sui vaccini che vanno nella direzione opposta a quella presa dall’Emilia-Romagna. Questa legge, a nostro avviso, – aggiunge Raffaella Sensoli – dovrebbe essere il più possibile partecipata e per questo crediamo che sia importante ascoltare le ragioni di chi lamenta una scarsa informazione al riguardo”.
Diretta Streaming
Link per chi non riesce ad accedere alla diretta, cliccare qui
Già a maggio scorso la consigliera metteva in evidenza come la comunicazione della Regione si basava su concetti ormai superati: “La preoccupazione che la percentuale dei vaccinati non scenda troppo è legittima, ma sostenere che se i vaccinati sono meno del 95% del totale ritorneranno le epidemie del passato è un dogma vecchio, ormai superato e che non viene più usato nemmeno dagli epidemiologi. Infatti, basta leggere i comunicati ufficiali dell’OMS per quanto riguarda l’Europa per vedere che l’Austria ha coperture vaccinali complessive del 76-83% e l’Ucraina addirittura poco più del 50%, ma a quanto ci risulta non sembrano esserci in atto epidemie di difterite, polio o epatite”.
Per questo la Sensoli chiedeva e chiede tuttora un passo indietro sul tema dei vaccini obbligatori per frequentare l’asilo nido. Usare metodi coercitivi per imporre un principio, seppur legittimo, non è mai la scelta migliore. Soprattutto quando per difendere un diritto, quello alla salute, se ne calpestano altri”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, contenuta in una interrogazione dopo che nei giorni scorsi la Giunta ha annunciato il varo di un’apposita legge per vincolare l’ammissione dei bambini negli asili nido al rispetto delle norme sui vaccini.
NESSUN RICATTO AI GENITORI, LA SENSOLI CONTINUA QUESTA BATTAGLIA DI CIVILTÀ
“Come abbiamo ribadito più volte se si vuole diffondere la cultura della vaccinazione va fatto attraverso un’informazione esaustiva, costruendo un rapporto serio e corretto con i pediatri e medici di famiglia – spiega la Consigliera M5S- Redazione non iscrizione negli asili nido. Il rischio che corriamo, introducendo questo divieto, è quello di perdere definitivamente l’occasione di dialogo con queste persone che continuano in ogni caso ad avere dei dubbi”.
Ma dalla sua bacheca Facebook, il Presidente Stefano Bonaccini, un giorno prima dell’udienza sembra aver già deciso prima del confronto, postando un serrato “no categorico”.
La Sensoli amareggiata rispedisce al mittente: “Questa è l’arroganza del nostro Presidente Ignorare il fatto che ci sia un dibattito democratico in corso, un’audizione prevista per domani (chiesta dal M5S) e postare diktat che la maggioranza ovviamente e come sempre rispetterà in maniera servile. Ecco la democrazia del PD!”