di Cinzia Marchegiani
Vaccini, Scuola, e Autocertificazioni. Sono terminati i controlli a tappeto nelle scuole di tutto il Paese in merito alle autocertificazioni presentate dai genitori riguardo lo stato vaccinale dei figli.
Era stato proprio il neo ministro della Salute, Giulia Grillo ad informare riguardo tale attività iniziata il 4 settembre scorso dal Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri “per accertare la veridicità delle dichiarazioni e delle autocertificazioni presentate all’avvio di quest’anno scolastico“.
MONITORAGGIO DI RISCONTRO DELLE VERIDICITÀ DELLE ATTESTAZIONI DI REGOLARITÀ DELLA COPERTURA VACCINALE PER L’ISCRIZIONE AD ISTITUTO SCOLASTICI ED EDUCATIVI
Ad informarci di tale attività è il ministero della Salute che rende pubblico il risultato di tale ispezione spiegando che “I Carabinieri dei 38 NAS hanno operato, dal 4 al 14 settembre 2018, un monitoraggio in campo nazionale presso istituti scolastici ed educativi (selezionati tra asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province) finalizzato al riscontro –a campione– della veridicità delle certificazioni ed autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti ASL. 1″
NAS: “1.493 ISTITUTI MONITORATI, 55.700 AUTOCERTIFICAZIONI, 55 EPISODI DI ACCLARATO FALSO DOCUMENTALE”
Il risultato dei controlli dei NAS ha prodotto un report che viene reso pubblico:
“In tale ambito sono stati effettuati accessi presso 1.493 istituti di tutto il territorio nazionale e verificate la presenza e la veridicità di oltre 55.700 tra autocertificazioni e certificazioni consegnate dai genitori all’iscrizione dei figli (prospetti suddivisi per aree geografiche in tab. 1 e 2).
Allo stato, sono stati riscontrati 55 episodi di acclarato falso documentale di autocertificazioni di regolarità della copertura vaccinale obbligatoria ai sensi della L. 119/2017, sottoscritte dai genitori, delle quali non è stato trovato riscontro documentale presso le ASL (o analoghe autorità sanitarie locali quali le ASSL, ATS, Aziende di Area Vasta, ASUI, ecc.) con deferimento degli stessi alle locali Procure della Repubblica.
Viene specificato la fattispecie di reato contestato: “Falso ideologico commesso da privato in atto pubblico (violazione di cui all’art. 483 C.P.)”
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