Roma – Mercoledì 30 Novembre, a partire dalle ore 10.30, si ritroveranno sotto il Ministero dell’Economia e Finanze, Via XX Settembre 97 Roma, i disabili gravissimi aderenti al Comitato 16 Novembre onlus, associazione nazionale che si occupa di patologie altamente invalidanti.
Il presidio verrà attuato per dare sostegno all’emendamento presentato dalla Senatrice Franca Biondelli, sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche sociali, concernente la richiesta di incremento di 200 milioni sul Fondo per le Non Autosufficienze. L’associazione è fortemente motivata a sostenere questo emendamento: “Risponde alla nostra forte richiesta di aumento del Fondo per la non Autosufficienza che, al momento, riteniamo assolutamente insufficiente per rispondere ai reali bisogni delle persone interessate agli interventi“. Per tale motivo, anche al fine di spingere il Governo ed il Parlamento ad approvare l’emendamento, è stata annunciato sin da ora forme di protesta sotto i Palazzi del Potere.
L’aumento del Fondo è necessario perchè con l’approvazione del Piano per la Non Autosufficienza, battaglia portata avanti per anni dal Comitato 16 Novembre e che ha visto la luce solo ad ottobre 2016, la platea dei beneficiari è stata notevolmente aumentata ma il Fondo attuale, pari a 450 milioni di euro, non potrà mai soddisfare le esigenze dei disabili italiani. Si vogliono, ancora una volta, scongiurare disparità e mancanza di interventi a favore delle persone in stato di grave bisogno. Il Comitato 16 Novembre ha esteso l’invito alla partecipazione a tutte le Associazioni che si occupano di disabilità grave e gravissima.
IL PRESIDIO HA FINALITA’ DI SPINGERE IL GOVERNO AD AUMENTARE LA DOTAZIONE DEL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Il presidio ha la finalità di spingere il Governo ad aumentare la dotazione del Fondo per la non Autosufficienza.
Con questo fondo vengono garantiti gli interventi economici a favore delle persone che presentano una disabilità grave o gravissima.
Poiché la platea dei beneficiari, dopo anni di lotte del Comitato 16 novembre, è stata estesa a diverse patologie, se il Fondo non viene aumentato si corre il serio rischio di:
1) vedere ridotti quegli interventi economici già garantiti in favore delle persone in stato di bisogno.
2) impossibilità oggettiva di soddisfare tutte le richieste di assegno di cura con la creazione delle odiose liste di attesa.
3) blocco totale della corresponsione degli assegni di cura per budget insufficienti.
Il Comitato 16 Novembre è chiaro in merito: “Non possiamo attendere la morte di uno per soddisfare le esigenze legittime di un altro. Per tale motivo l’aumento del Fondo è indispensabile. Non è una cosa che non ci tocca….Tocca tutti i disabili d’Italia“.
Mariangela Lamanna, la Vicepresidente del “Comitato 16 Novembre dichiara: “Auspichiamo che tutti gli altri componenti il Tavolo, siano con noi non solo a parole ma anche fisicamente in piazza. Nel ricordare e ringraziare la grande figura del nostro Salvatore Usala, abbiamo, altresì, fortemente richiesto, la costituzione di una cabina di monitoraggio dell’attuazione del piano, con la presenza del Comitato 16 novembre, al fine di valutare e verificare il corretto utilizzo delle risorse nei territori e la qualità dei servizi e prestazioni da parte delle Regioni“.