Caro Presidente,
Alziamo le mani, perché 10 mesi fa ha sorpreso tutti, per l’ennesima volta; perché 10 mesi fa ha scelto l’uomo prima che il Mister, ha scelto Maurizio Sarri, contro lo scetticismo di una Città affamata di calcio vero, affamata di successi. Un punto interrogativo talmente grande, da fare ombra sullo stadio Sanpaolo, ancor di più dopo le prime uscite stagionali, dopo un inizio più che balbettante.
Ma lei Presidente era convinto della scelta fatta, quell’uomo era diverso dagli altri, quell’uomo con il suo modo di fare è riuscito a trattenere l’elemento simbolo di questo Napoli, il più pagato, il più atteso, probabilmente il più deluso dopo quel fatidico rigore sbagliato che ci costò la Champions. È ripartito da lui, da Gonzalo Higuain, affidandogli le responsabilità che solo i grandi giocatori possono avere. E Gonzalo ha ripagato Sarri con la moneta più nobile per un attaccante: “il Gol”. Ma non solo con quelli, Higuain si è sacrificato, ha lottato, ha pianto, ha sognato e fatto sognare, un popolo intero, come da anni non accadeva. È stato il trascinatore di una Città, e la Città l’ha sostenuto, osannato e trascinato fino ad entrare nella storia della serie A. Fino a diventare Leggenda. Un legame forte, naturale, diventato indissolubile per chi ha dato voce ad una Città del sud, da anni zittita dallo strapotere del Nord. Ora come prevedibile, si sentono le sirene, le solite, si sentono forte dalla Francia, il PSG vuole l’attaccante più forte della serie A, vuole il nostro bomber, come successo già in passato con Cavani e Lavezzi.
Questa volta però Presidente le chiediamo di far prevalere la passione, quella di una città intera, a discapito dei bilanci, i suoi bilanci. Caro Presidente anche questa volta alzeremo le mani, perché siamo sicuri che ancora una volta farà la scelta giusta. Ad Maiora.
di FM10
Foto SSNapoli